Immagine di sfondo della pagina Quality Group, Marco Peci: “Il 2025 cresce oltre le attese. La vera sfida? Esperienze tagliate su misura per viaggiatori sempre più esigenti”
08 maggio 2025

In un momento in cui il turismo organizzato vive una fase di rinnovata vitalità ma anche di forti pressioni – tra instabilità geopolitiche, richieste sempre più personalizzate e una crescente competizione sul piano dell’offerta – Quality Group si distingue per un approccio solido e innovativo. Marco Peci, Direttore Commerciale del gruppo torinese, analizza l’andamento dei primi mesi del 2025 e mette l’accento sulle dinamiche che stanno guidando le scelte dei viaggiatori. Ne emerge un quadro in evoluzione, fatto di mete iconiche che si riscoprono sotto una nuova luce, nuovi prodotti capaci di anticipare la domanda e una visione strategica che punta a coniugare esclusività, qualità e flessibilità.

D: Come sta andando il 2025 per Quality Group? Quali sono i dati e le sensazioni sull’andamento del business rispetto allo scorso anno?

R: I primi cinque mesi dell'anno hanno superato le aspettative, nonostante un andamento del booking diverso rispetto alle previsioni ed al 2024. Gli attuali trend di prenotazione ci permettono di ipotizzare che il 2025 potrebbe segnare un'ulteriore crescita per il QG rispetto al 2024, anche se formulare ipotesi in questa fase dell'anno, e soprattutto in questo momento, resta complesso. 
 
D: Quali sono oggi le destinazioni più richieste dai vostri clienti e cosa pensate stia influenzando queste scelte?

R: Le nostre principali destinazioni - con Giappone, Stati Uniti, Cina, Indocina, Indonesia, Egitto, Marocco, Sudafrica, Turchia, Nord Europa, Perù e Messico in prima linea - stanno mostrando performance robuste.  Osserviamo che queste scelte sono influenzate da diversi fattori chiave. In primo luogo, la ricerca di conoscere realtà culturalmente ricche e diverse rispetto alla nostra quotidianità. In secondo luogo, la ripresa post-pandemia ha liberato una domanda repressa per viaggi a lungo raggio che sta continuando nonostante oramai il periodo del Covid si stia allontanando. Inoltre, il fenomeno dei ‘viaggi ispirati dai social media’ continua a influenzare le scelte, con luoghi fotogenici che attraggono non solo la clientela più giovane. 
 
D: Recentemente avete introdotto nuovi prodotti? 

R: Continuiamo anno dopo anno ad ampliare la nostra offerta, sia introducendo destinazioni per noi inedite come recentemente la Tunisia, sia arricchendo le proposte sulle destinazioni in cui siamo presenti da tempo come, per esempio, i lodge di proprietà in Finlandia che stanno ottenendo risultati eccezionali, ben oltre le più ambiziose aspettative. I nostri cataloghi di viaggio anno dopo anno contengono sempre proposte innovative. ll nostro target è da sempre piuttosto vasto e potremmo riassumerlo in quello di persone che amano viaggiare per conoscere e approfondire la cultura dell’uomo o le meraviglie naturalistiche che il nostro mondo ci offre.  

D: C’è una destinazione emergente che secondo voi potrebbe sorprendere il mercato nei prossimi mesi?

R: Le mete davvero interessanti sono già sul mercato da diversi anni. Vedo cicli e ricicli che portano a nuova vita le destinazioni anche grazie ad una diversa lettura resa possibile grazie all’innovazione delle infrastrutture o all’apertura di nuove attrazioni o valorizzazione di alcuni territori. Quello che osserviamo, quindi, non è tanto l'emergere di destinazioni completamente nuove, ma piuttosto una riscoperta e una reinterpretazione di luoghi già noti. Non si tratta quindi di scoprire l'ignoto, ma di vedere con occhi nuovi ciò che già conosciamo.

D: Quali sono le principali criticità che un tour operator si trova ad affrontare oggi, tra dinamiche geopolitiche, fluttuazioni dei costi e cambiamenti nella domanda?

R: Le principali criticità sono dovute soprattutto alla scarsa disponibilità di posti sui voli e in alcuni casi delle strutture ricettive necessarie a soddisfare la domanda. C’è nel mondo un aumento del numero delle persone che viaggiano e una concentrazione della domanda in alcuni periodi dell’anno che mette sotto pressione tutta la filiera. Fenomeni questi che sono spesso in antitesi con la richiesta del mercato che è sempre più esigente e richiede di avere servizi esclusivi e personalizzati. La nostra abilità sta proprio nel riuscire ad avvicinare queste due opposte dinamiche.

D: Secondo voi, quali sono i trend più rilevanti che stanno ridefinendo il turismo organizzato?

R: I viaggi itineranti organizzati continuano a dominare il mercato del lungo raggio, con una preferenza per tour che combinano cultura, natura e momenti di relax. Particolarmente apprezzati gli itinerari che offrono esperienze a contatto con la cultura e le comunità locali. Cominciamo a leggere la richiesta di vivere il viaggio con tempi un po’ più dilatati anche se poi, alla prova dei fatti, gli itinerari più acquistati sono quelli che consentono di vedere il più possibile durante i giorni di tour. 
Si riconferma la tendenza alla prenotazione anticipata, con un booking window medio ora di 4 mesi.
 
D: Quali sono le vostre previsioni per il resto dell’anno? 

R: In questo preciso momento sarà fondamentale ciò che riusciremo ad intercettare nelle prossime settimane. La gran parte del risultato annuale si definisce nei suoi primi 5-6 mesi di prenotato e le prossime 8 settimane sono cruciali. La previsione è comunque quella di riuscire a gestire bene la crescita che leggiamo nei numeri. 

Gaia Guarino

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