Immagine di sfondo della pagina Okutama e Hinohara: la Tokyo che non ti aspetti, tra foreste e fiumi cristallini
10 settembre 2025

Quando si pensa a Tokyo, l’immaginazione corre veloce: luci al neon, quartieri che non dormono mai, ristoranti dove ogni piatto è un’opera d’arte. Ma basta salire su un treno dalla stazione di Shinjuku e lasciarsi trasportare per poco meno di due ore verso ovest per trovarsi catapultati in un mondo completamente diverso. È qui, tra Okutama e Hinohara, che Tokyo svela il suo lato più inatteso: vallate silenziose, gole selvagge, fiumi trasparenti e foreste fitte di cedri che sembrano non finire mai. Un paradiso naturale a portata di metropoli, eppure lontanissimo dalla sua frenesia.
In un’epoca in cui il turismo cerca nuovi linguaggi e il trend della coolcation detta le regole del viaggio - privilegiare luoghi freschi, autentici, poco affollati - Okutama e Hinohara diventano l’indirizzo ideale per chi vuole ricaricare le energie e vivere esperienze indimenticabili.

Pedalando tra paesaggi da cinema

Il viaggio comincia a Okutama, dove l’aria ha già un altro sapore e il tempo rallenta. Qui si trova TREKKLING, il centro di noleggio biciclette gestito da appassionati locali che conoscono ogni curva e ogni scorcio di queste vallate. Dalle e-bike con pedalata assistita - perfette per chi vuole salire senza affanni - alle mountain bike pensate per i ciclisti più allenati, le opzioni sono infinite. La strada si snoda lungo il fiume Tama, tra giochi di luce che filtrano dal fogliame, cascate che rompono il silenzio con la loro voce cristallina, piccoli villaggi dove il tempo sembra essersi fermato. Ogni curva è un invito alla sorpresa: una vista improvvisa sul lago, un ponte sospeso da attraversare, un tempio nascosto che appare come per magia.
Per chi vuole spingersi oltre, il giro completo del lago di Okutama regala scorci spettacolari: le acque immote riflettono le montagne circostanti, trasformando il paesaggio in un quadro impressionista pronto a riempire il rullino del proprio smartphone.

Il brivido dell’acqua: rafting sul Tama


Dopo la bicicletta, è il momento di cambiare prospettiva. Il fiume Tama diventa il nuovo protagonista di un’avventura liquida ed emozionante. A bordo di un gommone, ci si lascia guidare dalla corrente tra rapide vivaci e tratti più calmi, dove l’acqua scorre lenta e trasparente. È un continuo alternarsi di adrenalina e serenità: schizzi gelidi sul viso, risate che riecheggiano tra le rocce, la complicità che si crea con gli altri viaggiatori. E poi, il gesto liberatorio di un tuffo improvvisato da una roccia, che diventa il ricordo più vivido da portare a casa. Qui non si tratta solo di sport: è una danza con la natura, un gioco di equilibrio tra la forza del fiume e la leggerezza del lasciarsi andare.

Hinohara: la gola che sembra un segreto svelato

Se Okutama è energia e movimento, Hinohara è introspezione e magia. È l’unico villaggio rimasto nell’area metropolitana di Tokyo, un luogo che custodisce ancora tradizioni rurali e paesaggi intatti. Ed è qui che si trova Kanotoiwa, una gola spettacolare dichiarata Monumento Naturale.
Due imponenti pareti di roccia si fronteggiano come giganti silenziosi, creando un passaggio che sembra
l’ingresso a un regno segreto. Il sentiero che le attraversa è breve ma intenso: ponticelli di legno, scale e
catene da affrontare con passo sicuro, tratti in cui la luce filtra improvvisa e trasforma l’acqua in un cristallo vivo.
L’aria è umida e fresca, il fragore del torrente rimbomba tra le pareti, e ogni dettaglio restituisce la sensazione di trovarsi al centro di un rito ancestrale. È un’esperienza capace di riconnettere con l’essenza più pura della natura, una parentesi che rimane impressa non solo negli occhi, ma anche nell’anima. Perché vale il viaggio Okutama e Hinohara non sono una gita qualsiasi. Sono una fuga raffinata, l’alternativa perfetta al Giappone delle metropoli e dei templi iconici. Qui si pedala tra panorami da cartolina, si ride in mezzo alle rapide, si cammina in gole scolpite dal tempo. Qui la coolcation diventa realtà: luoghi freschi e autentici, lontani dalle folle, dove ogni esperienza ha il sapore della scoperta.
Ecco perché val la pena prendere un aereo e affrontare ore di volo: perché alla fine di quel viaggio non c’è
solo Tokyo, ma anche questa Tokyo segreta, capace di sorprendere e conquistare. Una destinazione che sa
regalare emozioni pure, quelle che non si dimenticano e che trasformano un viaggio in un ricordo prezioso.

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