Una destinazione, mille esperienze: perché la Repubblica Dominicana piace sempre di più
Secondo un sondaggio, il 93% degli italiani desidera tornare in Repubblica Dominicana. Un dato che parla chiaro e riflette la varietà dell’offerta. E con nuovi voli e resort, il Paese è pronto a rafforzare il legame con il mercato italiano.
Spiagge candide, acque turchesi e un clima sempre generoso fanno della Repubblica Dominicana una meta da sogno, ma oggi il Paese caraibico punta a presentarsi agli italiani come molto più di un paradiso balneare. Lo ha sottolineato il Ministro del Turismo della Repubblica Dominicana, David Collado davanti a oltre duecento ospiti e operatori italiani durante il roadshow che ha toccato Milano e Roma, svelando dati, investimenti e prospettive di una relazione bilaterale sempre più salda e in crescita.
Crescita del mercato italiano: il profilo del viaggiatore-tipo
Secondo i dati ufficiali del Ministero del Turismo, nel 2024 i turisti dall’Italia hanno raggiunto quota 104.737, segnando un +10% sull’anno precedente. La stessa tendenza si conferma nel primo quadrimestre 2025, con 41.292 visitatori (+10% vs. gennaio-aprile 2024), che rappresentano l’11% dei turisti europei giunti sull’isola.
Il visitatore medio italiano si pone nella fascia 21-49 anni, equamente divisa tra uomini e donne; il 71% viaggia per vacanza, il 23,7% per visite a parenti/amici e solo il 2,9% per altri motivi. Lombardia, Campania e Lazio guidano la classifica delle regioni di partenza, favorite dai voli diretti da Milano Malpensa e Roma Fiumicino verso La Romana (45%), Las Américas e Punta Cana come aeroporti principali. Le preferenze ricettive si orientano principalmente verso i resort premium (54,9%), seguite dai resort tradizionali (22,5%), con una permanenza media di 15 giorni. Le province più visitate restano La Romana, La Altagracia e Santo Domingo.
Strutture alberghiere di lusso e nuovi collegamenti aerei
Dal punto di vista dei collegamenti, nel biennio 2023-2024 si è registrata una lieve flessione nel numero di voli diretti (da 198 a 179), ma il servizio resta ampiamente affidato ai voli di linea (96,1%). La tendenza, però, è già in netta inversione grazie agli accordi con le compagnie aeree per il rafforzamento di collegamenti destinati a promuovere nuove aree dell’isola. A fine dicembre 2024, Neos ha attivato un nuovo volo diretto da Milano Malpensa verso Punta Cana per rendere più facilmente accessibile l’area di Miches che sta vivendo un fiorente sviluppo grazie anche alle esclusive strutture alberghiere recentemente inaugurate come lo Zemi Miches All inclusive Resort e il Viva Miches, mentre è in fase di realizzazione il Four Seasons All Inclusive. Anche Air Europa ha inserito la tratta su Santiago per raggiungere le località del nord, quali Cabarete, rinomata per il kitesurf, il surf e il windsurf, e Puerto Plata, con le sue celebri spiagge come Playa Dorada.
Il 2024 si è confermato dunque un anno strategico sotto il profilo degli investimenti turistici, grazie a importanti sviluppi infrastrutturali in diverse aree del Paese. E il trend si mantiene anche per l’anno in corso. Oltre alle aree già citate, a Cap Cana è stato recentemente inaugurato il St. Regis Resort che rafforza l’offerta nell’hotellerie di lusso (un investimento da 240milioni di dollari), mentre prosegue il progetto di riqualificazione della Città Coloniale di Santo Domingo e grandi investimenti sono previsti a Cabo Rojo/Pedernales, dove è operativo un nuovo porto crocieristico e dove si sta costruendo un hotel con apertura prevista nel corso dell’anno. E ancora a Punta Bergantín, che accoglierà un complesso immobiliare con oltre 4.000 camere, campi da golf, studio cinematografico e altri servizi.
Nuove destinazioni ed esperienze
Oltre al turismo balneare tradizionale, cresce l’interesse per esperienze più specifiche e autentiche. Accanto alle classiche destinazioni come Santo Domingo, celebre per il suo centro storico di valore culturale, Barahona nel sud, amata per la natura incontaminata e l’approccio sostenibile al turismo, e Samaná, nella zona nord-orientale, rinomata per la sua straordinaria biodiversità e le attività ecoturistiche, la promozione turistica si sta dunque concentrando su mete emergenti come Miches, Santiago e la costa nord (Cabarete e Puerto Plata), puntando su esperienze autentiche: la strada del caffè e del cacao, distillerie di rum, piantagioni di tabacco e sport acquatici di fama mondiale.
La Repubblica Dominicana propone inoltre un’ampia gamma di esperienze al di fuori dei resort: il 65% dei turisti partecipa a escursioni, tra cui le favorite restano quelle più tradizionali come la visita all’Isola Saona (22,8%), il tour in buggy (14,1%), lo snorkeling (14%), le visite alla Zona Coloniale (10,2%), e molto altro.
Un'isola indimenticabile
I significativi investimenti sono giustificati dalla fortissima attrattività che questa nazione gode da parte dei viaggiatori italiani. Da un sondaggio effettuato su un campione di 1.505 intervistati, il 93% dei turisti italiani ha dichiarato l’intenzione di tornare nel Paese. Spiagge, strutture ricettive e qualità dell’esperienza sono tra gli elementi più apprezzati che portano il tasso di soddisfazione generale a 4,3/5.
Con un’offerta che unisce natura, cultura e infrastrutture di livello, la Repubblica Dominicana si conferma pronta ad accogliere un numero crescente di italiani, rafforzando un legame che ormai va ben oltre il solo prodotto turistico.