Oman: strategie, prodotto e connessioni per rafforzare la presenza sul mercato italiano
Il Sultanato consolida la sua presenza tra le destinazioni leisure e MICE del Golfo. In arrivo nuove campagne, strumenti per il trade e focus su natura, cultura ed esperienze autentiche.
Il Sultanato dell’Oman si afferma come una delle mete emergenti più interessanti nel panorama turistico internazionale, con un’offerta che spazia dal turismo culturale all’avventura, dall’ecoturismo al segmento MICE. Grazie a una strategia guidata dalla Vision 2040 e al potenziamento dei collegamenti aerei diretti dall’Italia, il Paese intensifica la propria azione promozionale. A raccontarci, in un'intervista esclusiva, obiettivi, strumenti e prospettive è Massimo Tocchetti, Presidente AIGO e Rappresentante per l’Italia del Ministero del Patrimonio Culturale e del Turismo del Sultanato dell’Oman.
Qual è oggi il posizionamento dell’Oman nel panorama turistico internazionale?
Il Sultanato dell’Oman continua a consolidarsi come una delle destinazioni favorite del Golfo per il leisure e si sta posizionando come Paese emergente per il segmento MICE, puntando su facili connessioni e facilità d’ingresso, eccellenza nell’ospitalità e una proposta unica che combina cultura, natura ed esperienze esclusive. In particolare, per quanto riguarda l’Italia, oltre ai voli diretti di Oman Air da Milano (5 a settimana), sono stati introdotti nuovi collegamenti no-stop tra Roma e Muscat (4 a settimana), che hanno reso ancora più vicino il Paese per i viaggiatori del Sud Italia.
Quali sono le linee guida della strategia promozionale del Ministero del Patrimonio Culturale e del Turismo dell’Oman per il 2025?
Il Ministero si muove nel solco tracciato dalla Vision 2040, il piano strategico nazionale che guida lo sviluppo del Paese, inclusa l’industria turistica. Questa visione a lungo termine – ispirata dagli orientamenti definiti dal Sultano Qaboos, padre del Rinascimento dell’Oman – mira a diversificare l’economia nazionale, affiancando ai settori chiave come energia rinnovabile, idrogeno verde, miniere, pesca e agricoltura, anche il turismo, che attualmente rappresenta circa il 3% del PIL, con l’obiettivo di raggiungere il 7% entro il 2040.
In questo contesto, la strategia promozionale del Ministero per il 2025 si basa su alcune linee guida fondamentali:
- Valorizzare il patrimonio culturale e naturale, promuovendo l’Oman come una destinazione autentica e ricca di storia
- Sostenere il turismo responsabile ed eco-sostenibile, privilegiando esperienze di qualità rispetto al turismo di massa.
- Incentivare il coinvolgimento delle comunità locali, offrendo loro opportunità di sviluppo economico attraverso l’innovazione, l’integrazione dei ruoli e le pari opportunità.
- Diversificare l’offerta turistica, con un focus sul turismo culturale, l’avventura, l’ecoturismo e le esperienze personalizzate.
- Rafforzare la presenza internazionale dell’Oman attraverso campagne mirate, partecipazione a fiere, collaborazioni strategiche con operatori globali e una forte presenza digitale.
Quali sono i prodotti turistici su cui il Ministero del Patrimonio Culturale e del Turismo dell’Oman intende investire maggiormente?
