Immagine di sfondo della pagina Sanzione AGCM, la replica di Ryanair: "Il modello di vendita diretta tutela i consumatori”
23 dicembre 2025

Ryanair ha incaricato i propri legali di presentare immediatamente ricorso contro la multa da 256 milioni di euro comminata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) e contro il relativo provvedimento, definito “legalmente infondato” dalla compagnia.

Secondo la compagnia la decisione dell’AGCM contrasta con il precedente pronunciamento della Corte di Milano del gennaio 2024, che aveva stabilito come il modello di distribuzione diretta di Ryanair – tramite il sito Ryanair.com – “benefici indiscutibilmente i consumatori” garantendo tariffe competitive. La compagnia ribadisce che il ricorso mira a confermare la piena legalità dei propri accordi con agenzie di viaggio e OTA, volti a garantire trasparenza e prezzi più bassi. Per il vettore irlandese l’AGCM "avrebbe manipolato la definizione del mercato, escludendo voli a lungo raggio e collegamenti ferroviari, marittimi e su autobus, per sostenere una presunta posizione dominante in Italia, con una quota di mercato appena superiore al 30%". La compagnia sottolinea come il suo modello consenta agli agenti e alle OTA approvate di "vendere i biglietti senza costi aggiuntivi, garantendo trasparenza e rispetto delle tariffe promozionali".

Il CEO Michael O’Leary ha dichiarato: “Questa multa è un affronto alla Corte di Milano e ai principi di tutela dei consumatori. Il nostro sistema di vendita diretta ha permesso di trasferire ai clienti i risparmi derivanti dall’eliminazione dei costi di intermediazione, offrendo le tariffe più basse in Italia e in Europa.” Ryanair ha ricordato come "fin dall’apertura del sito Ryanair.com nel 1999 la scelta di vendere direttamente i biglietti abbia consentito di abbattere i costi legati a commissioni e sistemi GDS, con benefici concreti per i consumatori. La Corte di Milano, nel 2024, aveva confermato che la strategia non costituisce abuso di posizione dominante, né limita l’accesso degli agenti a un bene essenziale per la loro attività, riconoscendo la legittimità delle licenze concesse alle OTA per comparare prezzi e voli".

La compagnia europea punta ora a ribaltare la decisione dell’AGCM, definita “contraria al diritto e al buon senso”, ribadendo il proprio impegno per la trasparenza dei prezzi e la tutela dei passeggeri in tutti i mercati in cui opera.

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