Tennessee: turismo in crescita e nuova spinta dai voli diretti dall’Europa
Nel 2024 lo Stato registra 31,7 miliardi di dollari di impatto economico e segna un +12% di arrivi internazionali
Con un impatto economico generato dal turismo pari a 31,7 miliardi di dollari, il Tennessee conferma anche nel 2024 un trend positivo che dura da quattro anni. Il turismo internazionale è cresciuto del 12% su base annua, mentre la campagna promozionale “The Soundtrack of America. Made in Tennessee” continua a influenzare i flussi e la spesa: oltre 1,3 miliardi di dollari spesi dai visitatori e più di 100 milioni di dollari di entrate fiscali generate. Il turismo è oggi uno dei principali motori economici dello Stato e contribuisce concretamente alla vitalità dei territori minori. Turismo & Attualità ha avuto un breve colloquio con Mark Ezell, Commissioner del Tennessee Department of Tourism Development.
D: Come sta andando l’industria turistica in Tennessee?
R: Sta andando molto bene. Vediamo arrivare molte più persone rispetto agli anni precedenti.
D: Per quale motivo, secondo voi, il Tennessee è così attrattivo?
R: In particolare per la nostra musica. Ai visitatori piace camminare, vivere lo Stato attraverso la musica e tutte le esperienze che la circondano. Stiamo registrando numeri record in termini di presenze, sia lo scorso anno che nel prossimo. E non parliamo solo di turisti nazionali, ma anche internazionali.
D: Come arrivano i turisti dall’estero?
R: Da quest’anno abbiamo una migliore connettività aerea diretta dall’Europa, senza necessità di transito negli hub americani. Grazie ad Aer Lingus, ad esempio, c’è un volo diretto tra Dublino e Nashville, operato con il nuovissimo Airbus 321XLR. Anche Icelandair collega direttamente Reykjavik a Nashville. Entrambi gli hub permettono un buon afflusso di passeggeri da tutta Europa, interessati a scoprire il Tennessee, la sua musica, il whiskey e le esperienze outdoor. Inoltre, abbiamo collegamenti diretti anche dal Messico e dalla Repubblica Dominicana.
D: Possiamo parlare di un punto di svolta?
R: Sì, è davvero un momento fortunato. E altri annunci arriveranno a breve. Il Tennessee è in una fase di crescita positiva e proiettato verso nuovi traguardi.
D: Quanti turisti visitano lo Stato ogni anno?
R: Includendo anche i visitatori statunitensi, oltre 141 milioni di presenze sono state registrate nell’ultimo anno. Si tratta di un pubblico molto eterogeneo, che spazia dal business al leisure. Siamo attualmente l’undicesimo Stato più visitato degli Stati Uniti.
D: E per quanto riguarda il turismo internazionale?
R: Ogni anno arrivano circa un milione di turisti stranieri, principalmente diretti a Nashville, Memphis e verso le Smoky Mountains.
D: Quindi non solo musica, ma anche natura e attività all’aria aperta?
Assolutamente sì. L’outdoor, i sentieri degli Appalachi, il benessere di una vacanza immersa nella natura, accompagnata da buon cibo e prodotti autentici, sono elementi molto apprezzati. Il tutto in aree lontane dalle grandi città, ricche di materie prime e paesaggi naturali, come i boschi che caratterizzano il nostro Stato.
D: Possiamo dire che il mix tra vacanza green, gastronomia e whiskey è la chiave del successo?
R: Hai centrato il punto: musica, natura, benessere, gastronomia locale e il vero Tennessee whiskey. Le nostre piccole distillerie producono uno o pochi barili al giorno, ma rappresentano l’anima più autentica dello Stato.
Marco Finelli