Immagine di sfondo della pagina Viaggi, cresce il budget degli italiani
30 novembre 2023

Negli ultimi tre anni, gli italiani hanno dimostrato un incremento nel budget dedicato ai viaggi e alle vacanze, sebbene in misura inferiore rispetto alla media europea. Secondo il sondaggio condotto da Alvarez & Marsal (A&M) nel report "Travel in Flux", il 39% degli intervistati italiani ha dichiarato un aumento della spesa in viaggi, con il 10% segnalando un incremento significativo e il restante 29% registrando un aumento più moderato. Tuttavia, a livello europeo, il 52% degli intervistati ha riferito un aumento nel budget per le vacanze, di cui il 19% in modo considerevole.

Ciò che distingue l'Italia dalla media europea è la percentuale di coloro che hanno ridotto le spese per le vacanze: il 25% degli italiani ha affermato di aver diminuito le spese in modo significativo (18%) o leggero (7%), mentre in Europa solo il 18% ha ridotto le proprie spese, con solo il 6% in modo considerevole. Secondo i consumatori italiani, i motivi dietro l'eventuale aumento nel budget per i viaggi includono una maggiore disponibilità di risparmi accumulati durante la pandemia o una migliore gestione delle risorse finanziarie. A livello europeo, le motivazioni per un aumento delle spese includono la priorità data ai viaggi rispetto ad altre voci di spesa familiare.

Alberto Franzone, co-Country Head di Alvarez & Marsal in Italia, ha commentato che il rapporto evidenzia la resilienza del settore turistico europeo dopo la pandemia e attribuisce la relativa riduzione del budget dei viaggi degli italiani a un fenomeno inflattivo, che ha portato paradossalmente a una riscoperta delle vacanze low-cost nel Bel Paese.

Questo declino del potere d'acquisto si riflette anche nei professionisti, con la crescente pratica del "Bleisure", che combina viaggi d'affari con momenti di svago. Ed Bignold, Managing Director dei Corporate Transformation Services di A&M, ha sottolineato come l'industria dei viaggi si sia adattata alle preferenze in evoluzione dei consumatori. A livello europeo, il 37% dei professionisti ha scelto opzioni di bleisure a causa dell'aumento del costo della vita.

La ricerca ha anche analizzato l'importanza dei criteri ESG nella scelta delle destinazioni, evidenziando che gli italiani dimostrano una maggiore sensibilità rispetto alla media europea. Il 37% degli italiani non è disposto a pagare di più per l'ospitalità in linea con i criteri ESG, mentre la media europea raggiunge il 39%. Inoltre, il 60% degli italiani è disposto a pagare un extra del 5-10% per destinazioni più attente all'ambiente e ai temi sociali, rispetto al 55% della media europea.

Per contrastare il cambiamento climatico, gli italiani hanno preferito destinazioni vicine, ridotto il numero di viaggi e optato per paesi che mostrano attenzione verso la sostenibilità ambientale. Al contrario, in Europa, molti hanno scelto di ridurre i viaggi ma hanno optato per destinazioni più distanti.

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