
Tivoli torna a godere dello splendore di Villa d’Este
Secondo il Ministro per i Beni e le Attività culturali, Giuliano Urbani, quello di Villa d’Este è stato il più grande restauro effettuato con i fondi del Lotto negli ultimi anni, attraverso il quale “L’Italia ha recuperato uno dei giardini storici più conosciuti nel mondo e che più hanno ispirato la fama dei giardini all’italiana.” Un intervento importante, dunque, che si è posto l’ambizioso obiettivo di recuperare la grandiosità della Villa nel suo insieme, restituendo persino gli effetti sonori delle fontane perduti da secoli e ancora presenti nella memoria collettiva. Nel palazzo, completamente riadeguato nell’impiantistica, è stato eseguito il restauro dei cicli pittorici delle sale di Ercole e di Noè, e sono stati inoltre completamente restaurati il cortile porticato, lo scalone ed il criptoportico al piano inferiore, e le tre fontane. Importante per la promozione della Villa è stata la modernizzazione dei servizi mussali: si è ristrutturato l’ambiente adibito a reception-biglietteria, mentre nel piano inferiore si è creato uno spazio per la ristorazione su un terrazzo panoramico e si è allestito un locale adibito a book-shop e caffetteria, completandolo con una parete acquatica in cristallo. Per favorire l’utilizzazione del monumento per le manifestazioni culturali, inoltre, le sale del piano superiore sono state dotate di sistemi multimediali per la didattica: nella sala d’angolo i visitatori vengono introdotti alla visita mediante un video di presentazione su Villa d’Este, e sei postazioni multimediali consentono ai visitatori di approfondire gli argomenti. Le strutture di informazione sono completate dalla segnaletica didattica e orientativa installata nel palazzo e nel giardino. Grazie all’installazione nel 1999-2000 di un impianto di depurazione da parte della Regione Lazio, la Soprintendenza ha potuto riprendere gli interventi di restauro delle fontane di Venere, dell’Organo, dei Draghi e della Civetta si sono ultimati i lavori nelle fontane di Europa e di Pegaso, nelle grotte di Igea ed Esculapio e nelle logge di Pandora, Flora e Pomona. Un ultimo settore di intervento, indispensabile per una corretta fruizione e accoglienza, è quello finalizzato al superamento delle barriere architettoniche che finora impedivano la visita ad ampie categorie di persone. La Villa, iscritta nella lista dei beni considerati Patrimonio dell’Umanità nel dicembre 2001, è dunque pronta per accogliere tutti i visitatori che vorranno ammirare una delle testimonianze più significative e complete della cultura del Rinascimento.