
Federterme: il futuro del settore discusso a Santa Cesarea Terme, Puglia
Esiste un futuro per le Terme italiane? E’ l’interrogativo che Costanzo Jannotti Pecci, Presidente di Federterme/Confindustria, ha posto ai partecipanti alla tavola rotonda che ha chiuso il 16 settembre , a Santa Cesarea Terme (Le) , l’Assemblea dei Soci dell’organizzazione che rappresenta i 380 stabilimenti termali italiani. Commentando la ventilata ipotesi di esclusione delle cure termali dai LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) del SSN, che sono circolate in questi giorni, Jannotti Pecci ha sottolineato la necessità che i policy makers in materia di sanità acquisiscano la precisa consapevolezza di ciò che rappresentano le cure termali nel nostro paese. Con una media di 25 addetti per azienda per un totale che supera i 16.000 occupati, ed un fatturato del settore, per il 2006, pari a circa 750 milioni di euro, di cui poco meno di 127 a carico dell’SSN, il sistema termale nazionale sviluppa un indotto quantificabile in circa 4 miliardi di euro, sui quali incidono una media di 3.150.000 arrivi per un totale di quasi 14 milioni di giornate di presenza. L’incidenza sul PIL turistico è intorno al 10%.