Glamping, il lusso della semplicità: natura, comfort e design per una vacanza all’aria aperta
Il glamping cresce e si evolve: comfort, sostenibilità e bellezza per viaggiatori in cerca di relax e autenticità, tra natura e architettura leggera.
Negli ultimi anni, il glamping ha ridefinito il concetto di vacanza all’aria aperta conquistando una fetta crescente di viaggiatori alla ricerca di esperienze immersive nella natura, senza rinunciare al comfort e allo stile. Nato come alternativa sofisticata al campeggio tradizionale, il glamping si è evoluto in un vero e proprio segmento turistico, capace di intercettare le esigenze di famiglie, coppie, smart worker e viaggiatori internazionali in cerca di autenticità, sostenibilità e benessere. Tende safari dotate di ogni comodità, lodge panoramici, casette in legno dal design curato e strutture modulari altamente performanti: oggi il glamping è sinonimo di accoglienza innovativa e di alta qualità, in grado di integrarsi armoniosamente con il paesaggio e valorizzare il territorio.
“Per la stagione estiva, le prenotazioni danno un segnale positivo, si conferma un forte appeal dei nostri glamping resort che attirano come di consueto gli ospiti provenienti da Germania, Olanda e Italia, in uguale misura”, commenta Loek Van de Loo, fondatore del Gruppo Vacanze col Cuore. “Abbiamo riscontrato un’apertura verso paesi extra UE che sono soprattutto sportivi che arrivano in Italia per godersi la natura in attesa di partecipare a competizioni, principalmente dedicate ai runner di discipline differenti”.
Trend dell’estate
Uno dei trend del glamping estivo è il ‘gramping’. I nonni salgono a bordo di una mobile home o condividono una tenda safari con tutta la famiglia, rivelandosi una presenza fondamentale nella vita degli ospiti. “Stiamo lavorando per stimolare il cosiddetto 'gramping' ossia il grandparents glamping, il turismo open air che coinvolge nonni e nipoti”, aggiunge Van de Loo. “Soprattutto con nipoti in età prescolare, sono una fascia di ospiti che fa le vacanze anche in periodi alternativi a quelli delle pause scolastiche e in giornate infrasettimanali. La giovane età delle coppie, la presenza di figli piccoli e la conseguente giovane età dei nonni, è una tipologia di clientela che siamo sempre più spesso abituati ad accogliere, con esigenze in termini di spazio e servizi molto precise”.
Per gli adulti, il glamping rappresenta anche un’occasione per staccare la spina dopo un periodo intenso di impegni e di lavoro. In aggiunta ai classici sport come bike, sup e surf, è lo yoga a presentarsi come un vero rifugio di benessere. Il nuovo Trasimeno Glamping Resort di Santarcangelo di Magione (PG) di Vacanze col Cuore e lo storico Orlando in Chianti Glamping Resort di Cavriglia (AR), per esempio, offrono ai propri ospiti grandi pedane affacciate sul lago oppure immerse nel bosco per praticare le discipline olistiche, sia con insegnanti messi a disposizione della struttura sia in autonomia.
In ultimo, una rilevanza sempre maggiore assume la dimensione legata all’offerta gastronomica. I viaggiatori, infatti, vogliono scoprire il territorio anche attraverso il palato. “Abbiamo sviluppato un’offerta gastronomica che coniuga eccellenza e coerenza, mantenendo alta l’attenzione sulla qualità delle materie prime e sull’autenticità dei sapori”, sottolinea Van de Loo. “Nei nostri resort, gli ospiti troveranno una selezione di piatti iconici della cucina italiana, sempre molto apprezzati, soprattutto dalla nostra clientela internazionale. Inoltre, ogni destinazione proporrà un’esclusiva capsule culinaria, un menù ispirato alle eccellenze locali, con ingredienti stagionali e ricette tipiche”.
Progettare un glamping
Uno degli elementi fondamentali della progettazione di un glamping village è la capacità di dare spazio al silenzio. Sembra un paradosso se connesso al concetto di ‘vacanza’ ma in realtà è una delle dimensioni più importanti per chi sceglie di trascorrerla all'aria aperta, perché, come evidenzia Sergio Redaelli, Ad di Crippaconcept, “il lusso è ormai un concetto legato alla possibilità di godere del proprio tempo, di privacy e pace più ore possibili durante la giornata. Il silenzio per il settore dell’open air è un concetto già radicato, nel senso che negli spazi dove alloggiano gli ospiti le ore di quiete sono osservate in maniera rigorosa per consuetudine condivisa”. E il silenzio torna prevalentemente come valore anche architettonico da quando il settore si è aperto a una clientela completamente nuova, disposta a pagare per vivere un’esperienza su misura in cui convergono spazio personale e privacy, la componente paesaggistica, architettonica e di design, esperienze enogastronomiche, sportive, di benessere e d’intrattenimento nel contesto naturale del glamping village. “Questi nuovi ospiti”, precisa Redaelli, “hanno concorso a ridefinire il concetto di luxury e di vacanza di alto livello, svincolandola dall’abbigliamento, dagli arredi preziosi ma avvicinandola di più a spazi autentici e funzionali - con interni essenziali ma di design - ed esperienze a propria immagine”.
Un nuovo modo di disegnare l'esperienza outdoor
Per tale ragione, oggi il lavoro di chi come Crippacampeggio opera nella progettazione, costruzione e commercializzazione di mobile home e tende lodge è un universo complesso di analisi, confronto e visione condivisa, ben prima di arrivare a realizzare un’unità mobile. “Con il team della nostra unità Crippaconcept Camping Design e con l’ufficio stile, partiamo sempre da un’attenta lettura del paesaggio, anche dal punto di vista illuminotecnico e botanico”, continua. “Valutiamo lo spazio attorno a ogni mobile home o tenda lodge con un approccio preciso: ottimizzare, non massimizzare, per restare fedeli ai valori del turismo open air contemporaneo”.
Non a caso è ormai frequente parlare di ‘blocco servizi’ quando ci si riferisce alle aree ristoranti, piscine, Spa, palestre. Sono aree ben definite che vengono collocate in punti facilmente raggiungibili da tutto il villaggio ma mai troppo a ridosso di mobile home e tende lodge proprio per salvaguardare la tranquillità degli ospiti che rimangono in alloggio.
Infine, tassello chiave della progettazione outdoor è la sostenibilità che da parte dei viaggiatori, come conclude Redaelli, “entra in gioco già nella scelta della meta, nella gestione del proprio impatto nel villaggio, nel modo in cui si abita uno spazio condiviso. È un patto etico che coinvolge tutti: produttori, imprenditori del settore camping e ospiti. Una co-responsabilità che richiede visione e coerenza, anche nella fase progettuale”.
Gaia Guarino