Immagine di sfondo della pagina Grand Hotel Et Des Palmes, il ritorno di un’icona dell’ospitalità palermitana. Mangia: “Restituiamo un simbolo alla città con servizio contemporaneo e design autentico”
14 luglio 2025

In un’estate che per Mangia’s segna importanti traguardi in termini di performance e visione strategica, Turismo & Attualità ha avuto l’occasione di entrare tra le mura del Grand Hotel Et Des Palmes, gioiello dell’hôtellerie siciliana recentemente acquisito dal Gruppo. Un investimento che non è soltanto economico, ma soprattutto culturale, affettivo, identitario. Nel giorno in cui Palermo festeggia la sua Santuzza, abbiamo incontrato Marcello Mangia, Presidente e Ceo di Mangia’s Resorts, e Gaetano Scancarello, Senior Marketing Manager dell’azienda, per un’intervista che è diventata anche un viaggio: tra i progetti di rilancio di un luogo dove Wagner completò il 'Parsifal' e dove gli intellettuali si davano appuntamento, e il desiderio - concreto - di restituire alla città un simbolo del suo splendore. 
Dal bilancio di stagione alla visione che guiderà la rinascita del Grand Hotel Et Des Palmes, passando per le sfide del turismo contemporaneo e l’impegno per una sostenibilità autentica, quello che emerge è un racconto di passione imprenditoriale, radici solide e futuro aperto.

D: Iniziamo con un bilancio sull'estate 2025: come sta andando la stagione per Mangia's? 

R (M. Mangia): La stagione sta andando molto bene sotto due aspetti: qualitativo e quantitativo. Quando parlo di qualità, mi riferisco alla notevole progressione che riscontriamo sulle recensioni dei clienti, tanto che a oggi, il valore è più alto del 6,6% rispetto allo scorso anno. Stiamo sfiorando il 90% di gradimento da parte dei nostri ospiti, un traguardo che simboleggia anche un nostro obiettivo. Per quanto riguarda la ‘quantità’, guardando i dati fino a questa prima metà di luglio, abbiamo registrato un incremento del fatturato superiore al 15% - contro lo stesso periodo del 2024 - e davanti abbiamo ancora agosto. Aumentano, inoltre, i nostri ricavi per camera (circa +17%) ma per consolidare questi risultati bisognerà attendere la coda dell’estate.

R (G. Scancarello): Aggiungo che anche settembre sta performando in maniera eccellente, al livello di alcuni mesi d’agosto del passato. Proprio in quest’ultima parentesi d’estate, negli ultimi anni le nostre strutture stagionali sono in forte crescita.

D: Quali strutture stanno registrando le migliori performance?


R (M. Mangia):
Per quanto riguarda la Sardegna, il Mangia’s Sardinia Resort ci sta dando grandi soddisfazioni. Siamo contenti anche del Mangia's Santa Teresa Sardinia, Curio Collection by Hilton che sta facendo numeri eccezionali con un fine stagione carico sia su settembre sia su ottobre. Sul fronte Sicilia, invece, il resort che più ci sta sorprendendo è il Mangia's Brucoli, Sicily, Autograph Collection, mentre nella categoria 4-stelle a confermare il proprio successo è il Mangia’s Pollina Resort. Une bella novità è il Mangia's Torre del Barone Resort & Spa di Sciacca che non soltanto attualmente vanta una enorme capacità di attrarre la clientela internazionale (il 75% degli ospiti sono stranieri) ma, insieme al Mangia's Santa Teresa Sardinia, Curio Collection by Hilton, si posiziona primo tra i competitor locali in termini di qualità.

R (G. Scancarello):
Quello relativo a Mangia's Torre del Barone Resort & Spa, è per noi un dato importantissimo perché, nonostante la struttura non si accompagni a un nome come Hilton o Marriott, è stata capace di attrarre un pubblico estero con la sola forza del brand Mangia’s e grazie altresì alla strategia di marketing effettuata su mercati come UK, Stati Uniti e Germania.

D: L'acquisizione del Grand Hotel Et Des Palmes, ossia lo storico Albergo delle Palme di Palermo, ha suscitato grande attenzione: ci racconta cosa ha rappresentato per lei questo investimento e quali sono i piani per il futuro della struttura?

R (M. Mangia): L’hotel è stato acquistato senza il supporto dei fondi d’investimento ma è stato un impegno economico della compagnia e direi della famiglia. È l’inizio di una strategia sui city hotel ma anche un gesto d’amore per il territorio. Un gesto che facciamo per la nostra città con la volontà di riportare questa struttura lì dove merita. Deve divenire uno dei migliori hotel al mondo e il nostro intento è renderlo nuovamente iconico. Il 1° ottobre 2027 ne festeggeremo i 150 anni, parliamo di qualcosa di autentico, una rarità nel mondo hospitality, e pertanto meritevole di essere valorizzato.

D: Qual è la visione progettuale che avete per il Grand Hotel Et Des Palmes? 