Il Ministero sta investendo in una diversificazione dell’offerta turistica, con l’obiettivo di distribuire meglio i flussi sul territorio e allargare la fruibilità del prodotto a tutto l’anno. Punto di accesso al Paese e punto focale dei tour è la capitale Muscat, oggi promossa anche come destinazione per un weekend lungo. La città offre un mix interessante di gallerie d’arte contemporanea, locali tradizionali e moderni, ristoranti di qualità e iniziative culturali che la rendono sempre più attrattiva anche per soggiorni brevi e viaggi tematici o per partecipare a eventi culturali e sportivi. A fianco della capitale e alle attrazioni più classiche dei tour come Nizwa, Sur, il deserto di Sharqiya e Salalah, la nota destinazione sull’Oceano Indiano, stiamo valorizzando altre aree iconiche e meno conosciute, tra cui il Governatorato del Musandam enclave omanita negli Emirati, celebre per i suoi fiordi spettacolari, esplorabili in barca o a bordo di dhow tradizionali, che offrono esperienze immersive nella natura incontaminata e nella cultura intatta omanita. Oltre a tutta l’area montuosa di Jabal Akhdar, dove antichi villaggi in pietra sono stati recuperati con criteri sostenibili e trasformati in alberghi diffusi di charme, offrendo un turismo autentico, rispettoso dell’ambiente e delle tradizioni locali.Nel corso dell’anno il Ministero mette in campo un calendario di appuntamenti. Tra gli eventi sportivi: la Oman Desert Marathon (gennaio), la Al Mouj Muscat Marathon (febbraio 2026) o il Tour of Oman di Nizwa (febbraio) che mirano alla valorizzazione di ambienti naturali unici dalla capitale, alle montagne, al deserto. Per gli amanti della cultura: il ricco palinsesto della Royal Opera House con concerti e performance da ottobre a maggio o la Muscat Art Exhibition a novembre, con mostre dedicate ad artisti omaniti e internazionali.
Ci sono nuove aree del Paese o itinerari meno conosciuti che intendete valorizzare?
L’Oman è un Paese poco più grande dell’Italia, che racchiude in sé straordinari paesaggi. Di grande fascino è il deserto del Rub Al Khali detto il «quarto vuoto» situato nel Sud del Paese nella Regione del Dhofar, che segna il confine naturale con il Sud dell’Arabia Saudita. Questo immenso spazio è perfetto per viaggiatori avventurosi amanti delle spedizioni nel deserto. Lungo la costa orientale invece, l'Isola di Masirah offre un habitat incontaminato per fenicotteri, pivieri e sterne, oltre a ospitare una delle più grandi colonie di tartarughe marine dell’Oceano Indiano, rendendola una meta imperdibile per gli amanti della natura. Qui è anche organizzato il Kitesurf Festival (luglio 2025). In generale ancora in buona parte da esplorare è la costa che si estende sino a sud tra scenari naturali incontaminati, scogliere a picco sul mare e riserve naturali come il Rock Garden nel Governatorato di Al Wusta, con millenarie rocce scolpite nelle più svariate forme dall’erosione del mare e del vento. Anche la montagna è un’area del Paese che racchiude ancora delle gemme nascoste da scoprire come l’antico villaggio di Al Hamra.
Che ruolo gioca la sostenibilità nelle politiche turistiche dell’Oman?
Come accennato in precedenza, la sostenibilità è un pilastro fondamentale nelle politiche turistiche dell’Oman e costituisce uno degli elementi chiave della Vision 2040.Nel settore turistico, la vision si traduce in un impegno concreto a preservare le risorse naturali e culturali, investendo in un modello di crescita che sia rispettoso dell’ambiente e inclusivo per le comunità locali.L’Oman ospita oltre 20 aree protette e riserve naturali, tra cui le isole Daymaniyat, le montagne di Jabal Akhdar e la regione del Dhofar, veri santuari di biodiversità. Un esempio emblematico è la Ras Al Jinz Turtle Reserve, progetto di ecoturismo attivo nella salvaguardia delle tartarughe marine e nella sensibilizzazione dei visitatori.Il Paese promuove inoltre il Community-Based Tourism, un modello che coinvolge direttamente le comunità locali, consentendo loro di beneficiare del turismo senza snaturare l’identità culturale. Questo approccio sostiene l’economia delle aree rurali attraverso esperienze autentiche, come i progetti ecoturistici nei villaggi montani o nei deserti, dove l’ospitalità si intreccia con la conservazione del paesaggio e delle tradizioni.Anche il settore alberghiero sta evolvendo verso standard sempre più responsabili, con hotel, resort e campi tendati che adottano pratiche eco-compatibili, valorizzano l’artigianato locale e promuovono un turismo a basso impatto ambientale.
Che tipo di supporto fornite agli operatori italiani interessati a programmare l’Oman?
