Tappa a Milano per il roadshow della Thailandia
Un pomeriggio dedicato all’incontro tra la Thailandia e l’Italia, che ha accolto negli spazi rinnovati dell’Hotel Principe di Savoia a Milano 63 rappresentanti del settore turistico, 31 thai e 32 italiani. Un’occasione preziosa di networking per discutere nuove strategie commerciali e rafforzare ancora di più il tour operating italiano, ma anche per tirare le somme sull’anno appena chiuso.“Sono stati 38 milioni i visitatori della Thailandia nel 2018, provenienti da tutto il mondo, con un aumento del 7,2% rispetto all’anno precedente. In particolare, dall’Italia, nello specifico, sono stati 280 mila i connazionali in vacanza e nel 2019 prevediamo un incremento del 5%”, ha dichiarato la Signora SrisudaWanapinyosak, Deputy Governor per Europa, America, Medio Oriente e Africa. “Gli italiani sono stati 280.532”, le ha fatto eco Sandro Botticelli, direttore marketing dell'Ente nazionale per il Turismo Thailandesein Italia. “Il 2019 promette bene, sulla Pasqua abbiamo registrato già un +70% rispetto al 2018, prima il miglior risultato lo facevano i mesi di luglio e agosto, con soggiorni lunghi”, ha spiegato. “Puntiamo a far conoscere il Paese durante tutto l’anno e a far scoprire la ricchezza e l’offerta gastronomica per esempio anche fuori Bangkok”, ha aggiunto Rung Kanjanaviroj,direttrice dell’Ente Nazionale per il Turismo Thailandese in Italia.
Tra i nuovi trend, un progetto legato all’ecoturismo dal claim “live like a local”, che coinvolge i villaggi rurali a nord del Paese, già avviato da alcuni anni, che sta riscuotendo molto successo soprattutto come proposta per chi ha già visitato la Thailandia una volta. “È un turismo esperienziale, molto coinvolgente, si può anche scegliere di dormire nel villaggio”, ha spiegato Botticelli. Sicura e facile da raggiungere, la destinazione è ben collegata grazie ai 9 voli settimanali dall’Italia di Thai Airways (5 da Milano e 4 da Roma), operativi tutto l’anno.
“Il mercato italino per noi è prezioso: gli italiani sono tra i turisti che si fermano più a lungo, che tornano. Del resto lo dimostra la presenza decennale di una sede del turismo thailandese”, ha detto la Signora Wanapinyosak: “Stiamo promuovendo la nuova strategia Hub and Hook, dove per Hub intendiamo le destinazioni già note e di grande richiamo a livello internazionale, mentre per Hook quelle meno conosciute come, ad esempio, Chiang Rai (provincia vicina a Chiang Mai), una regione fortemente connotata culturalmente, in cui è possibile vivere esperienze fuori dal comune: dalle tribù delle colline ai santuari degli elefanti, dalle comunità di arte e artigianato alle piantagioni del tè”. A questo si aggiunge un’offerta sempre più diversificata anche in termini di ricettività, boutique hotel e alberghi di diverse categorie, senza dimenticare l’incremento del segmento LGBTQ, ma soprattutto la sensibilità verso le tematiche ambientali, che vede il Tourism Authority of Thailand attivo in prima linea.Intanto la promozione del Paese in Italia non si ferma: dopo Bit e in attesa di TTG, la Thailandia sarà presente anche alle fiere di settore attese a Napoli e Palermo.
Elisabetta Canoro