
Monitoraggio Enit: il turismo incoming ritrova la vivacità. Vendite pacchetti Italia in aumento per l'estate
Il turismo incoming italiano ritrova la vivacità che la crisi economica aveva imbrigliato, le prenotazioni dall’estero per i mesi estivi sono in netto aumento rispetto alla scorso anno. E’ quanto riferisce l’Enit sulla base dei pareri rilasciati da 117 tour operator contattati. In sintesi nei mercati europei ed oltreoceano emerge per il 79% un aumento delle vendite dei pacchetti-Italia; un andamento sostanzialmente stabile secondo il 13% degli intervistati; un decremento per il restante 8%. La tendenza per la stagione estiva in corso conferma, quindi, quanto già emerso nell’ultimo Monitoraggio Enit di Pasqua, cioè una ripresa dei viaggi dai mercati internazionali verso il nostro Paese, la scelta di vacanze più brevi, con la predilezione per le formule all inclusive che permettono di valutare meglio i prezzi in rapporto al prodotto acquistato, più interesse per soggiorni a contatto con la natura. “Il nostro è un settore che deve naturalmente fare i conti con la crisi dell’economia mondiale commenta il presidente dell’ ENIT-Agenzia, Matteo Marzotto – che ha impattato sui fatturati e sui margini delle migliaia di imprese interessate, che hanno giocato la carta della convenienza, a colpi di promozioni e contenimento dei prezzi, a discapito però dell’occupazione. Ma il turismo è protagonista dei grandi cambiamenti sociali, nelle abitudini degli individui e delle famiglie, nell’attitudine ai consumi e alle tecniche collegate; Internet solo per citare la più evidente. L’estate 2010 sarà una boccata d’ossigeno sulla via della ripresa, per ripartire con una marcia in più. Certo, la decisione di introdurre una tassa legata al turismo a Roma – continua Marzotto – crea un po’ d’ incertezza e confusione presso gli operatori che vendono le destinazioni. Occorre ancora una volta precisare che l’economia allargata generata dal turismo in Italia vale 146,9 miliardi di euro, con un apporto valutario di quasi 29 miliardi di euro, nel 2009, e con il conseguente rilevante gettito fiscale”. “Questi dati confortano per la prospettiva di un rapido recupero dei volumi e della redditività del settore – afferma il direttore generale, Paolo Rubini – ma dobbiamo attuare un rapido aggiornamento delle nostre strategie di marketing e promozione turistica, indirizzandoci maggiormente verso i mercati emergenti, piuttosto che sperare nella completa ripresa di quelli europeo e tradizionali. Peraltro, gli effetti delle manovre finanziarie di tutti i Paesi europei, determineranno una contrazione dei consumi e, quindi, anche del turismo all’estero, con possibili negative ripercussioni sul nostro flusso di incoming per il 2011 e gli anni successivi. E’ necessario, quindi, sostituire queste ipotetiche minori presenze con forti aumenti delle presenze turistiche provenienti da mercati extraeuropei che presentano grande sviluppo della domanda interna”.