Visit Brussels e hub.Brussels: un gala anni ’20 per celebrare un anno di emozioni e relazioni
Visit Brussels celebra a Milano un anno di collaborazioni con un Gala Dinner in stile anni ’20 tra performance, emozioni e i protagonisti del turismo.
Ci sono tanti modi per raccontare una destinazione: oltre i numeri e le semplici statistiche. Lo si può fare attraverso le emozioni, le suggestioni e il piacere della convivialità. È con questo spirito che ieri sera Visit Brussels, insieme a hub.Brussels e all’Ambasciata del Belgio, ha accolto partner, operatori del settore e rappresentanti delle istituzioni al tradizionale Gala Dinner natalizio, ospitato negli spazi raffinati della Maison Milano.
Dopo i saluti istituzionali, la parola è passata a Ursula Jone Gandini, direttrice Italia di Visit Brussels, che ha ricordato il senso profondo di questo appuntamento annuale: “Questa serata vuole essere un momento per condividere con tutti gli ospiti un anno di lavoro intenso, fatto di fiere, workshop, conferenze stampa, roadshow e tante occasioni di incontro. Un modo per dire grazie e per continuare a costruire insieme il racconto di Bruxelles".
A sottolineare la ricchezza delle attività svolte nel 2025 è intervenuto anche Guglielmo Pisana, rappresentante della Regione di Bruxelles in Italia, Malta e San Marino: “Tra i numerosi eventi organizzati quest’anno abbiamo voluto dare spazio anche a seminari dedicati all’architettura, all’ingegneria, al cioccolato e naturalmente alle degustazioni di birra, elementi che raccontano la complessità e la creatività della nostra Regione".
La serata è poi proseguita in un crescendo di atmosfere e sorprese: performance di danza, musica dal vivo, acrobazie ed evoluzioni aeree hanno accompagnato gli ospiti in un viaggio scenografico e immersivo. Una cornice che profumava di anni ’20, tra luci soffuse e richiami all'immaginario del Grande Gatsby, perfetta per celebrare Bruxelles come destinazione vivace, sofisticata e sempre capace di stupire. Un appuntamento che, ancora una volta, conferma la forza delle relazioni umane nel raccontare una città che non smette mai di reinventarsi.
Gaia Guarino