Immagine di sfondo della pagina Papagni, Assobalneari,  scrive al Ministro Brambilla. “ Chiediamo sostegno per le imprese balneari,in gioco il futuro "
30 luglio 2009

Renato Papagni, presidente di Assobalneari Italia, l'associazione che riunisce oltre 800 aziende balneari aderenteal sistema di Federturismo- Confindustria, ha scritto una lettera al Ministro Brambilla sollecitando un suo fattivo intervento presso il Consiglio straordinario del 31 luglio affinchè sia previsto nel provvedimento in discussione uno spazio di sostegno alle imprese del settore balneare. Nella lettera al Ministro Brambilla Papagni scrive: “Come sai, né presso la Camera dei Deputati né presso il Senato, è stato recepita l’ipotesi di emendamento proposto da Assobalneari Italia circa la proroga al 2020 di tutte le concessioni demaniali attualmente in essere finalizzata a rivedere, in un lasso di tempo congruo, tutta la normativa che sottosta al sistema di rilascio e di rinnovo dei titoli concessori, così come richiesto dalla Commissione della Comunità Europea attraverso il documento d’Infrazione n. 2008/4908. Quanto accaduto sta mettendo in forte agitazione tutti gli imprenditori balneari, ignari oggi di quello che potrà essere il futuro delle proprie aziende, degli investimenti a suo tempo programmati, dei dipendenti in servizio nel caso in cui dovesse essere messa mano improvvisamente a quel sistema che ha permesso loro di crescere in qualità con beneficio, di immagine e di economie, per tutto il comparto turistico balneare italiano. Ti informo, peraltro, che proprio in virtù del mancato recepimento del provvedimento da parte del Parlamento siamo stati costretti a intraprendere una strada alternativa, mettendoci direttamente in contatto con gli uffici di Bruxelles con i quali ci auguriamo di trovare la giusta convergenza….Dopo tutto il lavoro svolto insieme a Te e ai Tuoi collaboratori, la macchina si è inspiegabilmente fermata, anche in questo caso con grande scompiglio tra gli operatori che non sanno come e dove indirizzare le proprie imprese.Per non parlare di altri temi, come la rivisitazione dell’ICI e dell’aliquota IVA, che tuttora le imprese balneari scontano al 20%, in merito ai quali stiamo portando avanti battaglie e ragionamenti che sembrano parole dette al vento.In sintesi: la categoria continua ad essere vessata su tutti i fronti, senza trovare conforto o sostegno in nessuna sede istituzionale e/o governativa”.

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