Immagine di sfondo della pagina “Beato Angelico” ai Musei Capitolini raggiunge i 150.000 spettatori
10 giugno 2009

Eclatante successo di pubblico per la mostra“Beato Angelico. L’alba del Rinascimento” che a due mesi dalla sua apertura ha raggiunto i 150.000 visitatori con una media di 2.700 ingressi giornalieri diventando rapidamente la seconda mostra in Italia per afflusso di pubblico. Ancora poche settimane - fino al 5 luglio – per ammirare i capolavori ospitati nelle prestigiose sale dei Musei Capitolini di Roma, sia con singolo biglietto mostra che con biglietto cumulativo comprendente anche la visita al museo. Curata da Alessandro Zuccari, Giovanni Morello e Gerardo de Simone si avvale di un comitato scientifico di altissimo profilo ed è la più grande mai dedicata a fra’ Giovanni da Fiesole dopo la monografica a Firenze e in Vaticano del 1955. Inaugurata a conclusione delle celebrazioni per il 550° anniversario della morte del Beato Angelico sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione, Sovraintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma, il Comitato Nazionale per i 550 anni della morte del Beato Angelico e Zètema Progetto Cultura, presenta diverse opere mai esposte in passato. Sono infatti visibili per la prima volta la notevole e complessa predella di Zagabria (Stimmate di san Francesco e Martirio di san Pietro martire), la problematica Annunciazione di Dresda (riassemblata nel XVI secolo), il pregevole frammento con San Giovanni Battista di Lipsia (forse collegabile alla pala di San Marco). Pressoché inedite sono l’Imago pietatis su pergamena di collezione privata torinese, eseguita dalla bottega ma la cui storia è interessantissima; i due raffinati laterali di trittico con i Beati e i Dannati (1430 c.) oggi in collezione privata americana.

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