Immagine di sfondo della pagina Cultura, turismo  e mercato:  quando il riscatto  dell’Italia  ?Un convegno dibattito a Roma   cura di Confimprese
22 giugno 2009

Il prossimo 25 giugno avrà luogo a Roma il convegno ‘Cultura, Turismo e Mercato’ organizzato da Confimprese con la presenza del ministro dei Beni e Attività Culturali Sandro Bondi. L’incontro di alto profilo si propone di affrontare con autorevoli protagonisti del mondo economico, culturale e imprenditoriale il divario esistente tra la ricchezza del patrimonio artistico e culturale nazionale e i ridotti flussi turistici verso l’Italia. L’economia turistica e il settore culturale e creativo contribuiscono al Pil dei principali Paesi europei in media per il 14%, il Bel Paese invece si distanzia dalla best performer, che è la Spagna, di otto punti percentuali ed è ultima per valore di Pil, pari al 10 per cento. E anche in termini di visitatori, i numeri parlano chiaro: 159 milioni l’anno contro i 255 milioni della Spagna. 
«L’Italia è un ‘museo all’aperto – spiega Mario Resca, presidente di Confimprese – possiede il più ampio patrimonio culturale del mondo: su 878 siti Unesco, il più alto numero pari a 43 è in territorio nazionale, così come i musei (5.500), i parchi nazionali (23), gli eventi dello spettacolo dal vivo (81.500), il patrimonio enogastronomico (164 prodotti Dop e Igp, 359 vini Doc e Docg). Eppure qualcosa non torna, il Rac (ritorno sugli asset culturali), cioè il rapporto tra ricavi da merchandising e siti Unesco, è per l’Italia notevolmente basso, quello degli Usa è circa 16 volte più alto, quello di Francia e Regno Unito è tra quattro e sette volte quello italiano». Per questo nel corso del convegno Confimprese intende proporre, sotto il profilo imprenditoriale, possibili modelli operativi integrati applicabili ai diversi poli attrattivi per sviluppare un settore fondamentale per la competitività dell’intero sistema Paese.La presentazione dello scenario sarà realizzata da Bain & Company, a seguire un dibattito tra primari tour operator internazionali sulle reali difficoltà riscontrate nel promuovere presso la loro clientela il Paese Italia e sulle loro proposte per rimuovere tali ostacoli e rendere più fruibile al turismo internazionale il nostro patrimonio artistico e culturale. È previsto, inoltre, un focus sui servizi di trasporto, hotellerie, ristorazione, retail di prodotti made in Italy che sono strettamente connessi al turismo culturale.

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