Paolo Rizzi dell’Università Cattolica di Piacenza, in occasione del Travel Hashtag di Cremona, ha presentato alcuni spunti e dati relativi al lavoro di analisi a supporto alla definizione del piano strategico del turismo della città di Cremona.
“Siamo pronti ad una Cremona 4.0 – ha affermato Rizzi – la città sta risorgendo sotto molti punti di vista, a partire dalla crescita dell’indice di qualità della vita, fino ad arrivare allo sviluppo delle specializzazioni produttive come la metallurgia, la cosmesi, l’agroalimentare, il distretto del legno e altri. Nel frattempo sul territorio stanno nascendo nuovi campus universitari, oltre che centri tecnologici e di ricerca, che vanno a favorire ovviamente la crescita delle esportazioni. Bisogna stare attenti a non sottovalutare il patrimonio artistico e culturale della città: è per questo che si è deciso infine di redigere un piano strategico di sviluppo turistico”.
Un piano che fa tesoro dei valori in crescita sulla città, a partire dall’indice di qualità della vita del 2022, che ha visto la provincia di Cremona all’11° posto su 107 province scalando ben 26 posizioni rispetto al 2021. Giustizia e sicurezza; demografia e società; ambiente e servizi; cultura e tempo libero in risalita, mentre ricchezza e consumi e affari e lavoro in leggera discesa, secondo la 33ª indagine sulla Qualità della vita del Sole 24 Ore. “Interessante da questo punto di vista soffermarsi sugli indicatori del turismo come il numero media di stelle (3,51) e i posti letto per kmq (2,16) – spiega Paolo Rizzi.
“Mi sento di affermare che quella di Cremona è una primavera che viene da lontano – continua – che per redigere il Piano strategico di sviluppo turistico fa tesoro della tradizione della pianificazione strategica di Cremona, del patto per lo sviluppo, dei tavoli della Competitività, del Master Plan 3C e dell’ATS «lo ci credo». È bene sottolineare però che il Piano strategico parte da un assunto già consolidato: la ripresa degli arrivi, che a Cremona e in particolare sul Comune stesso, più che sulla Provincia, ha seguito quella di Italia e Lombardia, con un più alto picco di ripresa sul 2021/2022”. Anche i pernottamenti turistici del decennio 2009-2021 sono interessanti, rispetto alla media italiana, se confrontati alle principali destinazioni d’arte e cultura italiane, come Verona, Perugia, Mantova, Parma e la Lombardia più in generale.
II Piano Strategico per lo Sviluppo Turistico di Cremona prende effettivamente vita il 17/10/2022 con il Tavolo del turismo e la Commissione consiliare, per poi passare a fine novembre per l’analisi del sistema turistico-territoriale. “Il 20 dicembre 2022 abbiamo avuto la prima restituzione con un incontro pubblico – racconta ripercorrendo le tappe fondamentali del lavoro Rizzi – poi a marzo-aprile 2023 c’è stata la definizione delle linee strategiche e infine entro giugno 2023 saranno consegnati effettivamente il Piano strategico triennale e l’Osservatorio turistico”.
Stimando alcune previsioni per il 2023 si vede che le agenzie di viaggi o i tour operator, il ricettivo alberghiero e la ristorazione vedono l'andamento dei visitatori in crescita. Interessante riportare anche il dato che stima in crescita gli arrivi nazionali (da altre regioni) e dall’estero, con un sentiment (ossia un livello di soddisfazione rilevato a partire dai contenuti online) di 84,7/100 in recupero dello 0,2 rispetto a dicembre 2022. “Il luogo di Cremona che apprezzano maggiormente i visitatori è il centro storico, dove si rileva un sentiment in crescita rispetto al resto della città, all’area pedonale del centro storico e alla Lombardia in generale – racconta Paolo Rizzi – zommando l’occhio sui vari comparti si nota che le attrazioni, gli affitti brevi e l’intrattenimento registrano un sentiment più alto rispetto alla media. Stringendo lo sguardo ancor di più sulle attrazioni turistiche, il Museo del Violino registra il volume più alto di contenuti online tra le attrazioni turistiche e un alto sentiment medio (94,9/100). Si riconferma un forte apprezzamento per il personale e le guide per quanto riguarda l'intero comparto delle attrazioni turistiche”.
Dal punto di vista della stagionalità, rilevata sugli ultimi sei mesi, si ha un valore di 82,7/100, un punteggio che misura la stabilità della destinazione rispetto alle fluttuazioni stagionali. “La destinazione ha un afflusso costante di viaggiatori e una stagionalità ben bilanciata – commenta Rizzi - dato tipico delle città a vocazione culturale. Il dato è in crescita del 43,6 rispetto agli stessi mesi dell'anno precedente”.
“Entro giugno 2023 verrà rilasciato il Piano triennale di sviluppo turistico cremonese (2023-2025) e verrà avviato l'Osservatorio turistico di Cremona, che sarà permanente – conclude Rizzi.