
Roma, il contributo di soggiorno è dietro l’angolo. Timori e preoccupazione per l’applicazione
Confusione, timori e preoccupazione: sono questi i sentimenti delle imprese turistiche romane - adv e to incoming per certi aspetti e albergatori per altri- alla vigilia della introduzione del contributo di soggiorno previsto dal primo gennaio 2011 in tutte le strutture ricettive della capitale , dagli alberghi agli agriturismi, dai campeggi ai B&B alle case per ferie , con una quota a notte dai 3 ai 2 euro, esenti i bambini al di sotto dei 2 anni e gli ostelli della gioventù. Ancora poco chiare le modalità di applicazione e di riscossione, comunque in albergo e al momento della partenza, il reale significato e differenza tra tassa e contributo e le relative implicazioni fiscali, le sanzioni previste in caso di rifiuto da parte del cliente di pagare , la responsabilità del gestore (albergatore) e tante altri particolari importantissimi per gestire la questione. Il mancato chiarimento rischia di penalizzare seriamente il settore turismo e la contrattualizzazione dei gruppi. Tali preoccupazioni sono emerse in un incontro organizzato da Fiavet Lazio (2 dicembre) , nelle sale dei Musei Capitolini, in Campidoglio, insieme a Federalberghi Roma , alla presenza di Federico Guidi , presidente della Commissione Bilancio di Roma Capitale che seguito tutto l’iter. Un incontro tecnico per riunire problematiche e dubbi da discutere nell’incontro pomeridiano sempre del 2 dicembre con la Commissione Bilancio. “ E’ necessario- ha detto Andrea Costanzo, presidente Fiavet Lazio, che ha sottolineato ancora una volta il valore del turismo per la città di Toma e sottolineando che l’80% dei turismo che transitano per Roma sono intermediato da to e agenzie- capire l’impostazione del provvedimento . Ribadiamo la nostra contrarietà al provvedimento ingiusto, non opportuno e debilitante per il turismo romano , ma abbiamo offerto sempre sostegno al Comune nell’esigenza di trovare fondi per il risanamento del bilancio o per scegliere investimenti destinati al rilancio del turismo della città. Siamo arrivati, però ,alla vigilia dell’applicazione del contributo senza avere tutte le idee chiare , molti tour operator hanno seri problemi ad avvertire i gruppi che già hanno pagato il viaggio.” In questa ottica la Fiavet , anche attraverso le parole di Giancarlo Iacuitto, Fiavet Lazio, avrebbe avuto l’Intenzione di chiedere una proroga di 3 mesi prima dell’introduzione del contributo. Richiesta che, alla luce delle motivazioni di bilancio che hanno generato il provvedimento , appare a oggi senza prospettive. Lo ha fatto capire a chiare lettere lo stesso Federico Guidi che, pur mostrando flessibilità a recepire istanze ed esigenze delle categorie , ha insisto sulla data di introduzione, primo gennaio 2011, evidenziando però una dilazione dei versamenti del contributo da parte degli albergatori fino a luglio del 2011. Guidi ha anche promesso la costituzione di un tavolo permanente composto da Roma capitale e associazioni di categoria in affiancamento al varo del contributo e il confronto costante sempre con le categorie su come investire il 5% dei proventi di detto contributo , promozione turistica o altro. Si attendono a questo punto ulteriori chiarimenti da parte della Commissione Bilancio del Comune e la comprensione delle differenti problematiche a oggi che affliggono da un lato gli albergatori e dall’altro i to incoming.