Immagine di sfondo della pagina Il Balloon Festival Tunisia promuove il sud del paese

L'International Hot Air Balloon Festival - Tunisia 2025, in cui squadre di piloti di mongolfiere provenienti da oltre 15 paesi hanno sorvolato tre delle più belle regioni della Tunisia meridionale (Djerba, Douz e Tozeur), è stato l’occasione di unire, in un appuntamento che mira a diventare annuale, oltre 500 partecipanti tra appassionati di aviazione, amanti della cultura, professionisti del turismo ed ovviamente pubblico, sia tunisino che internazionale. Tra gli obbiettivi strategici collaterali al grande evento la promozione del sud della Tunisia, soprattutto nelle forme del turismo sostenibile ed esperienziale, l’accrescimento dell’economia del territorio e il rilancio dell’immagine della Tunisia a livello internazionale.

Il turismo è uno dei maggiori fattori dell’economia tunisina e la sostenibilità è un trend a livello globale in questo settore; è questa infatti la chiave con cui è nato l'International Hot Air Balloon Festival - Tunisia 2025 – ha affermato Mehdi Haloui, direttore generale ONTT presente al forum di incontri B2B di Djerba – stiamo fornendo il supporto finanziario necessario a sviluppare differenti driver promozionali, dalla cultura intesa nei nostri molteplici siti UNESCO, alla gastronomia, fino a tutte quelle esperienze che portano sviluppo anche alle comunità locali”. Punta su un’offerta diversificata oggi la Tunisia, anche grazie all’impegno posto sull’incremento della connettività aerea e l’equilibrio tra l’offerta degli alloggi e la domanda dei prodotti tra Djerba e Tozeur. “Miriamo ad aumentare i collegamenti aerei con le destinazioni che sono già mercati forti per noi, e a creare nuovi collegamenti diretti con i mercati emergenti”.

Ribadisce l’importanza del turismo per il prodotto interno lordo del paese anche Badis Belhaj Ali, deputato dell’Assemblée des représentants du peuple per la circoscrizione di Djerba-Midoun, che ha ricordato anche l’importanza dei progressi fatti dal settore in campo digitale: “Le nuove tecnologie sono oggi uno strumento importantissimo per attrarre sempre più viaggiatori ed è in questo senso che si è mossa la promozione del Festival Internazionale delle Mongolfiere, che nelle edizioni successive mira ad attirare tra i 15mila e i 25mila visitatori, con grande partecipazione di influencer internazionali – ha affermato – chiaramente il tour in oggetto li ha portati alla scoperta dei territori che hanno ospitato l’evento (Djerba, Douz, Tozeur) ma la cassa di risonanza delle comunicazioni porterà ad uno sviluppo del turismo di tutta la Tunisia del sud”.

L'isola di Djerba in questo senso è stata proprio una scelta strategica e un punto di partenza ideale per la prima edizione del Balloon Event Show - Tunisia, che ha gettato al contempo le basi per una futura espansione in altre regioni della Tunisia meridionale. L’infrastruttura turistica si è infatti rivelata pronta ad ospitare un evento di questo genere; Djerba è una delle destinazioni meglio attrezzate della Tunisia: hotel, strade, aeroporto internazionale e servizi turistici, ed ha la capacità immediata di ospitare un evento su larga scala, facilitando l'organizzazione logistica e la gestione dei flussi turistici. È inoltre un forte crocevia culturale e simbolico: amazigh, araba, ebraica, africana e mediterranea. È un'isola di tolleranza e diversità, la cui fusione culturale si è allineata perfettamente con lo spirito del Balloon Event Show - Tunisia: un festival aereo ma anche artistico, musicale e artigianale. Questo, insieme alla fama mondiale di cui già gode Djerba, ha permesso di fornire all’evento visibilità immediata a livello internazionale. Il lancio del festival a Djerba, classificata tra le destinazioni preferite del Mediterraneo, con migliaia di turisti europei ogni anno, ha consentito una copertura mediatica e una promozione più rapide, con un impatto adeguato alla portata dell'evento. Non da ultimo Djerba è un ottimo trampolino di lancio verso il Grande Sud: organizzare l'evento a Djerba ha contribuito a rafforzare il riconoscimento nazionale e internazionale, facilitando il decentramento delle future edizioni verso Douz, capitale del Sahara e porta d'accesso al deserto, Tozeur, città-oasi con un patrimonio cinematografico di fama mondiale e Tataouine, terra di ksour e avventura.

