Immagine di sfondo della pagina Idee per Viaggiare, crescita costante e investimenti mirati.  Curzi “Ci devono scegliere, non per caso ma per valore”
08 ottobre 2025

Idee per Viaggiare chiude l’anno finanziario in crescita, confermando la capacità del tour operator di trasformare sfide e cambiamenti di mercato in opportunità concrete. Dietro il dato positivo, spiega Danilo Curzi, c’è una strategia chiara "investire su tecnologia, persone e prodotto per essere scelti dagli agenti di viaggio, non per caso ma per valore". Un principio che ha permesso al tour operator romano di consolidare il proprio modello duale — tour operating e consolidatore — raggiungendo un giro d’affari di circa 160 milioni di euro. Un risultato che si inserisce in un contesto di mercato in trasformazione, dove disintermediazione e multicanalità stanno ridisegnando i confini tra i ruoli della filiera.“La disintermediazione non la combatto, la considero un’evoluzione naturale. Ma il punto è che a noi ci devono scegliere. Non per caso, ma perché diamo valore, competenza e strumenti”, sottolinea Curzi. Una filosofia che guida la visione del gruppo: "essere riconosciuti per qualità e affidabilità, non per convenienza estemporanea".

Tecnologia al centro della strategia

Il cambiamento passa dalla tecnologia, terreno su cui l’azienda ha scelto di investire in modo strutturale. Da un anno, un team interno lavora a un progetto di integrazione dei sistemi gestionali insieme a un partner tedesco di livello internazionale, con l’obiettivo di unificare gli otto ambienti operativi attualmente utilizzati in un’unica piattaforma. “Non abbiamo comprato un software, ma avviato un processo. Abbiamo scelto un partner che ci ha aiutato ad adattare la tecnologia alle nostre esigenze. Il dato è al centro: se sai leggerlo, puoi fare analisi più oggettive e prendere decisioni migliori”, spiega Curzi.Il nuovo ecosistema digitale integrerà anche strumenti di intelligenza artificiale “analizzata e studiata”, per velocizzare i processi, semplificare l’operatività e restituire tempo e protagonismo agli agenti di viaggio.“Oggi chi lavora nelle vendite dedica solo il 5% del proprio tempo alla relazione con le agenzie. Con il nuovo sistema vogliamo portarlo al 35-40%. È tempo generato, valore aggiunto. Perché la relazione è ciò che fa la differenza”.

Giovani e senior: la formula della continuità

La crescita, per Curzi, non è solo tecnologica ma anche umana e culturale. Idee per Viaggiare ha saputo costruire un equilibrio tra la solidità dell’esperienza e la spinta innovativa delle nuove generazioni.“Abbiamo una quindicina di ragazzi e ragazze che portano competenze attuali, digitali, ma senza presunzione. Dall’altra parte ci sono figure esperte che mettono a disposizione conoscenza e metodo. La miscela tra giovani e senior è la nostra forza”. Un passaggio generazionale avviato in modo costante ma graduale: "Alla riunione in Confindustria non sono andato io, ma i nuovi ragazzi. È giusto che comincino a rappresentare l’azienda, a farsi vedere, a parlare”.Alla base di tutto, un modello organizzativo fondato sulla gerarchia intesa come rispetto dei ruoli e condivisione delle decisioni. “La soluzione deve sempre partire dal basso. Se devo implementare un processo sulla gestione di una prenotazione, chiedo a chi lo fa ogni giorno. È lì che nascono le risposte giuste”, racconta Curzi.

Prodotto e destinazioni: i trend dell’anno

Sul fronte del prodotto, il 2025 conferma la solidità della programmazione e la capacità di Idee per Viaggiare di leggere i mercati con tempismo.Stati Uniti, Maldive, Thailandia, Oceania ed Emirati si confermano le destinazioni più performanti, mentre cresce l’interesse per Cina, Argentina, Australia e Giappone, in forte recupero post-pandemia. “La Cina è la destinazione che ha avuto la crescita più significativa in assoluto” evidenzia Curzi. “E anche l’Argentina sta andando molto bene, un prodotto di qualità, di alto profilo”. Il Giappone torna tra le prime quattro destinazioni del TO, anche grazie a formule flessibili che combinano tappe urbane e stopover in Asia o estensioni mare in Polinesia e Maldive. Cresce il comparto dei tour organizzati, che oggi rappresentano circa il 30-35% del totale, al pari del segmento Honeymooner, storicamente centrale per il TO. “I tour hanno avuto un picco post-pandemia e oggi sono tornati a incidere in modo importante. Li abbiamo strutturati meglio, con una programmazione annuale che garantisce posti e qualità costante”. Tra le novità il potenziamento della linea “Inviaggio con Jaime”, nata attorno alla figura dell’ambassador aziendale che accompagna i clienti in esperienze di viaggio dirette e autentiche: “E' nata come un’intuizione è nel tempo è diventata un progetto strutturato, con una partenza al mese. Jaime non è solo guida: è un punto di riferimento, racconta il viaggio e aiuta a creare contenuti che gli agenti possono usare come leva di marketing esperienziale”. Non mancano iniziative rivolte alla distribuzione, come i fun trip per agenti di viaggio, che combinano formazione sul prodotto e collaborazione con content creator, sperimentando nuove modalità di promozione delle destinazioni.

Dati e persone: il futuro del travel


Io nasco analogico”, sorride Curzi, “ma credo nella tecnologia come strumento per valorizzare le persone, non per sostituirle”.
La sfida dei prossimi anni sarà trasformare la complessità dei dati in strumenti semplici e pratici, capaci di potenziare la capacità consulenziale degli agenti di viaggio e la relazione con i clienti. E dopo trent'anni di crescita Danilo Curzi guarda al futuro con tanta ambizione ed una forte dose di romanticismo: "Io immagino il mio ultimo giorno così: mi giro e dico ho fatto un buon lavoro.
Quel momento sarà la conferma che abbiamo costruito un’azienda che vive e cresce oltre le persone, ma grazie alle persone
”.

Giuseppe Focone

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