BTC, da Roma a Rimini. Paolo Audino, ad di Exmedia, spiega le motivazioni di questo trasferimento
All’indomani dell’ultima edizione di BTc in veste romana , e dopo l’annuncio da parte di Exmedia, società cui fa capo la Btc controllata al 95% da TTG Italia Spa del gruppo Rimini Fiera, del traferimento della manifestazione a Rimini Rimini (1-2 luglio 2010) presso il Nuovo Palacongressi di Rimini, Paolo Audino, ad EXmedia , ci spega i perché di questo passaggio. “Lo spostamento della BTC – dice Paolo Audino, - risponde a specifiche richieste che provenivano con insistenza dal mercato. La prima era quella di andare via da Roma, sede che peraltro aveva suscitato grande interesse negli addetti ai lavori all’epoca dell’annuncio dello spostamento da Firenze. Roma non è stata all’altezza delle aspettative, in po’ per il quartiere fieristico, un po’ perché la città, che pure vanta un potenziale importante nella meeting industry, ha risposto molto debolmente al richiamo di BTC. Mentre il mercato ci sollecitava a tenere conto di questo scarso interesse, specie quando nel resto d’Italia in molti avrebbero voluto una manifestazione, l’unica, nazionale a casa loro.L’approdo a Rimini, che con il modernissimo Palacongressi , che sarà inaugurato la prossima primavera, diventerà una delle sedi di riferimento per l’intero settore a livello nazionale e internazionale, è dunque una scelta naturale. Per quanto riguarda la data, anche in questo caso sono stati gli addetti ai lavori a indicare l’inizio di luglio. Novembre è ormai un mese affollato di eventi e luglio presentava una stagionalità più adatta”. Audino, inoltre, vuole chiarire alcuni rumors: “ Non è vero che BTC è andata via da Roma in quanto scaduto il contratto triennale siglato nel 2007. Non c’era alcun contratto triennale, bensì un contratto annuale rinnovato fra le parti. Non è vero che la scelta era caduta su Milano e che poi gli albergatori fiorentini hanno impedito il trasferimento. Questi detengono una quota minoritaria nella società di gestione di BTC, ma il contratto di gestione di ramo d’azienda siglato a suo tempo li esclude dalla possibilità di qualsivoglia decisione in merito alla manifestazione, data e località incluse.” Quello che è evidente, ci sembra, che Roma, con la sua grande vocazione all’accoglienza e al business, continui a perdere pezzi sul fronte turistico leisure e affari.