Importante il richiamo di turismo internazionale così come quello degli addetti al settore dell’aviazione, come ricorda il presidente dell’Areonautics Tunisian Association, l’organizzazione senza scopo di lucro con finalità scientifiche e culturali fondata nel giugno 2013 da un gruppo di appassionati di aviazione, ingegneri, esperti di aeronautica e attori della società civile: “Il nostro obiettivo è quello di sostenere gli sforzi dello stato nella promozione del turismo, del patrimonio culturale del paese e, in particolare, della diffusione della cultura aeronautica in Tunisia, e lo facciamo contribuendo allo sviluppo del settore aeronautico, organizzando e partecipando a eventi, fiere e forum a livello nazionale e internazionale, come il Festival Internazionale delle Mongolfiere".

Valorizzare le ricchezze naturali come il deserto, le oasi e le montagne, e il patrimonio culturale, con le sue tradizioni, l’artigianato e la gastronomia restano quindi gli obiettivi comuni del Festival insieme alla creazione di una nuova dinamica territoriale basata sull'innovazione e sull'identità. Il turismo sostenibile ed esperienziale si pone in questo caso come il driver principale dell’evento e della promozione del paese, come ribadito dal direttore generale dell’ONTT Mehdi Haloui: “Il Festival Internazionale delle Mongolfiere mira ad offrire ai visitatori, negli anni seguenti così come ha fatto quest’anno, un'esperienza unica che combina avventura aerea, immersione nella realtà locale ed eventi artistici; ed a sviluppare vari turismi di nicchia (mongolfiera, fotografia aerea, ecoturismo). In questo modo saremo in grando di soddisfare la crescente domanda di turismo lento, turismo responsabile e attività all'aria aperta che riscontriamo nei trend globali di settore”.

Come fattore insito dell’evento si è registrato un aumento dell’occupazione degli addetti al settore al di fuori della classica stagione turistica, come riportato da Dorra Miled, presidente Fédération Tunisienne d’Hotellerie: “Il Festival ha generato reddito per artigiani, ristoratori, fornitori di alloggi, trasportatori e guide locali ed ha creato posti di lavoro diretti e indiretti, in particolare per i giovani e le donne. Ci auguriamo possa diventare un appuntamento annuale che, edizione dopo edizione, possa incoraggiare la nascita di imprese e cooperative locali legate ai servizi correlati al festival oltre che soddisfare la crescente domanda di turismo lento, turismo responsabile e attività all'aria aperta”. Già dalla prima edizione si è mostrato infatti in grado di riunire il settore pubblico, privato e no profit attorno a un obiettivo comune: lo sviluppo del marketing territoriale. “È stato per noi una vetrina importante – ha concluso il direttore generale dell’ONTT – che ci ha permesso di posizionare la Tunisia come paese ospitante di eventi unici, sicuri e aperti a livello globale, di attrarre la stampa straniera, influencer, blogger e appassionati di aviazione da tutto il mondo e di creare una narrazione positiva e moderna sulla Tunisia”.

Da diversi anni il settore turistico tunisino sta infatti vivendo una profonda trasformazione che segue quella del viaggiatore moderno non più in cerca solo di riposo, sole e mare, desideroso ormai di vivere esperienze autentiche, ricche di emozioni e legate alla cultura locale. Le esperienze uniche non sono mancate, tra il volo in mongolfiera all'alba sopra il deserto e la partecipazione a rituali culturali locali, in tre destinazioni poco affollate, connesse alla natura e rispettose dell’ambiente, secondo le ricerche di un numero sempre maggiore di viaggiatori oggi sempre più attento anche al vantaggio per le comunità locali nella scelta della vacanza. Il Festival, catalizzatore per una destinazione attraente «due in uno» tutto l'anno, cosi come le manifestazioni culturali o sportive sono diventati potenti motori del turismo, con benefici economici molto tangibili. “In questo contesto la Tunisia, e più specificatamente le sue regioni meridionali, hanno saputo cogliere un'opportunità unica per distinguersi offrendo un paesaggio naturale eccezionale (dal deserto, alle oasi, alle montagne e una ricchezza culturale autentica, oltre ad una calda ospitalità e un rinomato savoir-faire artigianale – ha precisato il deputato dell’Assemblée des représentants du peuple per la circoscrizione di Djerba-Midoun.

Eleonora David

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