
A Caserta la terza Convention di Federcongressi. Zona: “ Un appuntamento storico per la meeting industry “. I “ talenti” in primo piano
Alla vigilia della terza convention Federcongressi, che avrà luogo a Caserta ( 11-13 marzo) , il presidente Zona ha voluto lanciare un messaggio sul valore dell’evento, sul tema trainante e sugli obiettivi. « La prossima Convention di Federcongressi- afferma Zona in una nota - è un appuntamento che senza retorica si può definire storico per la meeting industry italiana. Da questa Convention, infatti, previa approvazione del nuovo statuto da parte dell’Assemblea straordinaria dei delegati, uscirà un’associazione in grado di unirci e rappresentarci tutti, direttamente e a pari livello: professionisti, imprese, location, agenzie di servizi e aziende clienti. È un traguardo che molti altri comparti hanno raggiunto prima di noi, e che anche noi finalmente cogliamo dopo trentacinque anni di preziosa – ma giocoforza non unitaria – esperienza pluriassociativa, culminata, nel decennio scorso, dapprima nel “Patto” per l’Italia dei Congressi, e, in seguito, dopo un primo tentativo di federazione, nell’attuale Federcongressi». «Sicuramente - continua il presidente - questa è una delle ragioni per cui la Convention gode quest’anno di un’attenzione giornalistica senza precedenti, insieme al richiamo della bellissima location, caserta, e nonostante risulti lontana dai luoghi di residenza e di lavoro della maggior parte di essi». «Tuttavia, entrando nel merito, vedo un’altra ragione di questo successo: il tema prescelto per i seminari e i dibattiti. Ci occuperemo dei talenti, ossia di quel patrimonio impalpabile e decisivo che ognuno di noi possiede e che è chiamato a coltivare e a portare a frutto, pena il completo fallimento. Non è un caso che siamo giunti a questo tema proprio oggi, dopo il più buio periodo di crisi da sessant’anni a questa parte, del quale peraltro non si vede ancora la fine. Alla base c’è una constatazione che ognuno di noi dovrebbe fare propria: chi si ritrova senza lavoro, o con meno lavoro di quanto meriterebbe, è possibile che abbia anche sbagliato qualcosa. D’accordo che la congiuntura internazionale è negativa, d’accordo che la recessione ha dimensioni ciclopiche, tali da non poterci non coinvolgere tutti, ma non dimentichiamoci che la crisi esiste soprattutto per chi non ha saputo coltivare i propri talenti. Questa è la chiave di lettura su cui desidererei che si riflettesse…. In questa ottica abbiamo pensato di fornire ai nostri partecipanti un’opportunità davvero unica: due giorni full time alla ricerca di metodi e pratiche per imparare a riconoscere le abilità proprie e altrui, valorizzandole di conseguenza. Non possiamo fornire ricette particolari per “radiografare” e risolvere i problemi delle singole imprese, di loro natura peculiari e dunque diversissimi gli uni dagli altri. Riteniamo però che il tema dei talenti dia una sorta di regola generale valida per chiunque, anche per chi – e per fortuna non sono pochi – della crisi non risente che in minima parte. Non esiste infatti miglior prevenzione contro le recessioni presenti e future se non quella di riconoscere ed esaltare le qualità dei dipendenti e dei collaboratori, incoraggiandone l’espressione in un contesto di serenità e di meritocrazia». «La nostra meeting industry, fatta di artigiani, di gente che “non mena il can per l’aia”- conclude Zona- che ogni giorno fatica senza risparmiarsi, non è rimasta sorda a questo richiamo, e ha aderito alla Convention con numeri più che confortanti, anche in prospettiva dell’associazione di primo livello nella quale Federcongressi sta per trasformarsi e che attingerà le proprie risorse esclusivamente dalla volontà, dalla passione e, appunto, dai talenti che ciascuno di noi saprà e vorrà dedicarle. Arrivederci a Caserta».