Planetaria Hotels, parola d’ordine: innovazione
La catena alberghiera ha saputo cogliere le opportunità dei due anni di incertezza per rimodellare l’idea di hotel come tutti la conosciamo.
Visionaria, empatica, moderna ma al contempo legata saldamente alle tradizioni. Si può riassumere così l’anima di Planetaria Hotels, la compagnia alberghiera italiana che ha saputo cogliere il meglio da questi anni che hanno colpito duramente il settore, innovando l’idea più basic di hotel e trasformandola in qualcosa di più. “D’altronde noi del travel non siamo nuovi a incassare duri colpi. Siamo stati messi alla prova in varie occasioni, ma la vocazione all’innovazione ci ha sempre permesso di adattarci ad ogni cambiamento – ricorda Damiano De Crescenzo, direttore generale Planetaria Hotels. È proprio con lui che abbiamo deciso di parlare per approfondire il coraggio di un brand tutto italiano, che innova senza omologare, che promuove la storia e le origini delle nostre città a senza però banalizzarle.
Planetaria Hotels vanta 11 strutture a 4 e 5 stelle nelle maggiori città italiane: lo Château Monfort, l’Enterprise Hotel, l’Hotel Indigo, il Milan Suite Hotel e la Residenza Delle Città a Milano, Villa Appiani a Trezzo sull’Adda, il Grand Hotel Savoia e l’Hotel Continental a Genova, il Ville Sull’Arno a Firenze, l’Hotel Pulitzer e il Leon’s Place a Roma.
“Se si è allenati al cambiamento ci si adatta con facilità alle nuove richieste di un viaggiatore provato dalla pandemia mondiale”. È proprio da qui che inizia la nostra intervista, dai cambiamenti che la catena alberghiera ha saputo affrontare per adattarsi alle nuove esigenze del settore. Nel periodo più complesso del primo lockdown ad esempio, l’Enterprise Hotel di Milano è stato adattato per ospitare il personale medico. Quando si è iniziato a poter riaccogliere i turisti, seppur solo provenienti dalla nostra penisola, le strutture alberghiere sono dovute ripartire da semplici cambiamenti, come la colazione in hotel: “Il breakfast è uno dei momenti più importanti per l’hotellerie – racconta De Crescenzo – abbiamo dovuto stravolgere e rinnovare la vecchia concezione del buffet, che è diventato un vero e proprio buffet servito. Credo che nell’adeguarci a questa situazione di ‘disagio’ abbiamo potuto cogliere un valore aggiunto. Abbiamo infatti tagliato ogni spreco legato ai buffet, abbiamo sublimato il momento breakfast con spiegazioni accurate e composizioni migliori di quelle che poteva creare il cliente autonomamente”. Tornando all’Enterprise Hotel di Milano si può sottolineare come anche la zona eventi si sia adeguata ai cambiamenti richiesti dalle attuali condizioni. L’Immersive Room, la sala meeting dell’hotel, già campione di tecnologia rivoluzionaria con immagini e filmati a 360° proiettati su 4 pareti, è stata implementata con una particolare tecnologia ibrida, per ospitare eventi ibridi, con una parte di pubblico in presenza e un numero infinito di connessioni da remoto. “La sala è diventata molto più interattiva, la tecnologia che ci è stata utile in tempi di lockdown è rimasta per permettere ancora a chi è fuori regione di partecipare a distanza agli eventi che ospitiamo – sottolinea il direttore – anche questo è un valore aggiunto che abbiamo creato per rispondere alle esigenze di un nuovo cliente ed è rimasto come un plus che la struttura può vantare rispetto ai competitor”. Sempre l’Enterprise Hotel ha saputo cogliere le nuove tendenze del settore con la creazione delle suite Nesting Rooms, veri e propri nidi nel cuore dell’hotel; 8 suite che si ispirano al Made in Italy e che mirano a offrire un luogo di design, riservato e sicuro dove l’ospite avrà la sensazione di sentirsi ‘come a casa’. “Le Nesting Rooms sono nate per dare qualcosa in più al viaggiatore che fa un soggiorno lungo, che cerca qualcosa di differente dal classico residence. Il cliente si sente in hotel, con tutti i servizi aggiunti dell’hotel, ma senza le costrizioni dell’hotel – spiega il direttore generale – può dunque ordinare delivery, vivere lo spazio della room inteso nella sua interezza e non solo come un luogo dove dormire, e finanche ricevere persone, sia per motivi di lavoro che di piacere”.
Planetaria Hotels non si distingue però solo per essere campione di innovazione, per saper intercettare il cambiamento. La catena alberghiera è anche ambasciatrice di sostenibilità, intesa nel senso più ampio del termine. “I valori raccolti sotto il cappello della parola ‘sostenibilità’ sono valori che ormai Planetaria Hotels ha completamente interiorizzato da anni, dalla semplice attenzione all’ambiente, con la riduzione della plastica, degli sprechi e tantissime altre piccole mosse, fino alla sostenibilità nei comportamenti dietro la gestione del personale, passando per la valorizzazione delle diverse città che ospitano i nostri hotel. Le strutture sono infatti tutte ispirate al design tipico del luogo: quando sei in una città riconosci davvero di essere lì – ci tiene a precisare Damiano De Crescenzo. Sostenibilità intesa quindi come integrazione territoriale ma anche valorizzazione del patrimonio gastronomico delle differenti città. “Almeno il 50% dei piatti propositi nei vari menu che offriamo sono legati ad eccellenze del territorio – spiega De Crescenzo – e teniamo molto anche alla stagionalità dei prodotti. In fondo credo sia anche così che possiamo contribuire a valorizzare il patrimonio culturale del nostro paese”. Esempio di questa attenzione a ciò che viene servito nei menu degli hotel è la Slow Breakfast, un progetto di Planetaria Hotels in collaborazione con Slow Food Italia che si è tenuto a Villa Appiani di Trezzo sull’Adda. Il progetto è nato con l’obiettivo di cambiare il paradigma della colazione, specialmente in albergo, valorizzando i prodotti e i produttori del territorio, invitare il cliente a dare la giusta importanza al pasto più importante della dieta giornaliera.
E il rapporto con le agenzie di viaggio? “Nonostante sia ormai innegabile che l’online si prenda una fetta importante delle prenotazioni, manteniamo un rapporto importante con il mercato agenziale – spiega il direttore – quello che ci permette di tenere salda questa relazione è la correttezza. La reputazione di Planetaria Hotels è un biglietto da visita che spinge chi propone vacanze ai clienti a sceglierci come garanzia di fiducia. Per il resto le innovazioni e i cambiamenti che attuiamo di volta in volta spingono a scegliere una struttura sempre al passo con i clienti”.