Record di arrivi in Kenya: 2,4 milioni di turisti nel 2024 con l’Italia tra i principali Paesi di provenienza
Il Belpaese contribuisce in modo rilevante con oltre 91 mila visitatori e Kenya Tourism Board guarda già al traguardo dei tre milioni nel 2025.
Il Kenya si conferma tra le destinazioni africane più dinamiche e attrattive del panorama turistico mondiale, con un 2024 chiuso in forte crescita e prospettive ancora più ambiziose per il domani. I dati ufficiali relativi agli arrivi turistici parlano chiaro: il Paese ha registrato 2,4 milioni di visitatori internazionali, segnando un incremento del 14,6% rispetto all’anno precedente. Anche i proventi legati al comparto hanno evidenziato un’evoluzione positiva, con un aumento di circa il 20% che segna una performance ben superiore alla media continentale: nello stesso periodo, infatti, il turismo in Africa ha registrato una crescita del 7%, con 74 milioni di visitatori complessivi.
Con circa 91.200 presenze stimate, il mercato italiano ha rappresentato il 3,8% del totale degli ingressi e si è collocato tra le otto principali zone di provenienza, dopo Stati Uniti, Uganda, Tanzania, Regno Unito e India.
L’Italia, però, non è l’unico Paese del vecchio continente ad aver contribuito agli importanti risultati del Kenya, l’intera Europa ha giocato un ruolo strategico con oltre 680.000 arrivi e un incremento del 28%. Circa il 30% dell’afflusso complessivo proviene, appunto, da questa area geografica, in particolare da Regno Unito, Germania, Italia e Francia.
Un’offerta in continua evoluzione tra natura, sport e autenticità
Guardando al futuro, Kenya Tourism Board prevede di superare i tre milioni di arrivi nel corso del 2025, e per raggiungere questo ambizioso obiettivo, il Kenya intende rafforzare il proprio posizionamento come una meta versatile per tutto l’anno in grado di soddisfare i viaggiatori alla ricerca di emozioni autentiche e itinerari fuori dai circuiti più battuti. Accanto alle celebri spiagge sull’Oceano Indiano, alla riserva del Masai Mara e ai grandi parchi nazionali come Tsavo e Amboseli, si punta a valorizzare destinazioni ancora poco esplorate e ad arricchire l’offerta attraverso forme di turismo d’avventura.
In quest’ottica è stato istituito il National Adventure Product Club, che coinvolge operatori di settore e realtà locali nella progettazione di nuove esperienze active sostenibili, in sinergia con le comunità del luogo. Tra le attività già disponibili spiccano il trail in fuoristrada, trekking, tour nel deserto, itinerari in bicicletta attraverso la savana o lungo le pendici del Monte Kenya, immersioni, pesca sportiva e paracadutismo. Altri itinerari sono in fase di sviluppo, con lo scopo di rispondere a una domanda internazionale sempre più diversificata e attenta al contatto con la natura.