Immagine di sfondo della pagina Mamma Mia!, che isola: Skiathos tra cinema, natura, tradizione e turismo per tutti
14 novembre 2025

Al solo pronunciare il nome di quest’isola, regina delle Sporadi, nella testa parte subito un motivetto che negli anni è diventato un tormentone.

“Mamma mia, here I go again
My, my, how can I resist you?”.

E del resto, come si può resistere alla bellezza autentica e incontaminata di Skiathos?
Il nuovo ufficio milanese dell’Ente Nazionale Ellenico per il Turismo - guidato in Italia da Kyriaki Boulasidou - vuole diventare un hub per promuovere la destinazione e ieri ha dato il via a una serie di eventi proprio ospitando Thodoris Tzoumas e Alexandros Efstathiou, rispettivamente sindaco e vicesindaco di Skiathos.
Nota al grande pubblico per essere stata, insieme alla vicina Skopelos, set del successo cinematografico del 2008 “Mamma mia!”, questo gioiello dell’Egeo custodisce tra le sue sfumature di verde e d’azzurro, un cuore tutto da scoprire.

Skiathos, un’isola per tutti

Parlare di turismo accessibile è indubbiamente di tendenza, ma si sa che a fare la differenza sono i gesti. E di azioni concrete su questo fronte Skiathos ne ha messe in campo al punto da potere vantare persino un record: essere stato il primo comune, in Grecia, a realizzare un sentiero (per la precisione a Koukounaries) adatto anche ai visitatori con mobilità ridotta. Ma non solo. Dal 2022, il sistema di trasporto pubblico locale è pienamente fruibile da soggetti con disabilità, continua a crescere il numero di parcheggi dedicati alle persone diversamente abili, così come le spiagge. Alcune di esse – vera calamita per i turisti – sono state infatti attrezzate così da consentire relax e divertimento a tutti. Senza barriere. Come racconta Boulasidou, nel 2023 il sindaco di Skiathos ha partecipato al convegno Tourism for All organizzato dal UNWTO e svoltosi a San Marino, e costantemente lavora affinché ogni turista possa visitare e godersi l’isola. “Abbiamo creato anche una piattaforma dedicata, Extramilers, proprio con lo scopo di mostrare e promuovere il turismo accessibile a Skiathos”, sottolinea Tzoumas.

Innamorarsi di Skiathos

Per gli italiani non è difficile farsi rubare il cuore da Skiathos. Una destinazione veloce da raggiungere grazie ai numerosi voli diretti operati tra aprile e ottobre da compagnie come Volotea, Ryanair, Wizz Air ed easyJet, nonché grazie alle connessioni via Atene disponibili tutto l’anno con Aegean Airlines e Sky Express. “Abbiamo iniziato a collegare l’Italia e Skiathos nel 2022 con un primo volo da Napoli e a seguire da Milano Malpensa”, racconta Matteo Finotto, Senior Public Relations & Public Affairs Manager Southern Europe di EasyJet. “Poi abbiamo aperto le rotte da Londra Gatwick, Manchester, Bristol e Basilea per un totale di circa 180mila passeggeri trasportati”.
Si aggiungono i traghetti che consentono di raggiungere l’isola da Volos, Agios Konstantinos, Mantoudi (Eubea) e dal 2021 anche da Salonicco.
I dati del mercato italiano, che conquista la seconda posizione dopo quello Uk ed è seguito da quello scandinavo, fotografano le preferenze dei nostri connazionali verso questa meta. “Nel 2019 abbiamo contato 34mila arrivi dall’Italia con i voli diretti, e adesso puntiamo a chiudere il 2025 con 55mila visitatori”, commenta il vicesindaco. Quest’anno, infatti, tra aprile e ottobre, i turisti sono stati circa 500mila anche grazie al fatto che Skiathos è l’unica delle Sporadi ad avere un aeroporto che, come ricorda il sindaco, “collega 26 aeroporti dislocati in 14 Paesi europei”.
A catturare l’attenzione del pubblico del Belpaese sono certamente le spiagge (circa 60!) e il buon cibo con una gastronomia che, al di là dei classici sapori greci si arricchisce con l’utilizzo di frutti di mare ed erbette. L’offerta ricettiva include un centinaio di hotel di diverse categorie nonché numerosi appartamenti privati solitamente molto apprezzati dal pubblico italiano.
Cuore dell’isola è la Hora (χώρα), fatta di vicoletti e ‘dipinta’ di colori mediterranei che la rendono perfettamente instagrammabile. “Qui si trovano negozi, bar, ristoranti ma anche le case tradizionali”, illustra Bouladisou. “C’è sempre movimento, soprattutto la sera quando fino a tardi, nella via Papadiamantis, ci sono persone che cenano e si divertono”. E sempre la Hora è il luogo adatto per lo shopping, per chi è a caccia di qualcosa di elegante e di alta qualità, di raffinato e autentico con prodotti di lusso ma ‘made in Skiathos’. Da mettere nella propria bucket list c’è, inoltre, l’area di Plakes che in fondo è il punto più tradizionale dell’isola. 

