La Sicilia traina il turismo marittimo: record storico di crocieristi e nuovi investimenti in arrivo
La crocieristica siciliana supera i 2 milioni di passeggeri nel 2024: Catania e Palermo guidano la crescita, mentre si investe su sostenibilità e infrastrutture.
2025 da record per la crocieristica in Sicilia, con oltre 2 milioni di passeggeri movimentati (somma di transiti, imbarchi e sbarchi, +10% sul 2024) e oltre 1.000 toccate nave (+17% sul 2024).
È la stima di chiusura anno che emerge da un nuovo studio di Risposte Turismo, società di ricerca e consulenza a servizio della macro-industria turistica che ha ideato e organizza dal 2011 Italian Cruise Day, il forum itinerante di riferimento per la crocieristica in Italia, in programma quest’anno a Catania (Vecchia Dogana) venerdì 24 ottobre in partnership con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar di Sicilia Orientale.
Un traguardo a cui hanno contribuito i risultati dei 12 porti regionali che nel 2025 avranno accolto crociere (Palermo, Messina, Catania, Siracusa, Giardini Naxos, Trapani, Lipari, Porto Empedocle, Pozzallo, Milazzo, Licata e Termini Imerese) e che porterà la Sicilia a quasi raddoppiare il numero di crocieristi movimentati negli ultimi 10 anni (nel 2016 erano poco più di 1,1 milioni).
"Da tempo la Sicilia è tra le regioni che più contribuiscono a rendere dinamico il comparto crocieristico e che più beneficiano delle ricadute economiche, e non solo, ad esso associate", dichiara Francesco di Cesare, Presidente Risposte Turismo. "È il risultato non solo della forza attrattiva dell’isola", prosegue, "ma anche dell’impegno che, in crescendo, nel corso degli anni, hanno profuso le Autorità di Sistema Portuale, le Amministrazioni Comunali, le società di gestione dei terminal e tutti gli operatori attivi nei comparti del turismo e della portualità. Nel 2025 sono 56 le compagnie a scalare nei porti siciliani, a dimostrazione di come le alternative di scalo, e le numero possibilità di visita a terra, si prestino ad attrarre e soddisfare le richieste di, sostanzialmente, tutti i segmenti di clientela che scelgono questa tipologia di vacanza".
La classifica dei porti crocieristici siciliani
Secondo i ricercatori di Risposte Turismo, a fine anno Palermo si confermerà il primo scalo crocieristico siciliano, superando per la prima volta il milione di passeggeri movimentati e registrando 280 toccate nave.
Sugli altri due gradini del podio, rispettivamente, Messina (oltre 760mila crocieristi movimentati e 250 toccate nave) e Catania, che supererà per l’ottava volta nella sua storia i 200mila passeggeri movimentati, assicurandosi nuovamente la permanenza tra i top porti italiani (a fine 2025, il 14° posto). "Siamo felici e onorati di ospitare per la prima volta a Catania un evento così importante per il mondo crocieristico", sottolinea il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale, Francesco Di Sarcina, "il porto etneo, infatti, ha un’ottima vocazione di turismo crocieristico, lo dimostrano i dati in costante crescita. In generale la Sicilia orientale offre indubbiamente opportunità straordinarie volte a costruire nuovi scenari per il crocierismo, che vanno sfruttati al meglio attraverso un potenziamento della rete infrastrutturale e dell’offerta turistica, che spazia da luoghi storico - culturali a prelibatezze enogastronomiche e mete paesaggistiche".
In questo senso i porti di Catania, Siracusa e Pozzallo devono giocare, in modo virtuoso e sinergico, un ruolo fondamentale per fare sì che la Sicilia sudorientale possa diventare un riferimento nazionale e internazionale del turismo crocieristico. A tal proposito si segnala che alla fine della stagione 2025 a Catania ci saranno stati ben 5 maiden call, a Siracusa 16 e a Pozzallo 1.
Sicilia tra le prime regioni crocieristiche in Italia
Per quanto riguarda la classifica del traffico crocieristico regionale, secondo le stime dei ricercatori di Risposte Turismo la Sicilia a fine anno si confermerà al primo posto, non solo, per la quantità di toccate nave ma anche per il numero porti crocieristici in cui saranno approdate navi. Per il numero di crocieristi movimentati si contenderà con la Campania il terzo gradino del podio (rispettivamente 2,1 e 2,2 milioni di croceristi movimentati). Da evidenziare, anche, come la Sicilia sia una delle regioni più “destagionalizzate” in Italia con oltre il 60% del traffico registrato fuori dal trimestre estivo (quindi nel periodo autunno-inverno e primavera tra settembre e maggio). Ciò dimostrato dal fatto che nel 2024 è stato proprio un mese fuori stagione, ottobre, ad aver fatto segnare record di passeggeri accolti (oltre 276mila).
Inoltre, a dimostrazione della centralità della regione nelle dinamiche della geografia crocieristica italiana, è da notare come nove compagnie su dieci tra quelle che scalano quest'anno in Italia hanno visitato almeno un porto siciliano (56 su 64, 87,5%). Tra gli scali siciliani, Palermo è quello che accoglie il maggior numero di compagnie (38, pari al 60% delle compagnie che scalano in Italia), seguito da Messina (29, 45,3%) e Catania (24, 37,5%).
Infine, proprio grazie ai risultati stimati di Palermo (quarto porto crocieristico italiano) e di Messina (ottavo), la Sicilia sarà nel 2025 la seconda regione italiana più rappresentata nella classifica dei primi 20 scali crocieristici del Mediterraneo dietro alla Liguria (porti di Genova, Savona e La Spezia).
Investimenti nella crocieristica in Sicilia
Nella sua continua attività di mappatura degli investimenti nei porti crocieristici italiani, Risposte Turismo ha rilevato circa 500 milioni di investimenti previsti nel prossimo triennio (2026-2028) nei porti crocieristici siciliani di cui, tra i principali, 222 milioni dedicati alla realizzazione di nuove infrastrutture e ammodernamenti di impianti esistenti, 65,5 milioni riservati al dragaggio di fondali portuali e 62,9 milioni distribuiti su vari progetti riguardanti numerosi terminal crociere della regione (tra i più significativi, 30 milioni per un nuovo terminal crociere a Trapani e 23,4 milioni per il nuovo terminal crociere e il banchinamento del molo Crispi a Porto Empedocle).
Numerosi sono, in ultimo, gli investimenti avviati e collegati al PNRR riguardanti l’elettrificazione delle banchine (cold ironing) siciliane, complessivamente 171,2 milioni di euro di cui 115,2 milioni nel triennio 2023-2025 e 56 milioni di euro nel triennio 2026-2028.