Immagine di sfondo della pagina Dalla tradizione alla trasformazione: la Polonia seduce i viaggiatori italiani
05 novembre 2025

La Polonia conquista sempre più viaggiatori italiani. Dopo aver superato il record pre-pandemia, il Paese registra nel 2025 un nuovo balzo in avanti: gli arrivi dall’Italia sono cresciuti del 29% nei primi due trimestri rispetto allo stesso periodo del 2024, raggiungendo così uno dei migliori risultati di sempre.

A raccontarlo è stata Barbara Minczewa, direttrice per l’Italia dell’Ente Nazionale Polacco per il Turismo, durante il workshop Adutei tenutosi a Roma. "Quando ho iniziato a lavorare all’Ente nel 2015 – ha ricordato Minczewa – festeggiavamo 300 mila arrivi dall’Italia. Nel 2024 siamo arrivati a 730 mila, e quest’anno la crescita continua. L’Italia è oggi il primo mercato europeo occidentale per incremento di arrivi in Polonia". Un risultato che, secondo la direttrice, riflette un cambiamento nella tipologia dei visitatori: "Si tratta di viaggiatori sempre più giovani e curiosi, interessati a una Polonia dinamica e in trasformazione. Non solo il Paese del passato e della memoria, ma una destinazione moderna, creativa e orientata al futuro". La parola chiave, sottolinea Minczewa, è “trasformazione”, concetto che guiderà anche la comunicazione dell’Ente nei prossimi mesi. "Da due anni stiamo raccontando una Polonia diversa dai soliti cliché, valorizzando esperienze sostenibili, autentiche e legate alla natura".

Tra le tendenze più in crescita c’è il turismo enogastronomico, sostenuto anche dalla partnership con la Guida Michelin, che oggi include cinque città e cinque regioni polacche: Cracovia con la Małopolska, Varsavia, Danzica con la Pomerania, Breslavia e Poznań. "Un riconoscimento importante – ha aggiunto la direttrice – che testimonia la qualità e la varietà della nostra cucina". Sul fronte della promozione, la Polonia continua a puntare su esperienze immersive legate ai sensi e agli elementi naturali, con campagne che raccontano paesaggi incontaminati, foreste primordiali e specie uniche come il bisonte europeo, simbolo della biodiversità del Paese.

Ma l’attenzione si sposta anche sulle città emergenti. "Łódź, ad esempio – ha spiegato Minczewa – è la città della trasformazione per eccellenza: da centro industriale dell’Ottocento a polo del design, della creatività e della street art. Una destinazione che esprime perfettamente la nuova anima della Polonia". Tra le mete in ascesa anche Lublino e la sua regione, favorite dai nuovi collegamenti aerei e da un crescente interesse per i percorsi di turismo culturale e slow. E proprio i collegamenti rappresentano un altro punto di forza: "L’Italia è oggi uno dei Paesi meglio connessi con la Polonia – ha sottolineato –. Lo scorso anno abbiamo registrato un incremento di un terzo dei voli, superando le ottanta rotte dirette".

A partire dal 30 marzo 2026, infatti, tornerà inoltre il volo Roma-Cracovia, atteso da tempo, mentre dal 31 marzo sarà operativo anche il nuovo collegamento Bologna-Varsavia con la compagnia LOT. "La Polonia di oggi non è quella di dieci anni fa – ha concluso Minczewa –. È un Paese che cambia, accoglie e sorprende. Chi torna, la ritrova sempre diversa".

Giuseppe Focone

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