Idee per Viaggiare: tecnologia che ascolta, persone che creano
Nel Bosco dell’innovazione, un evento che segna un nuovo capitolo per il tour operator romano: più digitale, più umano, più futuro
Ci sono visioni che non si limitano a immaginare il cambiamento, ma lo abbracciano con lucidità e coraggio. È il caso di Idee per Viaggiare, che ieri – nella cornice simbolica del suo Bosco all’Infernetto, a pochi passi dal mare di Roma – ha dato vita a un incontro che non è stato solo un evento, ma una dichiarazione d’intenti. Un momento per condividere con partner, fornitori e stampa un progetto ambizioso, già operativo, che pone al centro una trasformazione digitale dal volto profondamente umano.
Il titolo dell’appuntamento, “Il prossimo capitolo è digitale”, racchiude l’essenza del percorso: non una rincorsa alla tecnologia, ma una scelta ponderata, strategica, per costruire un ecosistema dove l’innovazione non sostituisce, ma esalta la relazione.
L’intervento del Ceo Danilo Curzi ha tracciato una rotta chiara: "Vogliamo costruire un futuro in cui la tecnologia supporta e valorizza le persone. Dove i processi si semplificano, e la creatività trova spazio per esprimersi". E il luogo scelto per dirlo – il “Bosco di Idee per Viaggiare”, progetto di sostenibilità concreta e luogo d’incontro – non è casuale: rappresenta una visione dove natura, ascolto e relazione si intrecciano.
Salesforce, Genesys, GP Solutions, Travelport, Experience Cloud Consulting, eMinds: sono questi i partner con cui Idee per Viaggiare ha costruito, passo dopo passo, il proprio ecosistema digitale. Un progetto articolato, ma fortemente integrato, dove ogni componente contribuisce a rendere il lavoro più fluido, i processi più snelli e l’esperienza del cliente (e del consulente) più centrata, coerente, personalizzata.
Tecnologie diverse, ma una sola direzione: quella che mette la persona – che viaggi o che lavori – al centro di ogni decisione.
A dare concretezza al racconto è Andrea Nike Curzi, Innovation Manager dell’azienda, che in un intervento diretto e appassionato ha ripercorso i momenti salienti di questa transizione:
"Quando abbiamo iniziato questo percorso, la priorità era chiara: mettere ordine, semplificare, dare coerenza a un sistema che – come spesso accade – era cresciuto in modo spontaneo, a volte caotico. Abbiamo lavorato per costruire un nuovo sistema nervoso per l’azienda. Ma soprattutto, abbiamo voluto restituire tempo. Tempo per ascoltare meglio le agenzie. Tempo per proporre soluzioni più su misura. Tempo per pensare e progettare. Perché la tecnologia deve fare esattamente questo: liberare le persone da ciò che è ripetitivo, e aiutarle a riscoprire il valore della relazione".
E proprio quel tempo – così raro, così prezioso – è diventato il vero perno della nuova visione di Idee per Viaggiare: un’impresa dove l’innovazione è al servizio dell’empatia, e l’efficienza diventa la chiave per tornare a creare meraviglia.