A4E: la riforma dei diritti dei passeggeri UE non rispecchia le priorità dei viaggiatori
Un sondaggio YouGov evidenzia che la proposta del Parlamento europeo privilegia compensazioni più elevate rispetto a tariffe più basse e scelta sul bagaglio in cabina.
Mentre le istituzioni europee discutono la riforma dei diritti dei passeggeri (EU 261), nuovi dati mostrano un forte disallineamento tra le proposte legislative e le reali priorità dei consumatori. Il sondaggio YouGov, commissionato da Airlines for Europe ha raccolto le opinioni di oltre 6.000 viaggiatori in cinque Paesi UE (Spagna, Francia, Germania, Austria e Belgio) e conferma ciò che le compagnie aeree sostengono da tempo: il Parlamento europeo non rappresenta le preferenze della maggior parte dei passeggeri.
Secondo il sondaggio, il 48% dei passeggeri considera la rapidità di arrivo a destinazione come priorità principale. Tuttavia, le soglie attuali di tre ore per le compensazioni in caso di ritardo lasciano alle compagnie poco margine per gestire sostituzioni di aeromobili o equipaggi. Estendere questi intervalli potrebbe ridurre i ritardi fino al 40%, garantendo maggiore efficienza operativa. Inoltre, il 75% dei viaggiatori intervistati preferisce mantenere i livelli attuali di compensazione, privilegiando tariffe più basse rispetto a indennizzi maggiori.
Il Parlamento europeo propone di garantire un secondo bagaglio a mano senza costi aggiuntivi. Tuttavia, il 47% dei viaggiatori preferirebbe pagare una tariffa base più bassa, comprendente un solo piccolo bagaglio, e aggiungere eventuali costi per bagagli più grandi. Solo il 28% dei passeggeri viaggia abitualmente con un piccolo bagaglio sotto il sedile; la proposta europea obbligherebbe quindi molti a pagare tariffe più alte per un beneficio che non utilizzano. I consumatori temono inoltre che l’inclusione di un secondo bagaglio comporti ritardi: su un aereo da circa 190 posti, lo spazio negli armadietti è sufficiente per 90 bagagli grandi, il che significa che circa 100 valigie dovrebbero essere sbarcate al gate prima della partenza. Solo il 20% dei viaggiatori sarebbe disposto ad accettare ritardi aggiuntivi per questa misura.
Ourania Georgoutsakou, Managing Director di A4E, ha dichiarato: "Non esiste un “viaggio gratis” nella riforma EU261. I passeggeri devono poter scegliere quali servizi pagare, non i regolatori. La legge deve trovare un equilibrio tra protezione del passeggero, operatività reale delle compagnie e accessibilità del volo."