Crescita e sostenibilità per il futuro di Volotea
Volotea per il 2024 ha in serbo una prospettiva di crescita che vedrà l'aggiunta di ben oltre un milione di posti in vendita in più, rispetto ai circa 12,3 milioni di posti di quest'anno. Abbiamo fatto un punto della situazione con Valeria Rebasti, International Market Manager del vettore a basso costo spagnolo.
Il 2024 vedrà l'incremento della flotta di Volotea del 10%, passando da 41 a 45/46 aerei. Quali prospettive si aprono in termini di espansione?
Indubbiamente, sì. Infatti, apriamo una nuova base a Brest in Francia e lanciamo nuove rotte dai nostri principali mercati. Uno di questi nuovi aeromobili arriverà anche in Italia, a Verona. La base salirà da due a tre aerei. Siamo molto felici di questo, perché all'inizio non sapevamo quanti nuovi velivoli avremmo avuto a disposizione. Quindi, l'obiettivo è continuare a crescere.
Oltre all'annuncio di queste 6 nuove rotte da Verona, ci sarà qualcos'altro?
Sì, infatti, oltre a queste nuove rotte da Verona - Bordeaux, Valencia, Madrid, Praga, Copenaghen e Comiso - siamo felici di annunciare due nuove rotte da Comiso. Oltre a Verona, c'è anche Torino.
È la prima volta per voi da Comiso?
Sì, per noi è la prima volta da questo scalo. Entrambe le rotte saranno attive da fine marzo, con due voli settimanali.
Sull'apertura di Comiso, ha per caso influito il periodo di operazioni durante i problemi operativi di quest'estate a Catania, oppure è stata una decisione a se stante?
È stata una decisione a se stante. Infatti, era già da qualche tempo che stavamo lavorando con i vertici SAC per aprire qualche nuova destinazione. Ora è arrivato il momento giusto anche per noi.
Come è andato il 2023?
Il 2023 è andato bene e ci aspettiamo ancora di più dal 2024.
Firenze è andata bene?
Firenze sta andando bene, abbiamo lanciato la nuova base quest'anno. Ci sarà maggiore capacità per il prossimo anno e lanceremo una nuova destinazione verso Praga.
Possiamo dire che avete eroso un po' di traffico a Vueling?
A Firenze, abbiamo aperto alcune nuove rotte dove siamo soli e abbiamo aggiunto alcune rotte nazionali dove siamo in concorrenza.
La Francia è il vostro cuore, diciamo anche economico, in termini di guadagni?
Diciamo che la Francia è il nostro mercato più grande in termini di capacità. Nel 2024, avrà circa 7,5 milioni di posti in vendita, contro i 4,4 milioni del mercato italiano.
Qual è la differenza tra i due mercati?
Il mercato francese è completamente diverso da quello italiano. La principale differenza è che sul mercato francese le low-cost sono meno presenti rispetto all'Italia, dove invece dominano il mercato.
Tariffe differenti?
Sì, le tariffe di base sono generalmente più alte rispetto a quelle italiane. Ovviamente, la Francia rimane il nostro mercato principale.
Vi aspettate qualcosa dalla Spagna, in particolare riguardo alla fusione tra Air Europa e Iberia (IAG)?
Sì, stiamo ancora aspettando per vedere cosa succederà. Noi siamo pronti e cresceremo nel 2024. La crescita sarà di circa il 25% a livello totale come mercato. È un mercato dove stiamo ampliando sempre di più la nostra presenza. Nonostante sia la nostra sede, non è il nostro mercato principale in termini di capacità.
Quali numeri ci saranno?
Nel 2024, ci saranno circa 3,3 milioni di posti in vendita.
Nell'ambito della vostra analisi sul traffico trasportato, ci sono clienti americani viaggiatori provenienti da altri continenti che vi usano per spostarsi in Europa?
Sì, questo lo vedevamo molto pre-Covid, poi abbiamo visto una fase di stallo negli anni tra il 2020 e il 2022. Quest'anno, invece, abbiamo visto un aumento di americani e sudamericani, che utilizzano i nostri voli soprattutto dall'Italia verso la Grecia. Tra le rotte, c'è un traffico significativo soprattutto tra Venezia e Atene o verso le isole. È un traffico molto interessante.
Volotea dunque sta crescendo. Nel 2024 potrebbero essere aperte due nuove basi ancora non note. Si sviluppa anche in modo sostenibile con Voloterra, il piano di resilienza, che anticiperà e supererà quanto previsto dalle milestones comunitarie, imposte nei prossimi step tra il 2025 e il 2030. Nella sua crescita sostenibile operativa, ha incluso, ad esempio, una procedura a terra prima del decollo chiamata Single Engine Taxi Without APU. È una modalità che emette meno CO2, riducendo l'uso di uno dei due motori prima del decollo e spegnendo la turbina ausiliaria. Inoltre, in volo, si sta sempre più utilizzando il SAF, che non contiene elementi fossili."