Falkensteiner Michaeler Tourism Group accelera in Europa tra nuove aperture, piani di sviluppo e anima family
Con 400 milioni di investimenti e nuove aperture tra Italia e Austria, FMTG punta su esperienze autentiche, famiglie e benessere.
Il futuro di Falkensteiner Michaeler Tourism Group (FMTG) trova la sua identità nel passato, o meglio in una tradizione che profuma di famiglia. Una storia, che, come racconta con orgoglio Erich Falkensteiner, Presidente di Falkensteiner Michaeler Tourism Group, inizia nel 1957 con una pensione su un piccolo lago in Alto Adige. “La nostra avventura come azienda inizia formalmente 30 anni fa e da allora è stata costellata sia da successi sia da momenti difficili come la crisi economica dei primi anni duemila e la pandemia”, spiega. “Eppure, abbiamo capito che l’importante è rialzarsi e noi l’abbiamo fatto rimanendo un gruppo solido, portando avanti le nostre idee e i nostri valori insieme ai nostri collaboratori”. Erich Falkensteiner, dunque, guarda al domani con una visione innovativa che non dimentica le origini, il tutto condito – come dice lui – con coraggio e pazzia, umiltà e gratitudine. “Per quanto riguarda il futuro”, aggiunge, “siamo convinti al 100% degli investimenti che stiamo facendo in Italia. Dobbiamo ricordarci che abbiamo tra le mani il Paese più bello del mondo ma dobbiamo viverlo e venderlo meglio. La clientela cambia e cambierà, noi dobbiamo dare loro emozioni. Parola d’ordine? Desiderabilità”.
E così, al motto di ‘Welcome Home’, FMTG non rallenta la propria corsa soprattutto dopo un ottimo 2024 che si è chiuso con un fatturato di 264 milioni di euro, registrando una crescita dell’11,1% rispetto all’anno precedente, e oltre 886.461 pernottamenti (+7.8%). L’Austria rimane indubbiamente un mercato chiave dove, lo sottolinea Otmar Michaeler, CEO di Falkensteiner Michaeler Tourism Group, la brand recognition del gruppo supera il 90%, ma l’obiettivo a tendere è incrementarla anche in Italia dove oggi – sulla fascia premium – si attesta al 40%. Affidabilità e fiducia costituiscono il perno della strategia aziendale con un piano di investimenti quinquennale che complessivamente ammonta a 400 milioni di euro, di cui 240 milioni già allocati per progetti in corso in Italia e Croazia, nello specifico a Salò, Licata e Punta Skala. “La prima nuova apertura è prevista il 10 luglio con il Falkensteiner Hotel Bozen WaltherPark”, rivela Michaeler. “Si tratta di un city hotel 4 stelle superior con 113 camere e suite e il primo ristorante Mochi d’Italia sul rooftop. L’hotel, parte della Premium Collection, sarà situato all’interno del nuovissimo complesso Waltherpark con un centro commerciale, uffici e appartamenti”. Tra le novità, seguirà – nel 2026 – il Falkensteiner Park Resort Lake Garda, di Salò, un complesso che includerà un hotel a 5 stelle di 97 camere e 170 Appartamenti Premium Living e 4 Ville. E sempre il prossimo anno, sarà il turno del Falkensteiner Hotel Licata in Sicilia. “Con 125 stanze, questo resort si distinguerà per la sua anima family e active”, commenta il CEO. “Parliamo di un investimento da 60 milioni di euro per una destinazione, la Sicilia, in cui vediamo delle enormi possibilità. È un luogo dove puoi lavorare tutto l’anno, c’è bellezza, arte, cultura. È la vera Dolce Vita. Inoltre, la Sicilia è in costante sviluppo e ha una vocazione internazionale, e noi arriviamo con un prodotto 5 stelle per famiglie come, attualmente, non ce n’è sul mercato”.
Infine, anche l’Austria sarà tra le protagoniste del 2026 con il debutto del Falkensteiner Hotel Saalbach-Hinterglemm, un 5 stelle da 127 camere in gestione diretta, ideale per chi ama lo sci e – in ultimo, nel 2028 – si taglierà il nastro del Falkensteiner Family Hotel Grömitz, prima struttura del brand in Germania. Non distante dal Mar Baltico, l’hotel ospiterà 104 camere e suite, e 26 appartamenti, con un concept orientato al segmento Family + Active.
Family, active, premium: i driver della nuova offerta FMTG
A fronte delle novità di prodotto, è interessante coglierne il vero significato ossia l’evoluzione dell’esperienza FMTG. Un’evoluzione che vede una clientela sempre più ansiosa di provare qualcosa di diverso, di fare esperienze non banali, che dimostra una particolare attenzione allo sport e al benessere. Un ospite più esigente anche riguardo l’aspetto food & beverage e che, pure in vacanza, si aspetta una fluidità digital nella fruizione dei servizi. “Grande dedizione è destinata ai bambini”, evidenzia Michaeler. “Per loro puntiamo sul cosiddetto edutainment sviluppando delle attività che consentano, anche ai più piccoli, di conoscere la destinazione e l’ecosistema locale. Vogliamo mostrare loro il mondo reale, creando uno spirito di comunità con i loro coetanei”.
L’animo di Falkensteiner Hotels & Residences rimane dunque saldamente orientato al target delle famiglie con strutture disegnate per soddisfare le necessità di tutti. E per intercettare ulteriormente i desideri di questa fascia di mercato, a partire dall’autunno 2025, arriverà un nuovo brand nel segmento camping premium, in partnership con un investitore strategico.
Guardando al presente e alla stagione estiva ormai alle porte, Falkensteiner Hotels & Residences continua a calamitare una clientela che si distribuisce in maniera abbastanza equa in tutte le strutture, con un trend positivo che illumina in particolare gli hotel di montagna. “Su quegli alberghi abbiamo riscontrato delle performance in crescita perché, soprattutto con l’alzarsi delle temperature medie, durante l’estate le persone non scelgono necessariamente il mare. Al contrario – precisa il CEO – preferiscono posti più freschi dove praticare un viver sano a base di ‘aria buona’, passeggiate in quota e così via”.
Ma a fronte di tutto questo, FMTG, come sta affrontando le sfide del settore hospitality? “Abbiamo rilevato che anche dopo la pandemia, le persone sono diventate quanto mai propense a spendere i loro soldi per viaggi e vacanze, risparmiando eventualmente sugli extra”, conclude. “Le ferie si distribuiscono in più momenti dell’anno e, osservando come la tipologia di prodotto che proponiamo noi piaccia anche ai giovani, vediamo un comparto colmo di opportunità”.
Gaia Guarino