Umbria in tutti i sensi
Un viaggio sensoriale nel cuore verde d’Italia tra festival, outdoor, sapori e appuntamenti culturali da non perdere
Arriva la bella stagione e l’Umbria tira fuori il meglio di sé sprigionando tutti e cinque i sensi, gli stessi che vengono raccontati nella nuova campagna di comunicazione on air in questi giorni. “Il nostro ‘Cuore Verde d’Italia’ - dichiara l’Assessore regionale al Turismo, Simona Meloni - si apre a visitatori e turisti con la forza silenziosa e profonda dei suoi paesaggi, la vitalità culturale dei suoi borghi e l’intensità spirituale dei suoi cammini, senza tralasciare il lato più delizioso e appetitoso capace di conquistare ogni palato. In tutti questi casi, comunque, il nostro invito è quello di scoprire l’Umbria con occhi nuovi ma soprattutto attraverso tutti e cinque i sensi”.
In arrivo in tutta la regione decine di appuntamenti e alcune novità, con una forte attenzione alla sostenibilità, al turismo lento e alla valorizzazione delle sue bellezze storico – artistiche. Ci sono le città più note, ovviamente, come Perugia o Assisi ma anche i borghi dell’Alta Umbria, della Media Valle del Tevere e Umbria Meridionale, del Trasimeno, della Valnerina, del Tuderte, dell’Orvietano, di Gubbio e Gualdo. Dalle grandi rassegne internazionali ai piccoli festival di comunità, dai percorsi a piedi, alle ciclovie, l’Umbria presenta un mosaico di opportunità che da maggio in poi rendono la destinazione ancora più attrattiva.
Gli eventi
L’estate si accende con una ricchissima costellazione di festival tra musica, teatro, cultura e sperimentazione. Il viaggio inizia dal Chroma Festival (5-8 giugno, Bastia Umbra), che inaugura la stagione con una lineup di artisti indie e alternative italiani e internazionali. Non manca anche arte urbana, talk e laboratori, per una full immersion creativa pensata per un pubblico curioso e giovane.
Dal 21 al 29 giugno, il Moon in June porta la magia del tramonto sul Lago Trasimeno: concerti galleggianti, una curatissima direzione artistica e un’atmosfera sospesa rendono questo festival uno dei più poetici d’Italia. Tra gli appuntamenti più attesi, il ritorno di Vinicio Capossela con Sirene, un concerto visionario, immerso nel mistero delle acque umbre, che mescola mito, memoria e desiderio.
Sempre a giugno, dal 20 al 22, Montefalco ospita il Dancity Festival, tra i più originali nel panorama elettronico italiano: musica d’avanguardia, installazioni multimediali e incontri culturali, in un mix che fonde suono e immaginazione. Poco distante, dal 26 giugno al 2 luglio, il Trasimeno Music Festival, sotto la direzione della pianista Angela Hewitt, propone raffinata musica classica da camera in contesti mozzafiato, tra castelli, abbazie e sale storiche.
Il Festival dei Due Mondi di Spoleto, dal 27 giugno al 13 luglio, è uno dei grandi appuntamenti dell’estate italiana. Con oltre 700 artisti da 13 Paesi e più di 60 spettacoli tra danza, teatro, musica e arti visive, continua a essere un riferimento imprescindibile per le arti performative. Tra gli eventi clou, il 2 luglio, il Teatro Romano ospita il producer tedesco Ben Böhmer con un live immersivo che unisce introspezione e sperimentazione. Dopo Sónar, Primavera Sound e Glastonbury, Spoleto diventa nuova tappa d’eccellenza per la musica elettronica internazionale.
Dal 2 al 6 luglio, Perugia ospita L’Umbria che Spacca, 12ª edizione di un festival che racconta la nuova scena musicale italiana con uno sguardo ampio e inclusivo. Il tema 2025 è la libertà. Sul palco, Baustelle, Guè, Rose Villain, Gaia, Psicologi, Giuse The Lizia, Lucio Corsi e molti altri, insieme a talk e performance itineranti nel centro storico.
