Immagine di sfondo della pagina WTTC: il turismo vola verso nuovi record. Nel 2025 spesa globale mai così alta
10 aprile 2025

Il settore turistico ha davanti a sé un 2025 quanto mai luminoso confermandosi un pilastro per le principali economie mondiali. Sono queste le previsioni del World Travel & Tourism Council che, secondo le ultime ricerche effettuate, vede la travel industry combattente e resistente all’attuale clima di incertezza geopolitica
Secondo l’Economic Impact Research (EIR) 2025 del WTTC, infatti, la spesa dei visitatori internazionali dovrebbe raggiungere la cifra record di 2.1 trilioni di dollari nel 2025, superando di 164 miliardi il picco precedente di 1.9 trilioni registrato nel 2019.
Numeri da capogiro anche per quanto concerne l’impatto del turismo sul PIL mondiale che dovrebbe toccare quota 11.7 trilioni di dollari, pesando complessivamente per il 10,3% sull’economia globale.
“Le persone continuano a dare priorità ai viaggi. È una forte dimostrazione di fiducia nel nostro settore e un segnale della sua forza duratura”, sottolinea Julia Simpson, Presidente e CEO del WTTC. “Tuttavia – aggiunge – sebbene il quadro globale sia positivo, la ripresa non è uniforme. Mentre alcuni Paesi e regioni stanno registrando risultati record, altre grandi economie stanno rallentando”.
A destare preoccupazione sono alcuni dei principali mercati turistici come Stati Uniti, Cina e Germania, Paesi dove appare evidente una battuta d’arresto. Questo scenario ‘in slow motion’, vede gli USA – finora considerati il travel market più potente – arrancare, con una spesa dei visitatori internazionali (nel 2024) ancora significativamente al di sotto dei livelli del 2019. Il pieno recupero, peraltro, non giungerà nemmeno nel 2025. La Cina, in parallelo, pur avendo già raggiunto e superato i traguardi del pre-pandemia nel corso dello scorso anno, sarà protagonista di una drastica frenata entro dicembre.
Viceversa, con un colpo di coda forse non così inaspettato, si accende il mercato dell’Arabia Saudita che punta a destinare 800 miliardi di dollari al settore entro il 2030. Performano bene anche le europee Francia e Spagna, ossia le due destinazioni più visitate al mondo, che perseguono la loro politica di investimenti mirati e non perdono mai il loro fascino sui visitatori in arrivo dall’estero.

2024: anno di crescita a doppia cifra e occupazione in rialzo

10.9 trilioni di dollari (+8,5% rispetto al 2023 e +6% rispetto al 2019), un contributo del 10% al PIL mondiale e un dato quanto mai incoraggiante sull’occupazione. È questa la fotografia del settore che giunge dalle analisi del WTTC relativamente al 2024. Il contributo dei mercati europei al PIL totale è stato di 2.7 trilioni di dollari, un terzo posto che segue la medaglia d’oro al collo dell’area Asia-Pacifico (3.1 trilioni di dollari) e quella d’argento conquistata dal Nord America (3 trilioni di dollari).
Lo scorso anno, inoltre, la spesa dei viaggiatori internazionali ha segnato un incremento pari quasi al 12% raggiungendo gli 1.87 trilioni di dollari, mentre la spesa domestica è cresciuta del 5,4%, sfiorando i 5.3 trilioni. In ultimo, è fortemente rilevante l’incidenza sul mercato del lavoro: nel 2024 si contano 357 milioni di posti, mentre le stime per il 2025 parlano di ben 371 milioni di job position disponibili. Una cifra, per dare un’idea tangibile, addirittura maggiore della popolazione complessiva degli Stati Uniti.

Il futuro del turismo: ci vediamo tra 10 anni

E se avessimo una sfera di cristallo, cosa ci rivelerebbe sul futuro del turismo? Come viaggeremo tra dieci anni? Senza alcuna magia, a dare una risposta è il WTTC che prevede un peso pari all’11,5% del PIL mondiale. Un comparto, dunque, che non smetterà di galoppare con un tasso di crescita media annua del 3,5%, più celere di quello dell’economia globale che si attesta al 2,5%. I viaggiatori, infatti, non perderanno il piacere di vivere nuove avventure sia lontano da casa - la spesa dei viaggiatori internazionali sarà di 2.9 trilioni di dollari, con un tasso di crescita medio annuo del 3,4% - sia in mete di prossimità con una spesa domestica che danzerà a un ritmo simile (3.3%) per volare verso i 7.7 trilioni di dollari.
Infine, vale la pena riflettere su quello che sarà il work environment di domani. Saranno 460 milioni le persone inserite in attività connesse alla industry, ossia un occupato su 8 su scala globale.

Gaia Guarino

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