Immagine di sfondo della pagina FIAVET: intollerabile dichiarazione di Ryanair
10 settembre 2004

“Per risolvere l’intricata situazione della nostra Compagnia di bandiera, continua Tozzi, O’ Leary non trova di meglio che suggerire di chiudere i contratti con le agenzie di viaggi e puntare tutto sulle vendite dei biglietti via Internet dimenticando che Alitalia l’unico vero provvedimento di taglio dei propri costi lo ha effettuato proprio nei confronti delle agenzie di viaggio che si sono viste quasi azzerare, con un preavviso irrisorio, le commissioni sulla vendita della biglietteria portate allo 0,9% per i biglietti nazionali e all’1% per quelli internazionali. Forse il sig. O’Leary ignora, o finge di ignorare, che la stragrande maggioranza dei 7,5 milioni di passeggeri che a fine anno, secondo le sue previsioni, avranno scelto di volare Ryanair lo avranno fatto scegliendo preventivamente, come loro interlocutore, un agente di viaggio che con grande pazienza avrà cercato tra le diverse proposte tariffarie di vettori sia tradizionali che low cost, l’araba fenice della tariffa ad UN EURO, tanto reclamizzata, ma con modalità che forse meriterebbero maggiore chiarezza per l’utente. Piuttosto è legittimo chiedersi come mai modalità di trasporto diverse come un viaggio in metropolitana e un viaggio aereo in Europa possano costare egualmente UN SOLO EURO. Proviamo a dare alcune risposte: il vantaggio di operare con un regime fiscale come quello irlandese nel quale l’imposta sui redditi è del 13% rispetto a quello italiano in cui è quasi del 40%; le rotazioni degli aeromobili estremamente ravvicinate, forse troppo, vista la percentuale di mancata riconsegna dei bagagli all’arrivo, più alta rispetto alla media degli altri vettori; contratti con il personale ben diversi dalla media degli altri vettori; aiuti da parte di generosi gestori degli aeroporti sui quali atterrano questi voli; mettere un numero di poltrone del 20% più alto rispetto a quello di un altro concorrente, con il medesimo modello di aeromobile, con buona pace del confort di bordo. Queste sono alcune possibili risposte, attendiamo che Mr O’ Leary, se ce ne sono altre, abbia la compiacenza di comunicarcele”.

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