Immagine di sfondo della pagina HomeAway e CISET e le attitudini dei viaggiatori
30 maggio 2019

E’ stato Gualberto Scaletta, country manager Italia di HomeAway, esperto globale delle case per vacanza, ad introdurre la “Seconda edizione del barometro sull’affitto di case per vacanze in Italia” realizzato in collaborazione con CISET, il Centro Internazionale sull’Economia Turistica fondato da Università Ca’ Foscari di Venezia e Regione Veneto. Obiettivo della ricerca è stata l’analisi delle preferenze dei viaggiatori italiani e la sensibilizzazione dei proprietari di case, nell’ottica di cogliere l’opportunità di coinvolgere diversi target di riferimento. Ad affiancarlo Valeria Minghetti, chief senior researcher CISET, che ha spiegato come in Italia il mercato degli affitti ad uso turistico sia in costante crescita, anche grazie alla diffusone di piattaforme web specializzate.

Dalla ricerca, che ha coinvolto 1.300 viaggiatori che utilizzano sia alloggio in affitto sia hotel e 600 turisti esclusivamente d’hotel, è emerso infatti che cresce la voglia di viaggiare: 87% degli intervistati (tra i 18 e i 65 anni) ha infatti fatto una vacanza di almeno quattro notti, con un incremento del 12% rispetto al 2018: tra marzo 2017 e marzo 2019 sono stati 6 milioni in più (32,8 milioni contro i 27,6 milioni del biennio 2016-2018).


Rinnovare la collaborazione con il CISET ci permette di comparare diversi profili e profilarli, in modo dettagliata. Ne è emerso il profilo dei turisti definiti “Gli alternativi”, che scelgono sia l’hotel che la casa per vacanze: il viaggiatore diventa sempre più esigente e quindi più “fluido”, credo sia strategico ascoltarne più attentamente i bisogni e ad anticiparne le esigenze”, ha spiegato Scaletta. Gli alternativi, in particolare, hanno uno status socio-economico medio-alto, sia per istruzione sia per ceto sociale. Generalmente sono formati da 3 persone: famiglie, coppie, gruppi numerosi, amici e soli. Per lo più scelgono appartamenti (52%), case indipendenti/villette (25%) e per il restante 20% altre tipologie. I motivi per cui viaggiano sono in primis quello gastronomico (la ristorazione è la voce principale e conta per il 41% del totale); seguono l’interesse per il patrimonio artistico e la natura. Gli alternativi prediligono le località balneari, seguite dalle città d’arte e dalla montagna. La stagione prediletta è l’estate, in particolare il periodo giugno-agosto è preferito dal 56%, con un picco ad agosto (25%). Prenotano su piattaforme online specializzate per il 37%, poi si appoggiano ad  OTA e ai portali delle destinazioni turistiche, che registrano il 32% e il 30% delle preferenze.


Altro profilo hanno “Gli esclusivisti”, che scelgono esclusivamente gli alberghi come tipologia di soggiorno. Sono per la maggior parteadulti o maturi (il 47% ha più di 45 anni) e risiedono in prevalenza nel Nord Italia (57%). La loro vacanza ideale è tradizionale, prevalentemente al mare (45%) e in montagna. Amano viaggiare in famiglia (42%) o in gruppi numerosi e in gruppo di amici, per la prenotazione utilizzano sia le piattaforme specializzate in affitti brevi (32%) sia le OTA e altri intermediari (30%). Diversi i comportamenti e attitudini di spesa: chi sceglie le case vacanza genera un impatto economico sul territorio pari a 2,9 miliardi di euro. Lo scenario che si profila è quello di un mercato sempre più fluido in cui anche il turista si sente “residente temporaneo” del luogo scelto per le proprie vacanze.

Elisabetta Canoro

 

 

 

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