21 maggio 2025
Le Isole Cook rilanciano: obiettivo qualità, non quantità. Costantini: “Vogliamo viaggiatori curiosi, consapevoli e rispettosi”
Dopo aver raggiunto i numeri pre-Covid, le Isole Cook puntano su cultura, sostenibilità e slow travel.
In un momento di grande trasformazione per il turismo globale, su Turismo & Attualità abbiamo intervistato Nick Costantini, Marketing Manager Southern Europe di Cook Islands Tourism, per capire come le Isole Cook stanno ridefinendo la propria strategia post-pandemia. Tra sostenibilità, autenticità culturale e nuove connessioni aeree, la destinazione del Pacifico si prepara a conquistare anche il viaggiatore italiano.
R: Nel 2024 abbiamo registrato 170mila arrivi, lo stesso valore dell'anno pre-pandemia. La rimonta è stata fatta, ma dopo il Covid abbiamo capito come gli obiettivi non siano più i numeri ma l’identikit del viaggiatore ideale: curioso, che apprezza la cultura, che visita più isole, propenso a contribuirealla sostenibilità delle comunità locali.
D: In questo scenario, come si posiziona il mercato italiano?
R: L’Italia è il terzo mercato europeo dopo la Germania e poco dietro il Regno Unito. Prima del Covid, si contavano circa 2000 arrivi e, poiché nel 2024 abbiamo accolto 1200 italiani, si stima di tornare a questi valori entro la fine del 2026.
Attualmente arrivano molte coppie in viaggio di nozze ma aumenta la presenza di single, famiglie e piccoli gruppi di amici, che ci scelgono come estensione mare di un tour in Australia e Nuova Zelanda. Performa sempre bene la combinazione con Tahiti proposta come 'le due Polinesie', francese e neozelandese.
D: Quali sono oggi le principali opportunità e criticità per attrarre il viaggiatore italiano alle Isole Cook?
R: L’incremento delle frequenze dei voli fra l’Australia e le Isole Cooks, ora giunte a 5, con tariffe intorno ai 150 euro, come per esempio la tratta Sydney-Rarotonga è sicuramente un’opportunità. Così come i 4 voli alla settimana che collegano Papeete con Rarotonga, che grazie a un accordo fra Air Tahiti Nui e Air Rarotonga in codeshare con Air Tahiti, consentono di volare con un unico biglietto dall’Italia fino alle Isole Cook.
Altro plus è il costo della vita una volta a destinazione, decisamente abbordabile per quanto riguarda il cibo o le escursioni.
D: Come state collaborando con il trade – tour operator e agenzie di viaggio – per promuovere la destinazione sul mercato italiano? Avete in programma fam trip, formazione, incentivi?
R: I partner Cook Is Tourism Air Tahiti Nui, Air Rarotonga - Air Tahiti e il Dmc Turama Pacific hanno da poco iniziato a organizzare una serie di eventi con i principali tour operator per presentare 'Le Due Polinesie - Tahiti & Isole Cook'. Seguiranno dei webinar con le agenzie di viaggio e campagne sui social media. Sono previsti, in collaborazione con Air Tahiti Nui, alcuni fam trip premio ma anche un kit 'Viaggio Fai-da-te' per le agenzie che vorranno trascorrere le loro vacanze alle Isole Cook dove sarà loro proposta una lista di alberghi che offrono tariffe dedicate agli agenti, voli interni e alcuni tour ed escursioni gratuiti o scontati, nonché l'assistenza all’arrivo da parte del personale dell’ente turismo.
D: Quali sono, secondo voi, i punti di forza distintivi delle Isole Cook rispetto ad altre destinazioni del Pacifico?
R: Una volta arrivato sull'isola principale dopo molte ora di volo, in 30 minuti si è in acque turchesi e spiagge bianche. A differenza di altre destinazioni nel Pacifico non servono ulteriori voli domestici o traghetti. Inoltre, l'interazione con la popolazione locale è molto semplice e, una volta giunti alle Cook si prova un totale senso di libertà e sicurezza. Infine, si può scegliere tra molteplici attività, per lo più a contatto con la natura.
D: Air Tahiti Nui ha recentemente annunciato il collegamento diretto tra Aitutaki e Bora Bora: come migliorerà l’offerta e l’integrazione tra le due destinazioni? Quando partirà effettivamente? Ci saranno sinergie turistiche anche sul piano promozionale?
R: Esistono già ora diversi tipi di collegamento, in particolare il diretto tra Papeete e Rarotonga. Esiste la possibilità di voli non stop da Bora Bora ad Aitutaki con a bordo di un jet privato ed è chiaro come i prezzi siano diversi che da quelli delle linee aeree. È nostra intenzione valorizzare e promuovere insieme ai partner menzionati - tramite web/social/newsletter/formazione - la suggestiva combinazione delle due lagune più belle del Pacifico: Bora Bora, la più famosa e Aiututaki, a detta di molti forse la più bella.
D: A oggi, quali sono i collegamenti più agevoli per raggiungere le Isole Cook dal mercato italiano? Sia con Air Tahiti Nui sia con altri vettori, quali sono le opzioni consigliate?
R: Raggiungere le Isole Cooks via Australia o Nuova Zelanda è quanto mai agevole volando con Cathay Pacific, Emirates e altri vettori. Qantas offrirà a breve una tariffa Italia - Isole Cook via Sydney. Hawaiian Air opera via Honolulu una volta alla settimana e poi ancora si può arrivare via Los Angeles o Seattle con scalo tecnico a Tahiti 4 volte alla settimana.
D: Qual è il target di viaggiatori su cui state puntando maggiormente?
R: Famiglie, individuali e piccoli gruppi oltre ai corridori che parteciperanno alla Maratona del Paradiso (Aitutaki, Maggio 2026) e che assisteranno ai campionati Golden Old di Rugby in programma alle Isole Cook dal 9 al 12 Maggio 2026.
Gaia Guarino