
Itinera alla Bit: la forza dei viaggi di fede
A Bit 2009 debutta Bit Itinera, il primo workshop italiano dedicato al turismo religioso, che punta a offrire risposte concrete alle mutate esigenze dei viaggiatori per fede. Organizzato in collaborazione con Aurea - Borsa del Turismo Religioso e Spazio Eventi, Bit Itinera si terrà venerdì 20 febbraio nel pad. 8 e vedrà la partecipazione di 60 tra incaricati diocesani, agenzie di viaggi, animatori parrocchiali da un lato, e 150 rappresentanti di servizi quali centri diocesani di accoglienza, luoghi di culto, destinazioni mete di pellegrinaggi, destinazioni. Dal lato dell’offerta, si annovera la rappresentanza dei principali tour operator, da Brevivet a Unitalsi e da Rusconi a Eteria, dei principali Santuari italiani, da Oropa a Pompei, e di diverse realtà connesse al territorio nazionale tra cui Turismo Torino e Provincia che presenterà il programma dell’evento del 2010: l’Ostensione della Sindone. Altrettanto qualificata la partecipazione dei buyer che vede la presenza delle più significative agenzie di viaggio specializzate – Caldieri Viaggi. Erapolis, Evolution Tavel, Turishav, delle organizzazioni pastorali del tempo libero all’interno delle più significative diocesi italiane, nonché degli animatori pastorali e alcuni selezionati cral che organizzano viaggi su questo particolare segmento.Vivace anche la partecipazione estera che ha saputo cogliere questa preziosa occasione per poter promuovere le proprie realtà territoriali: numerosa la presenza Spagnola, con la Catalogna, Zaragoza Turismo, Donosti Receptivo e Santiago De Compostela; presenti anche realtà istituzionali e operative della Germania, della Grecia, del Portogallo e dell’Ungheria.“Gli studi e le ricerche sul turismo religioso – afferma Fabio Majocchi, direttore generale di Fiera Milano Expocts, organizzatore di Bit – identificano una figura di pellegrino moderno, che noi definiamo piuttosto ‘viaggiatore per fede’, molto diversa dallo stereotipo che si immagina abitualmente. I viaggiatori per fede di oggi sono spesso giovani, di cultura medio-alta, informati, e hanno familiarità con gli strumenti tecnologici. E accanto alla motivazione religiosa, che rimane al centro di questa esperienza di viaggio, sempre più spesso sentono l’esigenza di conoscere meglio il territorio dove si trovano. Sono visitatori attenti e consapevoli, che mostrano un tasso di soddisfazione e di ritorno superiore alla media”.