STOVIAGGIO, il modello ibrido che unisce agenti di viaggio e travel blogger
Il progetto di Travel Expert cresce e cambia le regole del gioco: sinergia inedita e nuovi target per il turismo organizzato
A tre anni dal lancio, STOVIAGGIO si conferma come uno dei format più innovativi del turismo organizzato italiano. Nato nell’ottobre 2022 come progetto speciale di Travel Expert, il modello ha saputo evolversi e consolidarsi grazie a una formula inedita che mette insieme due mondi un tempo considerati inconciliabili: travel blogger e agenti di viaggio.
La proposta si basa su una sinergia che unisce ispirazione e operatività. Il travel blogger porta con sé una community fidelizzata, un linguaggio immediato e la capacità di generare desiderio. L’agente Travel Expert costruisce attorno a quel pubblico un itinerario su misura, affidabile, realizzabile e conforme a tutte le normative del turismo organizzato. Il blogger parte poi come accompagnatore, trasformando il viaggio in un’esperienza condivisa e immersiva.
I dati raccolti da una recente indagine interna mostrano come questo modello stia generando valore reale, innovazione e nuove prospettive professionali. “I risultati sono positivi – dichiara Luigi Porro, CEO e fondatore di Travel Expert – e oggi, alla terza stagione estiva, possiamo definire STOVIAGGIO una realtà solida. Il merito va anche all’apporto decisivo di Giovanni Del Bianco, che ha contribuito a strutturare e far crescere il progetto fin dall’inizio, aprendoci al mondo dei travel blogger”.
Secondo Porro, STOVIAGGIO rappresenta oggi l’unico modello integrato che mette davvero sullo stesso piano i due attori, superando diffidenze e barriere culturali che per anni hanno ostacolato una collaborazione di sistema. “Abbiamo scelto una strada non battuta – aggiunge – proprio mentre il settore si apriva all’experience economy. Nessun altro ha avuto il coraggio di farlo in modo così strutturale”.
L’indagine condotta tra i professionisti coinvolti conferma un’evoluzione significativa delle reciproche percezioni. Gli agenti, tradizionalmente abituati a operare in un contesto normato e regolato, guardavano inizialmente con sospetto alla figura del travel blogger, spesso percepito come distante dal rigore operativo richiesto per la costruzione e vendita di un pacchetto. Dall’altro lato, molti blogger, provenienti da un approccio autodidatta e informale al viaggio, tendevano a considerare le agenzie come obsolete o inadatte a intercettare la domanda di esperienze autentiche, dinamiche e community-based.
Oggi questo pregiudizio è in gran parte superato. La collaborazione ha portato vantaggi concreti a entrambe le categorie: gli agenti di viaggio hanno acquisito nuovi strumenti di comunicazione e accesso a target prima irraggiungibili, con impatti positivi sul fatturato. I travel blogger hanno potuto approfondire aspetti tecnici, legali e logistici della professione, migliorando la qualità dei viaggi proposti e la consapevolezza della responsabilità che comporta l’organizzazione di gruppo.
“STOVIAGGIO dimostra – conclude Porro – che anche nel turismo organizzato è possibile trasformare le barriere in ponti. Unendo competenze diverse, visioni complementari e linguaggi distinti, si possono creare viaggi più autentici, più inclusivi e davvero capaci di parlare alla nuova generazione di viaggiatori”.