Da non perdere

La parola ‘destagionalizzazione’ è spesso abusata, ma è quello che Skiathos prova a fare sfruttando la finestra messa a disposizione dalle compagnie aeree che permette agli italiani di fiondarsi comodamente sull’isola con il primo tepore primaverile e fino al sopraggiungere dell’autunno. Del resto, questa destinazione non è fatta soltanto di spiagge (seppure annoverate non di rado tra le più suggestive al mondo), ma incontra i gusti tanto di chi cerca il mare quanto di chi vuole immergersi nella natura, nella storia e nella cultura. Tutto in poco meno di 50 kmq!
Ad accogliere chi giunge sull’isola – subito entrando nel porto – è Bourtzi, un’isoletta collegata alla terraferma dove i pini incorniciano le rovine di una fortezza veneziana del XIII secolo. Qui si trova il centro culturale di Skiathos che ospita mostre ed eventi.
Non mancano i musei, tra cui spicca il Museo Alexandros Papadiamantis nel centro di Hora. La casa-museo di questo scrittore, considerato il ‘santo patrono della letteratura greca moderna’, colui che nei suoi racconti narra l’isola del XIX secolo, è piccola ma è esattamente il luogo dove lui viveva e creava. “Ci sono altri tre musei”, prosegue Boulasidou. “Il Museo del Folklore, dedicato alle case dell'epoca più antica e ai costumi tradizionali di Skiathos, il Museo nautico di Bourtsi e il Monastero di Evangelistria. Quest’ultimo è situato sulla punta nord-orientale di Skiathos ed è lì dal 1794, a renderlo particolare è che i suoi muri di pietra lo fanno sembrare un monastero sul Monte Athos”.
Un altro punto d’interesse quanto mai significativo è il Kastro, dove in passato si svolgeva la quotidianità degli abitanti di Skiathos. Con l’arrivo dei veneziani venne abbandonato, forzando la popolazione a spostarsi nella Hora. “Insieme al Ministero della Cultura lo abbiamo ristrutturato, rendendo sia la fortezza sia il ponte agibili”, precisa il sindaco. “È una città abbandonata con chiese, case, una moschea…e ora è visitabile”.

Spiagge e natura

Non si può concludere questo viaggio senza menzionare alcune tra le spiagge più seducenti dell’isola. Lalaria è quella più ‘postata’ sui social insieme a Koukounaries che è l’unica spiaggia di un’isola del Mediterraneo con un ecosistema così articolato: vi è un bosco che arriva quasi fino al mare, ma pure una laguna di Strofylià all’interno del bosco. Un biotopo umido raro, oggi area protetta. Mandraki, nel nord di Skiathos, è una delle più amate dagli italiani, vi sono poi Megali Ammos, Aselinos e tante altre.
Eppure, la magia dell’isola non si esaurisce con il blu dell’Egeo. A renderla ‘viva’ e brillante è anche il verde dei suoi alberi. Non a caso, è molto probabile che il nome Skiathos derivi proprio dalla parola greca ‘σκιά’ che significa ‘ombra’, l’ombra appunto fatta dalla fitta vegetazione. Visitando il sito Skiathostrails.com o scaricando l’app (oppure munendosi di una mappa cartacea old style!), si possono scoprire i 100 km di sentieri vista mare che si snodano nell'abbraccio dei boschi, leggendone le caratteristiche, la difficoltà e il percorso, nonché scegliere tra itinerari a piedi o su cui avventurarsi in bicicletta. Ci si può cimentare in escursioni a cavallo, sport acquatici e se si è certi di aver visto e provato tutto (ma davvero tutto), allora non rimane che l’island hopping per lasciarsi ammaliare dalle ‘sorelle’ di Skiathos: Skopelos, Alonissos, Skyros…ognuna con la propria personalità!

Gaia Guarino

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