Immagine di sfondo della pagina Shiruq porta in programmazione l’Eritrea: viaggio tra altopiani, mercati e isole Dahlak
02 luglio 2025

'Eritrea, sguardo tra le pieghe del tempo' è la nuova proposta della programmazione Shiruq by Mappamondo. Questo viaggio di gruppo con accompagnatore, della durata di 9 giorni, in partenza da Milano il 9 ottobre, è un’avventura sensazionale in un mondo antico, sorretto da un’anima profondamente africana, alla scoperta di un Paese ancora poco conosciuto nel Corno d’Africa.
“L’Eritrea è una destinazione che conosciamo molto bene e da molto tempo, per questo abbiamo deciso di reinserirla in programmazione", commenta Francesca Lorusso, responsabile del marchio Shiruq. "Ci sentiamo molto preparati e crediamo sia un prodotto estremamente valido per il cliente Shiruq che in un viaggio cerca sempre suggestioni e spunti culturali. Quello che abbiamo programmato però è un itinerario che, con un’esperienza da 'naufraghi' alle Isole Dahlak, rende questo viaggio più insolito ed estremamente vario.  Il continente africano - aggiunge - ultimamente è molto richiesto e queste destinazioni poco conosciute dal turismo sono ricercate dai viaggiatori anche perché riescono a garantire un distacco dalla realtà”.

L’itinerario in pillole

Il viaggio inizia dalla capitale Asmara, situata a oltre 2300 metri sul livello del mare, conosciuta per il suo clima mite, il centro storico Patrimonio UNESCO e la straordinaria architettura coloniale italiana, che ha preso forma durante l’occupazione, trasformando la città in un laboratorio di sperimentazione. 
La Cattedrale di Santa Maria in mattoni rossi, quella copta ‘Nda Mariam, importante centro spirituale per la comunità eritrea, insieme alla Grande Moschea, sono solo alcune delle tappe che il tour prevede nella capitale, prima di condurre i partecipanti a Keren, la seconda città più grande dell’Eritrea, che con il suo brulicare di persone intente a vendere e a comprare merci di ogni tipo, offre uno spaccato davvero autentico del Paese.
A Keren i mercati sono il fulcro sociale ed economico della quotidianità: in città si visita il mercato del bestiame e quello dei prodotti alimentari, la zona dei sarti, il mercato della legna e del carbone, oltre alle vie dei venditori di argento. Tra le mete imperdibili, i cimiteri di guerra britannico ed italiano, ed il Santuario della Madonna del Baobab, una Madonna nera inserita nella cavità di un enorme baobab, considerata protettrice del Paese.
Lasciandosi alle spalle l’altopiano, si scende verso la costa del Mar Rosso e la storica città di Massawa da cui ci si imbarca per raggiungere l’arcipelago delle Dahlak, vera e propria ciliegina sulla torta di questo viaggio, che permette di trascorrere una due giorni di full immersion nella natura incontaminata di queste isole, in un ambiente selvaggio e disabitato, tra distese deserte di sabbia bianca e barriere coralline colorate.

Il fascino selvaggio delle Dahlak

Durante il soggiorno alle Dahlak è fondamentale un po’ di spirito d’adattamento perché i pernottamenti avvengono in tende igloo provviste di zanzariere e lettini da campo con sacco a pelo, doccia con acqua contingentata e tenda toilette. Un cuoco è addetto alla preparazione di tutti i pasti che comprendono pesce fresco, pane tradizionale, pasta e riso, e c’è anche la possibilità, per chi lo desidera, di assaggiare la tipica colazione della costa, il foul, a base di fave e peperoncino verde.

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