A seguire, Umbria Jazz (11-20 luglio) porta le leggende della musica internazionale: tra i nomi in cartellone ci sono Joe Satriani e Steve Vai (16 luglio), Jacob Collier e Marcus Miller (17 luglio), Mika (19 luglio) e Lionel Richie (20 luglio). In parallelo, le celebri Berklee at Umbria Jazz Clinics celebrano i 40 anni di collaborazione con il prestigioso Berklee College of Music, formando centinaia di giovani talenti.
Il 12 e 13 luglio, a Gubbio invece ecco il Wonderlast Festival, un rave consapevole e paesaggistico ispirato ai grandi eventi nord europei. Due giorni immersi nella natura con artisti come Rkomi e Clara, attività interattive e un’atmosfera che fonde musica e senso di comunità.
Dal 22 al 27 luglio torna il Trasimeno Blues, festival itinerante che diffonde sonorità afroamericane nei borghi medievali e nei paesaggi più suggestivi del lago. In cartellone, non solo blues, ma anche contaminazioni world, funk e soul, tutte accomunate da una radice ancestrale africana. L’anima più indipendente e sperimentale dell’Umbria è all’Holydays Festival, dall’1 al 3 agosto a Scopoli, piccola frazione montana del folignate. Qui la bellezza della natura - dove si può campeggiare, camminare sui sentieri, vivere esperienze outdoor - incontra ricerca sonora, tra musica garage americana e rock.
Dal 30 agosto al 7 settembre, Todi Festival riporta la città al centro della scena teatrale nazionale. La rassegna è dedicata alla nuova drammaturgia italiana e internazionale, alternando testi classici e prime assolute in un dialogo continuo tra tradizione e innovazione. Il Teatro Comunale sarà il cuore pulsante del festival, ma l’intero centro storico sarà animato da mostre, performance e incontri.
Chiude il viaggio il Festival del Medioevo (24-28 settembre, Gubbio), giunto all’undicesima edizione. Il tema 2025, “Il viaggio. Pellegrini, viandanti, esploratori”, si lega all’anno giubilare e racconta un Medioevo dinamico, fatto di migrazioni, missioni e scambi culturali. Oltre 100 relatori – tra storici, filosofi, scienziati e scrittori – saranno protagonisti di cinque giorni di lezioni e dibattiti, arricchiti da mostre, rievocazioni, mercati tematici e attività per ragazzi. Tra gli appuntamenti più seguiti, la Fiera del libro medievale, gli spazi dedicati a Scriptoria, i Medievalismi (il Medioevo nella cultura pop), e il programma dedicato alle scuole.
L’estate è anche tempo per le manifestazioni storiche per un vero e proprio “salto nel passato”. A Foligno, la Giostra della Quintana (13-14 giugno) fa rivivere lo splendore barocco in una rievocazione tra le più spettacolari d’Europa. Bevagna accoglie il Mercato delle Gaite (18-29 giugno) con dieci giorni in cui il Medioevo torna a pulsare con botteghe, pergamene, torchi e pane cotto nei forni antichi. L’Infiorata di Spello (21-22 giugno) porta la bellezza effimera dei tappeti floreali in uno dei borghi più belli d’Italia. E poi spostandosi a Passignano sul Trasimeno, il Palio delle Barche è una corsa spettacolare tra le vie e le acque del borgo, che rievoca le contese tra le famiglie Oddi e Baglioni.
L’outdoor
L’Umbria è anche terra di natura straordinaria, come quella che abbraccia la Valnerina. In questo scenario maestoso si trova la Cascata delle Marmore, la più alta cascata artificiale d’Europa. Con il suo spettacolo unico al mondo è da sempre un’attrazione tra le più suggestive, arricchita da escursioni, visite guidate e dalle esperienze immersive offerte da Hydra, il museo multimediale della cascata, membro del Water Museums Global Network promosso dall’UNESCO.
