Last minute e nuove mete: l’estate 2025 di Quality Group tra Uzbekistan, Cina e Brasile
Dall’incremento dei last minute alla crescente domanda per mete emergenti come l’Uzbekistan, Marco Peci, direttore commerciale, traccia il bilancio della stagione estiva e le strategie future per consolidare la crescita.
L’estate 2025 ha registrato dinamiche altalenanti per il mercato turistico italiano. Tra performance sopra le aspettative nei mesi primaverili e un rallentamento estivo, Quality Group chiude la stagione con risultati positivi, sia in termini di fatturato sia di numero di passeggeri.
Marco Peci ci illustra trend, destinazioni emergenti e strategie future per il consolidamento della crescita, con un focus particolare sul rapporto con le agenzie di viaggio, partner fondamentali della distribuzione dei prodotti dell’operatore.
Qual è il bilancio complessivo dell’estate 2025 in termini di fatturato e passeggeri e quali trend avete osservato nelle prenotazioni, inclusi i last minute, rispetto alle previsioni iniziali?
Il 2025 è stato un anno con dinamiche altalenanti: il primo semestre ha superato le aspettative, trainato da un aprile e un maggio straordinari, mentre luglio e agosto hanno evidenziato un rallentamento inatteso nelle prenotazioni estive. La domanda si è però riattivata sotto data, con un incremento dei last minute che ha permesso di recuperare i volumi e chiudere l’estate comunque in crescita rispetto al 2024, sia per fatturato sia per numero di passeggeri. I lunghi ponti primaverili hanno certamente sottratto qualcosa alla stagione tradizionale, ma senza compromettere il risultato complessivo, che resta positivo e in linea con le nostre previsioni di consolidamento post 2023-2024.
Quali destinazioni hanno registrato la maggiore richiesta e quali trend confermano o sorprendono rispetto alle vostre previsioni iniziali?
Abbiamo registrato ottime performance sui grandi classici degli ultimi anni come Giappone, Sudafrica, Namibia, Canada, Perù e altre mete che hanno confermato la loro centralità nel nostro portfolio. Allo stesso tempo, ci ha sorpreso positivamente l’Uzbekistan, con una domanda superiore alle attese per il periodo estivo, segnale che conferma il grande desiderio di scoprire e viaggiare in Medio Oriente. Sul lungo raggio spiccano Messico e Brasile, mete che soddisfano appieno il desiderio dei viaggiatori di abbinare cultura, natura e stimoli unici non rilevabili altrove. Gli Stati Uniti, pur risentendo dell’‘effetto Trump’, restano comunque tra le destinazioni più richieste dagli italiani e in testa alla nostra classifica delle destinazioni più vendute nel periodo estivo.
Tra le mete del vostro portfolio, quali hanno avuto le performance più significative e a cosa attribuite questi risultati?
Oltre alle destinazioni già citate, hanno avuto un ruolo di rilievo la Cina e il Nord Europa. Il Nord Europa ha beneficiato della ricerca da parte dei viaggiatori di climi più miti e di un interesse crescente per viaggi naturalistici di alto valore. La Cina sta tornando protagonista tra le nostre mete, poiché rappresenta oggi più che mai un viaggio interessante sotto tutti i punti di vista. Inoltre, offre un prezzo d’accesso molto competitivo, considerando la distanza e la quantità e qualità dei servizi inclusi nei pacchetti turistici necessari per viaggiare con fluidità in questo Paese.
Come ha reagito il mercato turistico italiano alle tensioni geopolitiche e all’incertezza economica nei primi nove mesi dell’anno?
Nonostante il contesto geopolitico instabile e un quadro economico non sempre rassicurante, il mercato italiano ha mostrato grande maturità e solidità. I viaggiatori hanno privilegiato mete percepite come sicure e con un buon rapporto qualità-prezzo, confermando che l’esperienza di viaggio rimane una priorità irrinunciabile. Le incertezze hanno semmai spinto verso prenotazioni più sotto data e una maggiore attenzione alla flessibilità, ma senza intaccare la voglia di partire.
Quali sono le vostre previsioni per la chiusura del 2025 e quali strategie intendete adottare per consolidare la crescita ottenuta finora?
Guardiamo con ottimismo alla chiusura del 2025: ci aspettiamo un risultato positivo e in crescita, in linea con lo scenario ipotizzato a fine 2024. Le nostre strategie si focalizzano su tre assi principali: rafforzare le partnership con vettori, DMC e agenzie di viaggio, lavorando in una logica sempre più collaborativa; investire nell’innovazione tecnologica senza perdere la nostra identità; arricchire il portfolio prodotto con itinerari sempre più interessanti, attuali e originali.
Quali iniziative e strumenti state mettendo in campo per rafforzare il rapporto con la rete agenziale e sostenere la fidelizzazione dei vostri clienti?
Il dialogo con le agenzie è da sempre al centro della nostra strategia: stiamo sviluppando strumenti digitali sempre più evoluti che semplificano il processo di prenotazione e migliorano l’accesso alle informazioni, oltre a potenziare attività formative dedicate. Parallelamente, ci prepariamo a lavorare su programmi di fidelizzazione che valorizzano sia il cliente finale sia l’agente di viaggio, riconoscendo il ruolo cruciale della distribuzione tradizionale, che rimane l’unico canale di commercializzazione dei nostri prodotti. L’obiettivo è continuare ad alimentare relazioni solide e durature, basate su fiducia, rispetto, trasparenza e condivisione di obiettivi comuni, così come è stato sinora.
Giuseppe Focone