Immagine di sfondo della pagina Viaggi e intelligenza artificiale: Expedia svela la formula segreta dei contenuti che fanno venire voglia di partire
29 ottobre 2025

Expedia Group Advertising ha pubblicato i risultati di The Science of Wanderlust, una ricerca che svela cosa accende davvero la voglia di partire e trasforma l’ispirazione in prenotazione, nell’era dell’intelligenza artificiale.
Dallo studio emergono sei “ingredienti” chiave che stimolano la wanderlust – quella scintilla emotiva che muove le decisioni di viaggio – e indicano ai brand una chiara direzione per ispirare, connettere e convertire i viaggiatori.
“In un mondo saturo di contenuti di viaggio, capire cosa spinge davvero le persone a passare dal sogno alla prenotazione è un vantaggio competitivo decisivo”, ha dichiarato Rob Torres, Senior Vice President di Expedia Group Advertising. “La nostra ricerca rivela che il video influenza le scelte quasi tre volte più delle immagini statiche, offrendo ai marketer del turismo una roadmap che informa e allo stesso tempo ispira all’azione”.

Le sei chiavi della “wanderlust”


1. Il video batte le immagini (3 a 1)
Il 71% dei viaggiatori afferma che i video influenzano le proprie decisioni, contro il 24% delle immagini statiche. I video lunghi sono i più efficaci nel suscitare emozione.

2. Autenticità e trasparenza generano fiducia
I toni di trasparenza (52%), chiarezza e sicurezza (46%) e autenticità (45%) sono quelli che ispirano più fiducia. Fondamentali anche i contenuti generati dagli utenti.

3. Una narrazione chiara cattura l’attenzione
Il contenuto più coinvolgente è quello che segue una struttura coerente: apertura chiara, sviluppo interessante e una call to action efficace. Anche le immagini più belle non bastano se il messaggio è confuso.

4. Il ritmo giusto è tra i 2 e i 9 secondi
Scene di questa durata permettono di assimilare meglio immagini e contenuti. Tagli troppo rapidi (meno di 2 secondi) rendono difficile comprendere la narrazione e la destinazione.

5. AI sì, ma con un tocco umano
Il 41% dei viaggiatori considera utile il contenuto generato con l’aiuto dell’AI, purché integrato con input umano. Solo il 16% non si preoccupa di come venga creato, se risulta utile.

6. Rappresentazione e inclusività fanno la differenza

Quando le persone si riconoscono nei contenuti, questi risultano più memorabili e affidabili. Il 34% afferma di fidarsi maggiormente dei brand che comunicano in modo inclusivo.

Giovani emotivi, Boomers più razionali


Lo studio evidenzia differenze generazionali nelle reazioni ai contenuti. Le generazioni più giovani sono anche più emotive e reattive, sia in positivo sia in negativo, mentre Gen X e Baby Boomers mostrano approcci più equilibrati. I ragazzi si lasciano ispirare da video e influencer, mentre i più maturi preferiscono messaggi veicolati direttamente dai brand, articoli sponsorizzati e guide di viaggio.

AI tra entusiasmo e diffidenza

Il rapporto tra intelligenza artificiale e viaggiatori è ancora complesso, ma ricco di potenziale. Il 64% dei viaggiatori ha notato almeno una pubblicità che riteneva generata da AI. L’AI suscita entusiasmo soprattutto per strumenti di budgeting intelligente (24%) e pianificazione personalizzata dei viaggi (19%), ma crea disagio quando produce influencer o paesaggi interamente artificiali, che generano diffidenza e fastidio “Con così tanto dibattito su AI, privacy e personalizzazione, volevamo capire come i viaggiatori percepiscono davvero l’intelligenza artificiale”, spiega Torres. “I risultati mostrano le enormi opportunità di combinare AI e creatività umana per conquistare fiducia, mantenere l’attenzione e stimolare le prenotazioni”.
A livello generazionale, i Millennials risultano i più a loro agio con tutti gli usi dell’AI nei contenuti di viaggio, seguiti dalla Gen Z.

Ogni viaggiatore ha il proprio linguaggio

La ricerca ha individuato anche preferenze specifiche per tipologia di viaggiatore, in termini di formato, tono e immagini:
- Beach Travelers: attratti da contenuti da sogno con piscine, spa e relax totale.
- Amusement Park Travelers: famiglie e amanti dei parchi a tema prediligono video brevi e contenuti social.
- Adventure Travelers: appassionati di natura e outdoor, si lasciano ispirare da YouTube ma mostrano maggiore cautela verso l’AI.
- City Escapists: amanti delle grandi città, della gastronomia e della nightlife, preferiscono video lunghi e contenuti food.
- Cultural Connectors: interessati a storia e cultura, amano contenuti capaci di stupire e si affidano ai portali di viaggio per ispirazione.
- Luxury Travelers: orientati a resort e retreat esclusivi, apprezzano i contenuti AI e traggono spesso ispirazione dagli influencer.

Campagne globali per ispirare in ogni fase del viaggio

Expedia Group Advertising sta collaborando con enti del turismo come GoTürkiye, Bahamas Ministry of Tourism, Investments & Aviation, Jamaica Tourist Board e VisitPanama per tradurre gli insight della ricerca in campagne integrate e ad alto impatto visivo. Grazie alla propria rete media globale, Expedia aiuta questi partner a raggiungere i viaggiatori in ogni fase del percorso, dall’ispirazione alla prenotazione.

Gaia Guarino 

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