Andrea Mele, Presidente e AD Mappamondo, dal 2 gennaio sarà il nuovo volto ai vertici di Shiruq, coniugando il to milanese alla nuova immagine di Mappamondo che vira sempre più verso un turismo di qualità, verso un cliente sempre meno influenzabile dagli instabili contesti geopolitici attuali. “Il 2024 sarà un anno di grande lavoro – queste le prime parole di Andrea Mele al passaggio di testimone di una commossa Elena Valdata, fondatrice Shiruq: “In soli due anni Shiruq ha saputo ritagliarsi il suo spazio nel mercato del turismo culturale, con un ottimo posizionamento nonostante lo scoppio il 15 aprile 2023 del conflitto in Sudan, destinazione di punta del to grazie al DMC che dal 1999 è di mia proprietà. Medio Oriente e Nord Africa restano saldamente in programmazione fino al 7 ottobre scorso, momento in cui mi è chiara la necessità di un passaggio di testimone per garantire il futuro di Shiruq”.
Il nuovo anno inizierà con la prima uscita ufficiale al Villaggio Astoi della Bit di Milano, del nuovo marchio Shiruq Viaggi Culturali by Mappamondo, che mostra l’integrazione del to milanese nel colosso romano, pur mantenendo le sue peculiarità originarie distintive. “Non neghiamo la sinergia che permetterà a Shiruq di sfruttare la forza di Mappamondo, anche dal lato del prodotto, con l’ingresso di alcune nuove destinazioni – afferma Mele - Shiruq infatti secondo noi non si distingue nel panorama del turismo organizzato per l’esclusività di destinazione ma di prodotto, su più destinazioni dunque. Ci auguriamo senza dubbio che il Sudan torni ad essere presto ancora protagonista ma pian piano andremo comunque a rivedere il parco destinazioni, aggiungendone alcune, togliendone altre, implementandone molte”.
Se pur a prima vista potrebbe far scaturire qualche dubbio l’acquisizione di un tour operator di viaggi culturali, da sempre prodotto poco venduto in agenzia di viaggi, da parte di un tour operatore che vende in esclusiva al trade, la capillarità di un team commerciale di 10 persone che copre tutte le regioni d’Italia, punta a selezionare un numero di agenzie per ogni regione in modo da far si che abbiano un prodotto culturale da poter vendere con tutte le caratteristiche e le garanzie Mappamondo: “Ritengo che nel mercato agenziale ci sia oggi spazio per i viaggi culturali molto più di quanto gli sia stato dato fino ad ora. A maggior ragione poiché Shiruq offre una tipologia di prodotto, come quella di Mappamondo, che su Internet non si trova, e una fetta importante di mercato è ancora alla ricerca delle garanzie che solo un tour operator è in grado di offrire – dichiara Andrea Mele – è ovvio che poi grazie agli accordi con i principali network il prodotto Shiruq andrà a crescere sempre più. D’altronde credo che quest’ultimo abbia margini di crescita enormi sul lungo termine, anche più di Mappamondo”.
Accordata piena fiducia a tutto lo staff Shiruq, a partire dalla conferma di Francesca Lorusso come direttrice e di Elisa Capuano come responsabile booking. Non ci sarà inizialmente alterazione anche per quanto riguarda le destinazioni promosse: “Manterremo sicuramente i paesi fulcro della programmazione Shiruq – annuncia Lorusso – come il Marocco, sia con tour guidati che in self drive, entrambe soluzioni molto richieste, l’Algeria con 3 itinerari e un quarto di trekking quasi ultimato, l’Egitto con le sue due navigazioni più celebri, l’Arabia Saudita, a cui siamo molto legati, la Cina, in programma già dal 2023, poi l’Europa con i paesi baltici, Malta, la Bulgaria, l’Albania, il Caucaso, con la Georgia e presto l’Armenia”. Per quanto riguarda l’Africa inizialmente si continuerà con quella occidentale, e con l’America centro e meridionale. Continuano anche il Sud est asiatico e l’estremo oriente, con un perfezionamento della Thailandia e l’inserimento di Laos, Cambogia, Indonesia e Giappone.