A Moena in Val di Fassa un angelo di neve dà il benvenuto agli ospiti della “Fata delle Dolomiti”
Un angelo di neve dà il benvenuto agli ospiti della “Fata delle Dolomiti”, ha le fattezze del piccolo angelo di Thun, conosciuto ormai in tutto il mondo; le sue dimensioni sono tuttavia molto diverse: per la sua costruzione sono stati necessari 380 metri cubi di neve sotto forma di un parallelepipedo di sei metri per sette, alto nove metri. A dare forma alla creatura celeste, che canta le lodi sacre, sono stati tre artisti, i fassani Andrea Dorigatti e Sergio Davarda e il primierotto Nicola Degiampietro che, oltre alle comprovate abilità a modellare una materia difficile come la neve, hanno dato prova di doti atletiche di arrampicatori e resistenza al freddo. Così, quest’inverno, sul lungo rettilineo che apre lo scrigno della Valle di Fassa, insieme al Sassolungo, c’era anche una nuova presenza, effimera come le stagioni. L’enorme scultura bianca è stata oggetto fin dal periodo di Natale e fine anno di una vera e propria processione di persone rimaste senza fiato per lo stupore e l’ammirazione di fronte all’angelo di Thun più grande fino ad ora realizzato