R (M. Mangia): Desideriamo che sia ancora più ‘vero’! Nei prossimi due anni procederemo con una ristrutturazione affinché si possa recuperare la struttura originaria della Belle Époque anche attraverso una ricerca storica sugli arredi, sulle funzionalità dei vari spazi e investendo - ovviamente - sul comfort. Le camere saranno l’oggetto principale di questo rinnovamento così da elevarne la qualità. L’hotel deve essere un’icona del lusso europeo senza perdere di vista il senso della tradizione: servizio contemporaneo e design autentico.

R (G. Scancarello): Attraverso il Grand Hotel Et Des Palmes puntiamo a spingere il concetto di vacanza ad agosto nei city hotel, perché qui a Palermo proprio ad agosto abbiamo l’opportunità di combinare l’attrattività di una città d’arte e il mare. È un’unicità della destinazione, e una delle proposte che suggeriamo è proprio il tridente arte-centro storico-spiaggia.

D: Come è stata accolta l’acquisizione dell’hotel, qual è il sentiment che avete percepito?

R (M. Mangia): L’accoglienza è stata positiva, dopo quasi 100 anni la struttura torna infatti in mano a una compagnia locale. L’edificio venne trasformato in un albergo dall’imprenditore Enrico Ragusa, fino a renderlo, nei primi del Novecento, una delle più brillanti espressioni del Liberty. È una notizia che ha dato speranza, soprattutto dopo i molteplici fallimenti che hanno colpito l’hotel. Su di noi c’è grande aspettativa!

D: Dopo Palermo, guardate ad altri investimenti nelle città italiane?


R (M. Mangia): Sì, stiamo valutando sia Roma sia Milano, per adesso le località in cui vagliamo l’ipotesi di proseguire il percorso nell'hôtellerie urbana.

D: Parlando invece di resort e prodotto leisure, ci sono novità particolari o progetti in arrivo che può anticiparci?

R (M. Mangia): Come è noto, abbiamo acquisito l’ex Kamarina Resort e nel 2026 riaprirà agli ospiti. Inoltre, sempre il prossimo anno, il progetto Mangia’s Sardinia Resort vivrà la sua prima stagione completa. Si tratta di due resort simili, entrambi con quasi 600 camere, 5-stelle e 5-stelle lusso.

D: Gli ultimi anni sono stati segnati da trasformazioni nel settore turistico: come si stanno evolvendo le strutture Mangia's per rispondere alle nuove esigenze dei viaggiatori?

R (M. Mangia): Già da tempo siamo attivi sulle politiche di sostenibilità e con piacere siamo stati nominati da GRESB tra le migliori compagnie al mondo. Questa società, che certifica la sostenibilità delle strutture ricettive, ci ha inserito nella sua Top 5. Due anni fa siamo partiti proprio con il processo di certificazione e oggi tutte le nostre strutture sono etichettate come ‘Very Good’, un livello molto alto soprattutto se consideriamo che si tratta di immobili già esistenti e non costruiti ex novo. Per noi, inoltre, la sostenibilità è anche quella aziendale e dunque in termini di governace e di impegno sociale. Non da meno è poi l’investimento costante nella formazione del personale e nel miglioramento delle condizioni lavorative, bisogna consentire alle persone di fare il proprio dovere con passione e alla base occorre offrire loro un posto di lavoro adeguato.

R (G. Scancarello): Sottolineo che quest’anno Mangia’s ha ricevuto la nomination ai The Travel Industry Awards by TTG nella categoria Hotel & Resort Operator of the Year, di fianco a nomi come Atlantica Hotels & Resorts, Fushifaru Maldives, Hyatt's Inclusive Collection, Ikos Resorts e Sandals and Beaches Resorts. Il vincitore verrà annunciato a settembre, ma anche essere nella shortlist è stata una piacevole sorpresa.

D: Guardando al futuro, quali mercati esteri ritenete più strategici in termini di incoming per le vostre strutture?

R (M. Mangia): Sicuramente i mercati nordeuropei, gli Stati Uniti e chiaramente l’Italia restano i principali, ma crediamo molto nell’Est Europa per il nostro prodotto MClub. In più, vorremmo sondare e investire sul mercato spagnolo perché ci sembra pronto. Le connessioni aeree su Sicilia e Sardegna sono frequenti, parliamo di turisti ‘evoluti’ che hanno già un mercato interno con strutture simili ai nostri 5-stelle.

D: Una curiosità legata a Palermo e alla tradizione: visto che tra oggi e domani - 14 e 15 luglio - a Palermo si festeggia Santa Rosalia, c'è un ricordo legato al Festino che le piacerebbe condividere?

R (M. Mangia): L’anno scorso era il 400° anniversario del Festino e come Mangia’s abbiamo donato 400 alberi alla città piantati poi su Monte Pellegrino. Vi è stata una cerimonia con la partecipazione della compagnia, della città e del parroco di Santa Rosalia, un progetto che abbiamo fatto in collaborazione con l’Orto Botanico di Palermo per la scelta delle specie da mettere a dimora.

Gaia Guarino

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