“Nel 2024 continueremo a puntare sulla comunicazione, che va resa più interattiva e maggiormente in grado di trasmettere ciò che facciamo, nonché sulla differenziazione dei mercati”. Ivana Jelinic, A.D. dell’ENIT ha le idee ben chiare sui piani dell’Agenzia Nazionale del Turismo per il prossimo anno, che ha illustrato in conferenza stampa ad Obiettivo X, l'appuntamento annuale Ota Viaggi: “Puntare su più mercati è la chiave per uno sviluppo concreto, cercando di portare le nostri sedi in più paesi possibili”. Quelli del Golfo Arabico in particolare secondo l’A.D. sono mercati da presidiare con attenzione, dagli Emirati Arabi Uniti, all’Arabia Saudita, fino all’Oman: “Qui la voglia d’Italia è in crescita e la fascia di spesa è altissima. Intercettare il lusso è quello che può fare la differenza in un paese in cui il turismo è presente e i viaggiatori provenienti da tutto il mondo sono innumerevoli. Puntare su un target impattante è una mossa strategica”. La presidente ha parlato anche di India, un mercato in cui solo il 2% della popolazione ha capacità di spesa, ma è un 2% che fa la differenza su una nazione di 1mld e mezzo di persone. Importante infine tener d’occhio anche la fascia di paesi attorno alla Russia non colpiti da particolari restrizioni, ma fortemente attratti dal nostro paese. “È interessante anche mettere il naso in realtà meno conosciute e meno blasonate che spiccano in alcune nicchie di turismo – conclude Ivana Jelinic – ad esempio grazie ad un’azione di scouting in Vietnam è emerso che la popolazione è appassionata di golf, uno sport che lì viene vissuto in maniera non elitaria. Si tratta di una nicchia importante e strategica da non sottovalutare”.
Di fronte alla scarsa omogeneità di predisposizione ad accogliere il turismo l’azione di ENIT è di far sistema: “Non tutti i territori italiani sono pronti ad accogliere il turismo allo stesso modo, stiamo dunque aiutando a capire ogni regione come relazionarsi con il giusto mercato di riferimento – spiega Jelinic – i tecnici delle regioni a tal proposito condividono con noi molte linee, ma sul piano politico a volte la visione è ancora contrastante”. Un’unità che andrebbe ripresa anche in occasione delle varie fiere del turismo dove secondo l’amministratore delegato bisognerebbe apparire tutti uniti sotto lo stesso cappello, altrimenti non è possibile offrire un’immagine sistemica all’estero: “L’Italia è il terzo brand turistico del mondo, ma non bisogna correre in ordine sparso, altrimenti questa forza viene dispersa – chiosa Ivana Jelinic. A rafforzare questa visione la presidente porta come esempio il nuovo trend emergente di viaggio: “Oggi non si sceglie più il paese, ma addirittura il continente – spiega – ce la giochiamo prima di tutto come blocco europeo e poi come nazione. I competitor sull’Europa sono forti, a partire dalla Spagna, in testa alle scelte dei viaggiatori internazionali”. Soprattutto gli asiatici e i sudamericani sono i turisti che uniscono più paesi in un unico viaggio; di contro le nuove generazioni tendono ad essere più puntuali nella scelta, cercando un viaggio più comodo e costruito su misura, con esperienze di nicchia e location da sogno.