Immagine di sfondo della pagina GetYourGuide: recensioni, valore e meno folla. Ecco cosa conta davvero
09 maggio 2025

I consigli degli amici guidano le scelte di viaggio? Forse in passato. Oggi, infatti, sono le recensioni online a fare davvero la differenza. A confermarlo è l’edizione primaverile del Travel Experience Trend Tracker di GetYourGuide. L’ultimo rapporto della piattaforma ha analizzato milioni di recensioni inviate dagli utenti, mettendo in evidenza quanto siano determinanti nel guidare le scelte dei consumatori e le performance del settore, e come evitare la folla possa fare la differenza.
Secondo il report, 9 utenti su 10 consultano le recensioni prima di prenotare. In particolare, il 91% dei consumatori tra i 18 e i 34 anni dichiara di fidarsi delle recensioni quanto delle raccomandazioni personali frutto del passaparola, segno di una crescente dipendenza da questi contenuti per decidere dove e come viaggiare. L’impatto è notevole: un’attività ha il 40% di probabilità in più di essere prenotata se la sua valutazione media passa da tre a quattro stelle. Inoltre, un’esperienza con almeno 15 recensioni riceve in media dieci volte più prenotazioni rispetto a una senza feedback. Le recensioni verificate e ricche di dettagli sono quindi fondamentali per consentire ai consumatori di scegliere con sicurezza. Gli utenti italiani, in particolare, prestano una crescente attenzione non solo al numero di stelle, ma anche al contenuto dei commenti. Le recensioni, peraltro, non sono più semplici racconti di esperienze positive o negative: sono diventate strumenti strategici capaci di decretare il successo o il fallimento di un’azienda. "Il feedback dei viaggiatori è molto più di una valutazione: è un’esperienza vissuta, uno strumento prezioso per migliorare e un’opportunità per raccontare la qualità e l’identità delle esperienze italiane", spiega Francesca De Falco, Country Manager per GetYourGuide Italia. "Dagli artigiani locali alle grandi istituzioni culturali, ogni operatore può trarre un valore concreto da una recensione ben scritta e trasformarla in un vantaggio competitivo reale".

Differenze culturali e nuove priorità: il valore oltre il prezzo 

Lo studio evidenzia anche alcune interessanti differenze culturali: i viaggiatori francesi e spagnoli sono più sensibili alle barriere linguistiche, mentre gli americani si lamentano più spesso di problemi organizzativi. Ma ciò che accomuna i turisti di tutto il mondo è il senso del valore: non cercano il prezzo più basso, ma esperienze che giustifichino l’investimento. Un fattore che influisce negativamente in modo trasversale è l’affollamento, in particolare nei musei: oltre il 40% degli adulti statunitensi evita le mete eccessivamente affollate. 
Proprio per andare incontro a questo tipo di esigenza, GetYourGuide ha lanciato la nuova proposta All Art. No Crowd. nei Musei Vaticani, al MoMA di New York e alla Tate Modern di Londra, offrendo ai viaggiatori la possibilità di vivere esperienze significative e serene nei principali luoghi d’interesse, e allo stesso tempo permettendo ai musei di gestire meglio i flussi e instaurare relazioni dirette con il pubblico. L’iniziativa ai Musei Vaticani è già attiva con almeno una data al mese, mentre i tour al MoMA e alla Tate Modern saranno disponibili da questa primavera fino alla fine del 2025.
Sono proprio le esperienze guidate da persone reali – come tour con esperti, visite specialistiche o attività artigianali e culturali – a generare i feedback più dettagliati, perché creano connessioni umane capaci di lasciare un ricordo duraturo. Un aspetto fondamentale per il turismo esperienziale, soprattutto in un Paese come l’Italia, dove il patrimonio culturale è indissolubilmente legato alle storie personali.

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