E poi via a Sellano, con il ponte tibetano, oggi tra i più lunghi e alti d’Europa: 517 metri sospesi a 175 metri d’altezza. Un’infrastruttura simbolica, che ha rigenerato l’intero territorio, attirando migliaia di escursionisti e curiosi e che ha appena compiuto un anno. Cammini e sentieri sono dislocati in ogni dove e tra le novità c’è quello dei Templari sul Monte Cucco: un progetto affascinante che si snoda tra Umbria e Marche, nei territori segnati dalla presenza storica – e misteriosa – dell’Ordine del Tempio. Un percorso ad anello di circa 120 chilometri. L’itinerario attraversa borghi medievali, abbazie, eremi e sentieri boscosi, toccando luoghi suggestivi come Costacciaro, Pascelupo, Isola Fossara, Scheggia, Sigillo, Val di Ranco e l’eremo di Fonte Avellana. Due le varianti: 90 km in 5 tappe, più adatto a chi cerca un’esperienza meditativa e spirituale, e un percorso completo da 120 km in 7 tappe, ideale per camminatori più esperti. Passando al bike tra le novità appena annunciate il Comune di Orvieto presenta, di prossima realizzazione, il progetto “Umbria Green Route”, insieme a Montecchio e Baschi per la creazione di un anello ciclabile di circa 80 chilometri che collegherà i tre Comuni, il tracciamento e la mappatura dei percorsi ciclabili, la creazione di hub bike-friendly, l’installazione di segnaletica fisica innovativa, la digitalizzazione delle tracce e la promozione di una cultura dell’accoglienza sostenibile attraverso la formazione scolastica e il coinvolgimento degli operatori locali. Per chi cerca un momento di aggregazione alla scoperta di sapori, nei sabati di maggio si stanno tenendo i nuovi appuntamenti delle “Pedalate & Buon Gusto. Tra borghi, ulivi e fattorie” organizzati in collaborazione con Fiab Foligno Ambiente e Bicicletta, nei territori di produzione dell’olio e.v.o. Dop Umbria. Gli stessi torneranno anche dopo l’estate - tra il 19 ottobre e il 16 novembre - in occasione della nuova edizione di Frantoi Aperti. Da non perdere poi la terza edizione de “La Grande Pedalata lungo la Fascia Olivata Assisi-Spoleto”, in programma per sabato 18 ottobre, che condurrà i partecipanti lungo i percorsi cicloturistici della Fascia olivata Assisi-Spoleto. Tra gli appuntamenti da non perdere, poi, quello con la dodicesima edizione della suggestiva “Spoleto Norcia in MTB” che si terrà il 7 settembre. Previsti quattro percorsi, adatti a tutti: Family (14 km), Easy Route (40 km), Classic (49 km) e Hard (75 km). Le iscrizioni sono già aperte.
L’arte
Passando alla cultura, Assisi ha un ruolo centrale con due imperdibili mostre: il 2025 è l’anno in cui si celebra l’ottavo centenario del Cantico delle Creature, il Salone Papale del Sacro Convento ospita “Laudato sie: Natura e Scienza” (fino al 12 ottobre) una mostra multimediale in nove sezioni, con il più antico manoscritto del Cantico e 93 opere rare della Biblioteca di Assisi. È stata invece da poco inaugurata presso la Rocca Maggiore “Peace on Earth – Banksy” con oltre 100 opere originali del celebre street artist britannico per un allestimento che dialoga direttamente con la vocazione pacifista della città di Francesco. Arte contemporanea ovviamente anche a Todi, da sempre dedita ai nuovi linguaggi creativi. Prossimo appuntamento sarà l’“Holding Center”, la personale di Ian Davenport, tra i più noti esponenti dell’astrattismo britannico, in programma dal 31 agosto al 5 ottobre 2025 nella Sala delle Pietre di Palazzo del Popolo. L’iniziativa, a ingresso gratuito, è il frutto di una sinergia consolidata tra il Comune di Todi, il Todi Festival e la Fondazione Progetti Beverly Pepper. Parallelamente ci sarà una video-installazione firmata dall’artista visibile durante i giorni del Todi Festival (30 agosto – 7 settembre) presso il Palazzo del Capitano, trasformando ancora una volta Piazza del Popolo in un crocevia di linguaggi artistici. Poco più giù, il viaggio continua a Orvieto, tra le 10 città più accoglienti al mondo secondo il Traveller Review Awards 2025 di Booking.com. Il premio, assegnato sulla base di oltre 360 milioni di recensioni verificate, celebra l’ospitalità e la qualità dell’offerta turistica della città. Qui è nato "Tiber-Pallia", un itinerario archeologico, culturale e paesaggistico che collega cinque siti di epoca etrusca e romana situati nei territori di quattro comuni dell’area orvietana, compresa tra i fiumi Tevere e Paglia. Il percorso comprende la Necropoli di Crocefisso del Tufo e gli scavi di Campo della Fiera a Orvieto, il sito archeologico di Coriglia a Castel Viscardo, la località di Vallone San Lorenzo a Montecchio e Poggio Gramignano a Lugnano in Teverina.
