Immagine di sfondo della pagina  Ciset e Federturismo, si arresta il trend negativo per l’Italia turistica. In pole position mercato tedesco e turismo culturale e crociere
25 novembre 2010




 L’ultima indagine congiunturale organizzata a fine ottobre dal CISET in collaborazione con Federturismo Confindustria e le associazioni di categoria aderenti, presso un campione rappresentativo di imprese turistiche italiane,   fa emergere  “una sostanziale stagnazione del turismo sia straniero che italiano in Italia, in linea con il consuntivo dichiarato per la stagione estiva 2010, anche se con segnali tutto sommato meno negativi sul fronte del
mercato domestico. In leggero aumento la propensione dei nostri connazionali a fare una vacanza
all’estero, che concentreranno il loro interesse su mete mediterranee ed europee a breve-medio raggio”. 
 Secondo gli operatori intervistati, tra novembre 2010 e aprile 2011 gli arrivi stranieri dovrebbero rimanere
pressoché stabili rispetto allo stesso semestre del 2009-2010, così come le presenze (-0,3% per entrambi gli
indicatori). Stagnazione anche per i pernottamenti dei turisti italiani (-0,2%), a fronte di una flessione del -
0,6% per gli arrivi. Per la prima volta, infatti, rispetto alla passate stagioni, oltre l’80% degli operatori intervistati si è espressa per una sostanziale stabilità del quadro generale rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a fronte di uno scenario economico-finanziario a livello nazionale ed internazionale ancora incerto e che quindi influisce sulle decisioni di vacanza dei turisti. In diminuzione , quindi,
coloro che si dichiarano pessimisti o ottimisti circa l’andamento dell’inverno 2010-2011. 
Le performance migliori dovrebbero essere appannaggio del mercato tedesco, seguito da quello francese e britannico. Stabile la domanda proveniente da USA e
Giappone, mentre in aumento i flussi provenienti da altri paesi segnalati direttamente dagli intervistati,
come  Belgio, Olanda, Svezia, Europa dell’Est (in particolare, Russia e Polonia),ma anche Oceania e Cina. 
Il turismo culturale e d’arte sarà la tipologia di turismo che registrerà la crescita più vivace tra novembre
2010 ed aprile 2011, seguito dalle crociere, dal turismo fitness e benessere e dal turismo termale
tradizionale. In leggero aumento anche agriturismo e turismo montano, mentre continuano le previsioni
negative sul fronte del turismo d’affari e congressuale, che sembrano ancora scontare gli effetti della
mancata ripresa economica. Tra i turismi “di nicchia” dinamico il turismo dei “bed&breakfast”, seguito dal turismo enogastronomico, religioso, cicloturistico e sportivo in generale. 


 

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