
Grado si impone nell'estate 2011
Grado si promuove raccolntando del suo nuovo albergo diffuso
Sospesa tra la terra e il mare, conosciuta col nome di Isola d’Oro, per la sua sabbia finissima baciata dal sole, Grado, tra le cittadine marittime italiane più ricche di storia, sorge in mezzo alla più settentrionale delle lagune dell’Adriatico. Il territorio del comune si estende tra la laguna omonima, la foce dell'Isonzo e il mar Adriatico. E' in fase di completamento il primo albergo diffuso realizzato in ambiente lagunare d’Europa della laguna di Grado. L’albergo comprende 16.000 ettari di mare e terra che va dalla foce dell’Isonzo e l’isola di Porto Buso, all’interno dei quali sorge la Riserva della Valle Cavanata, ampia valle da pesca, dichiarata zona umida di valore internazionale per le 260 specie di volatili migratori che vi nidificano: il posto ideale per gli appassionati di birdwatching. A pochi chilometri da questa Riserva sorge quella Naturale della Foce dell’Isonzo, comprendente i 15 chilometri finali del fiume. La riserva è visitabile a piedi, in bici o in groppa ai possenti cavalli Camargue, particolarmente adatti a vivere in zone umide. Vivere in laguna per alcuni giorni riporta in dietro nel tempo, a circa un secolo fa, quando la vita degli abitanti di Grado si svolgeva nelle 200 isole della sua laguna, e nei Casoni, le abitazioni umili, interamente costruite con materiali reperibili in laguna come il legno, il fango e la canna lacustre, utilizzate come riparo dai pescatori. Oggi i casoni rappresentano una preziosa testimonianza della vita dei pescatori e ci raccontano molto del loro rapporto con la laguna e del rispetto che questi artigiani del mare avevano per gli equilibri naturali.