Il nostro impegno nella promozione della destinazione parte da una conoscenza approfondita del Paese e del prodotto, che trasmettiamo agli operatori attraverso un programma continuativo di formazione. Organizziamo regolarmente fam trip, che offrono l’opportunità di vivere il territorio in prima persona, scoprire itinerari inediti, nuove strutture ricettive e sviluppare relazioni anche con le piccole imprese locali. A supporto costante del trade, pianifichiamo durante l’anno webinar tematici e curiamo l’invio di newsletter con aggiornamenti, novità e strumenti di vendita.Per favorire il dialogo diretto tra buyer italiani e seller, DMC e hotel, gestiamo una serie di workshop ed eventi sia in Italia che in Oman, creando spazi di incontro concreti e produttivi.Il Ministero affianca inoltre i principali partner dell’industria turistica attraverso attività di co-marketing, eventi B2B e B2B2C, e campagne ADV mirate al trade, offrendo un supporto promozionale mirato.
Sono previsti fam trip, roadshow o attività B2B nel corso dell’anno?
Le attività B2B e di promozione turistica proseguono con regolarità anche nel corso di quest’anno. Il Ministero del Patrimonio Culturale e del Turismo dell’Oman collabora attivamente con i principali operatori italiani, tra cui Sporting Vacanze, per rafforzare la presenza del Paese sul mercato e promuoverne le eccellenze.Come detto prima, sono organizzati con cadenza regolare fam trip in Oman, che permettono agli operatori di vivere in prima persona l’esperienza del Paese e approfondire le proposte legate a cultura, tradizioni, natura e sostenibilità.L’Oman, che è appena reduce dalla partecipazione all’Imex di Francoforte, in ottobre sarà presente a TTG Experience di Rimini, dove incontrerà, insieme ai rappresentanti del turismo omanita, professionisti del turismo e media per diffondere la conoscenza della destinazione, rafforzare il dialogo e le opportunità di collaborazione tra buyer e seller.
Quali strumenti o materiali di formazione avete messo a disposizione delle agenzie e dei tour operator?
Il Ministero supporta i professionisti dell’intermediazione con una serie di strumenti formativi e informativi. Tra questi: webinar interattivi anche in collaborazione con i tour operator, newsletter bimestrali ricche di aggiornamenti di prodotto e informazioni sulla destinazione, roadshow ed eventi organizzati con i key player italiani dell’industria turistica omanita, la piattaforma di e-learning Oman Expert. L’obiettivo è offrire risorse concrete per accrescere la professionalità degli operatori e promuovere un’offerta turistica sempre più qualificata e competitiva.
Quali campagne di comunicazione avete attive o in programma per il mercato italiano?
Il Ministero porta avanti una campagna Always On, attiva tutto l’anno, che include una serie di attività continuative in collaborazione con partner strategici e providers. Tra queste rientrano co-marketing con tour operator tra cui Sporting Vacanze, progetti con OTAs come Lastminute.com ed eDreams e la partecipazione a fiere ed eventi di settore sia in ambito leisure che MICE.Parallelamente è attiva una campagna di comunicazione multicanale rivolta al consumatore, con presenza online, sui social media e Out of Home nelle città di Milano e Roma.
Quali sono gli obiettivi del Ministero del Patrimonio Culturale e del Turismo dell’Oman per i prossimi 3-5 anni?
Il Ministero del Patrimonio Culturale e del Turismo dell’Oman ha come obiettivo nel medio termine quello di rafforzare il posizionamento come destinazione sicura e unica, facendo leva sullo straordinario patrimonio culturale e sulle sue bellezze naturali, nonché sull’ospitalità della popolazione omanita e sulle esperienze locali.
Allo stesso modo, il Ministero mira a garantire un numero adeguato di voli diretti dall’Italia durante tutto l'anno, per consentire una crescita stabile e duratura in termini di arrivi e numero di pernottamenti, con la finalità di aumentare il contributo all’economia locale.
Che tipo di crescita turistica vi aspettate dal mercato europeo e italiano?
Dopo un brillante 2024 che ha visto un totale di 72.110 visitatori dall’Italia, i risultati del primo trimestre 2025 sono decisamente incoraggianti. Nel periodo gennaio - marzo 2025, gli arrivi sono stati 22.439, in crescita del 29,81% rispetto allo stesso periodo del 2024. Numeri che superano ampiamente quelli registrati prima della pandemia, con un +12,70% rispetto al periodo gennaio - marzo 2019. Le statistiche del Q1 2025, posizionano l’Italia al secondo posto tra i mercati Europei, dopo la Germania: anche qui un miglioramento rispetto all’anno 2024, in cui il nostro mercato era al terzo posto dopo Germania e UK.
Giuseppe Focone