Attraverso esperienze immersive, i visitatori potranno scoprire le meraviglie di questi luoghi grazie a visite virtuali e in realtà aumentata, fruibili con smartglass e webapp che ricostruiscono gli antichi insediamenti. Inoltre, un sistema di podcast multilingua approfondirà la storia archeologica della regione, mentre un edugame, pensato per i più giovani, trasformerà la visita in un’avvincente caccia al tesoro alla ricerca di reperti unici.
L’enogastronomia
Non c’è turismo senza la valorizzazione dell’enogastronomia. Il cioccolato è protagonista con il progetto LAB, nella storica sede Perugina che aprirà dopo l’estate. Si tratta del cuore didattico della futura “Città del Cioccolato”, un luogo interamente ripensato come polo esperienziale con fabbrica "bean to bar", choco-shop, chocolate bar, spazi didattici e un’attenzione speciale all’inclusività. L’intenzione è restituire centralità culturale ed esperienziale a uno dei luoghi simbolo della dolce tradizione, grazie a un'importante sinergia tra Destinazione Cioccolato Srl SB e Luisa Spagnoli Spa. LAB sarà molto più di uno spazio espositivo: un vero hub del sapere e del saper fare, con masterclass, degustazioni, laboratori creativi e conferenze, dedicato a chi vuole scoprire i segreti del cioccolato in modo coinvolgente e formativo.
L’Umbria non si esplora soltanto con gli occhi: si assapora con tutti i sensi. La sua identità è custodita in gesti antichi, in ricette tramandate, in tecniche artigianali che resistono al tempo, in prodotti d’eccellenza che sono facilmente riconoscibili. Sono così protagonisti i territori dell’Alta Umbria, della Media Valle del Tevere e Umbria Meridionale, del Trasimeno, della Valnerina, del Tuderte, di Gubbio e Gualdo e dell’Orvietano. A Gubbio, per esempio, la crescia è un simbolo gastronomico: chiamata anche torta al testo o ciaccia a seconda delle zone, nasce da ingredienti poveri ma generosi: farina, acqua, lievito. Cotta sotto la cenere, accompagna il friccò, stufato saporito di carni bianche. Il suo intingolo veniva raccolto con la crescia per saziare con gusto i commensali. Il Trasimeno invece è terra di sapori con la fagiolina, legume etrusco salvato dall’oblio negli anni ‘90, che viene raccolta a mano ed è presidio Slow Food; la carpa in porchetta è uno dei piatti simbolo; lo zafferano tinge colline e cucine con il suo aroma antico. Nella Valnerina, il tartufo nero e il Tuber Aestivum raccontano i segreti dei boschi, mentre Todi è terra di eccellenze: il Grechetto, già amato da Plinio il Vecchio; l’olio DOP della Fascia Olivata Assisi-Spoleto; la palomba alla ghiotta; i formaggi come il Serpollo al timo selvatico e il Gran Capra, stagionato per otto mesi. Non resta dunque che far ingolosire il palato per un viaggio, vero, nel gusto.