Immagine di sfondo della pagina Turismo, il 60% delle presenze si concentra nel Centro-Nord. FederTerziario Logistica: “Il ritardo infrastrutturale penalizza le regioni meridionali”
06 agosto 2025


Enzo Rindinella, presidente di FederTerziario Logistica e Servizi, indica nel ritardo infrastrutturale una delle principali cause del gap competitivo delle regioni meridionali. Il problema si manifesta sia nei collegamenti interni al Sud, sia nelle connessioni con il resto d’Italia.

“Il nodo più critico oggi riguarda i collegamenti interni — spiega Rindinella —. La rete ferroviaria regionale è frammentaria, lenta e spesso obsoleta, mentre alcune tratte autostradali soffrono per carenze in manutenzione e sicurezza. Queste criticità limitano la mobilità turistica, frenano lo sviluppo economico locale e ostacolano la capacità delle imprese di fare sistema”. I numeri dell’Istat confermano il quadro: quasi il 42% delle linee ferroviarie del Mezzogiorno non è elettrificato, e la rete ad alta velocità interessa solo sei regioni italiane, con la Campania unica regione meridionale coperta (10,4%). Per quanto riguarda l’Italia insulare, il rilancio dei collegamenti aerei e navali è ritenuto imprescindibile per garantire l’accessibilità tutto l’anno, superando la stagionalità.

Rindinella sottolinea la necessità di “una strategia integrata e di lungo periodo, che coniughi infrastrutture efficienti, logistica intelligente e politiche di promozione coerenti”. FederTerziario continuerà a sollecitare investimenti mirati e una governance politica e istituzionale che metta al centro la valorizzazione del territorio e la crescita sostenibile delle imprese turistiche. “Ridurre il divario infrastrutturale tra Nord e Sud è una sfida storica non più rinviabile — aggiunge Rindinella —. Il Mezzogiorno paga da troppo tempo una carenza strutturale che penalizza l’intero sistema economico, sociale e turistico nazionale. Non si tratta solo di nuove opere, ma anche di manutenzione, potenziamento e modernizzazione delle infrastrutture esistenti: rete ferroviaria, strade, porti, aeroporti e servizi digitali”. Nonostante alcuni progressi, la situazione resta critica. Il presidente di FederTerziario evidenzia come “le risorse del PNRR e del Fondo di Sviluppo e Coesione rappresentino un’occasione irripetibile per colmare questo divario. Non possiamo più rimandare: serve un cambio di passo nella progettazione e gestione, sia a livello nazionale sia locale, e una collaborazione più stretta con associazioni e imprese”.

Rindinella conclude guardando al futuro: “È tempo di superare l’emergenza e investire con visione nella crescita del Mezzogiorno. Lo sviluppo infrastrutturale del Sud non è un favore, ma una condizione imprescindibile per la competitività dell’intero Paese”.

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