Parchi marini, la Calabria rilancia: integrazione costa-entroterra contro l’overtourism
Al Forum regionale sull’Economia del Mare, il direttore dei Parchi Marini Raffaele Greco lancia una nuova visione per il turismo calabrese: più inclusione, esperienzialità e valorizzazione delle risorse interne.
Ripensare il turismo in Calabria partendo dall’integrazione tra mare ed entroterra, con un approccio che superi la logica del solo sfruttamento balneare e che punti su sostenibilità, inclusione e valorizzazione identitaria. È la linea tracciata da Raffaele Greco, direttore generale dell’Ente per i Parchi Marini Regionali della Calabria, intervenuto al Forum regionale sull’Economia del Mare tenutosi a Belvedere Marittimo.
«Con il superamento della fase commissariale – ha spiegato Greco – stiamo cercando di condividere una nuova visione, che metta al centro la fruizione sicura dei sei parchi marini regionali e delle 28 ZSC (zone speciali di conservazione), come leva di sviluppo economico. Un cambio di prospettiva che si fonda su tre consapevolezze chiave».
La prima riguarda la gestione ambientale: «Il mare – ha denunciato – viene spesso trattato come una discarica». La seconda tocca il nodo economico: «Pesca e turismo balneare, da soli, non generano numeri sufficienti a reggere un modello economico autonomo». Infine, l’opportunità rappresentata da un turismo esperienziale in crescita a livello globale: «C’è un fiume carsico di viaggiatori che cercano autenticità, che hanno capacità di spesa e che evitano le mete sovraffollate. Sono pronti a scoprire territori come il nostro, che dobbiamo sapere raccontare e vendere».
Un percorso che passa anche da un rinnovato protagonismo delle comunità locali. «La nuova percezione della Calabria – ha aggiunto – deve partire dalle nostre famiglie, riscoprendo il turismo interno e di prossimità, costruendo esperienze che coniughino natura, identità e stagionalità in percorsi integrati tra costa e aree interne».
Nel corso del Forum, organizzato da Assonautica Cosenza con il supporto di AIAS nazionale e del Comune di Belvedere, sono stati affrontati anche i temi della legalità, dell’ambiente e dell’inclusione, considerati pilastri del nuovo modello di sviluppo.
Inclusione subacquea alla Secca di Amendolara
Proprio sul fronte dell’inclusione, il Parco Marino della Secca di Amendolara – che la mappatura dei Marcatori Identitari Distintivi (MID) della Calabria Straordinaria collega alla leggendaria isola di Ogigia – ospiterà un progetto pilota unico in regione: un corso per istruttori e guide subacquee specializzate in immersioni per persone ipovedenti e con disabilità motorie. Il progetto, finanziato dall’Ente per i Parchi Marini e gestito dall’ATS SuperAbile di Amendolara con l’associazione Albatros di Bari, toccherà la Secca e l’area sotto-costa. Prevede due livelli di immersione – Open Water fino a 18 metri e Advanced fino a 40 – e coinvolgerà quattro partecipanti. «Un’iniziativa – ha concluso Greco – che unisce inclusione e attrattività turistica, ampliando l’offerta della destinazione in chiave accessibile e innovativa».